Un nuovo mercato contadino a Perugia
Sarà aperto per tre giorni alla settimana, diventando un nuovo punto di riferimento per chi, senza spostarsi dalla città, vuole essere certo di fare una spesa che valorizzi le realtà agricole del territorio. Anche Perugia, da qualche giorno, ha il suo mercato coperto dedicato ai prodotti della campagna, a km 0. Un progetto di Campagna Amica, che ha inaugurato la struttura di Madonna Alta (in via Iorio) nel giorno di San Costanzo, patrono della città, il 29 gennaio scorso. E soprattutto un polo d’aggregazione importante, per avere uno scambio diretto con i produttori, ma anche per ritrovarsi in uno spazio che sarà promotore di cultura gastronomica, con laboratori, degustazioni, attività per i più piccoli. Il modello, del resto, stando alle parole del Direttore Generale Coldiretti Mario Rossi, è quello del Mercato di Firenze. Nel caso specifico, però, si punta meno alla spettacolarizzazione dello spazio, e più alla qualità della materia prima, con 15 produttori locali – di cui oltre la metà sono under 40 – impegnati a custodire le tradizioni agricole del territorio.
La spesa consapevole nel mercato più giovane d’Italia
Il Comune di Perugia, che ha sostenuto il progetto, lo scrive chiaro: “Il Mercato contadino è un’ulteriore iniziativa per promuovere il lavoro degli imprenditori agricoli umbri in città, le loro eccellenze e il mangiar sano, garantito dai prodotti agroalimentari locali, con i mercati di Campagna Amica che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momento di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”. Se non bastasse, il nuovo mercato di Perugia ha già stabilito un primato: la formazione di produttori che hanno aderito all’iniziativa è composta di tante nuove realtà agricole della campagna perugina, che regalano al progetto – peraltro primo a livello regionale, nel suo genere - il titolo di mercato coperto di Campagna Amica più giovane a livello nazionale.
Lo spazio sarà aperto ogni martedì, venerdì e sabato, con orario prolungato fino alle 19 (ma il martedì si chiude alla 15). E l’offerta è molto varia, passando dall’ortofrutta (come gli ortaggi coltivati sul Trasimeno da Adriano Birelli, a Tuoro, e i legumi della Valle dell’Oasi, di Castiglione sul Lago) ai formaggi (del Caseificio Trinei di Valfabbrica, tra caciotte, stracchino, yogurt e kefir), dall’olio alla birra artigianale, dai salumi (della norcineria Casale de Li Tappi, alle farine, dalle carni (della Fattoria Luchetti di Collazzone, che alleva bovini di razza Chianina) fino al pesce in arrivo dal mar Tirreno.
Acquisti, assaggi, cultura
L’idea è quella di intercettare una fascia sempre più ampia di consumatori che sta tornando ad acquistare direttamente dal contadino, e in modo più consapevole, con la curiosità di capire cosa porta in tavola: “Dal dopoguerra mai così tanti italiani hanno acquistato direttamente dagli agricoltori” sottolinea Albano Agabiti, presidente Coldiretti Umbria, presentando il progetto. “Cresce così la sensibilità verso un modello di consumo che, garantendo la freschezza, tagliando le intermediazioni e riducendo le distanze che devono percorrere gli alimenti prima di giungere a tavola, ha effetti positivi sul piano economico, salutistico e ambientale”. Il che significa che chi compra, oggi, è attento a ciò che mangia per tutelare se stesso e la propria salute, ma anche il Pianeta e la propria comunità, valorizzando l’economia del territorio. I prodotti, infatti, arrivano da tutta la provincia (e non solo, con realtà provenienti dalla zona dell’Alto Tevere, ma anche da Terracina, con il pescato della cooperativa L’Officina del mare), e molti sono l’emblema di un nuovo fermento rurale che ha riportato tanti giovani a occuparsi della terra, con approccio più moderno, consapevole, sostenibile e redditizio. In futuro, lo spazio ospiterà anche una cucina per degustazioni e dimostrazioni, al momento sono gli agrichef che collaborano con il circuito ad assicurare assaggi in occasione di eventi speciali. Ogni realtà dispone di un box in legno e banchi refrigerati per l’esposizione, mentre qualche tavolo è già stato allestito nell’area che ospiterà la cucina contadina. La struttura, segnalata dalla facciata dipinta di giallo, dispone anche di un dehors attrezzato su strada. L’inaugurazione, benedetta da un grande torcolo di San Costanzo, si è rivelata un successo, radunando una gran folla.