Fare cultura al museo
Il principio ispiratore è sempre lo stesso: offrire al pubblico spazi di aggregazione non necessariamente caratterizzati in senso esclusivo, e anzi pensati per essere fruiti in ogni momento della giornata, da chi ha voglia di prendersi una pausa caffè, da coloro in cerca di un punto d’appoggio piacevole per leggere, o lavorare… Da tutti quelli che, dopo la visita alle collezioni archeologiche del Museo Salinas, potranno godere di uno spazio per confrontarsi, incontrarsi, mangiare un boccone. È questo un concetto di accoglienza fondato sulla qualità dei servizi al visitatore fortunatamente sempre più diffuso anche tra i musei italiani, che, di nuovo – in concomitanza con la conclusione dei lavori a Palazzo Butera, dove si appresta a inaugurare Le Cattive di Tasca d’Almerita – trova terreno fertile a Palermo. Dice bene l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Sebastiano Tusa salutando l’ennesima iniziativa culturale che prende forma in città: “Il museo diventa sempre di più non solo luogo di visita, ma di incontro”, grazie a “un servizio mirato a soddisfare anche le curiosità gastronomiche per le tante eccellenze della nostra terra”. Con l’obiettivo di adeguare i musei siciliani agli standard europei, “con un’attenzione particolare alle nuove forme e modalità di fruizione”. A questa idea, per esempio, si rifà il piano di aperture serali nel weekend che presto, dal 6 luglio (e fino al 30 agosto, per l’iniziativa estiva Notte al Museo), entrerà in vigore al complesso museale di piazza Olivella, tra le istituzioni dedicate all’archeologia più antiche dell’isola, restituito a nuova vita nell’estate 2016 dopo una ristrutturazione durata 5 anni, che ha valorizzato il complesso monumentale seicentesco già dei Padri Filippini.
Cafè Culture Concept Store al Museo Salinas
Ma non finisce qui, perché a partire dal 28 giugno alla bellezza delle collezioni farà da supporto il progetto che Coopculture ha già portato, di recente, all’interno di due poli museali tra Roma e dintorni: ultimo in ordine di tempo il caffè e bistrot di Palazzo Merulana in collaborazione con la Fondazione Cerasi, e prima ancora lo spazio gastronomico al Castello di Santa Severa, in attività per il secondo anno. Al Museo Salinas il progetto si chiamerà Cafè Culture Concept Store, e ferme restando alcune prerogative comuni, evolverà grazie al contributo del pubblico, chiamato a partecipare all’organizzazione di eventi e alla promozione di attività culturali che comporranno il cartellone del caffè, non caffetteria, ma anche bookshop, welcome point, spazio aperto alla città e naturale prolungamento di piazza Olivella. In occasione della serata inaugurale, per esempio, saranno i creativi di OddAgency a offrire lo spettacolo di videomapping InLumina, per raccontare in modo innovativo i pezzi più significativi della collezione. Ma la curiosità sarà legata soprattutto alla scoperta del Cafè, un angolo bistrot e wifi zone progettato in collaborazione con illy, dove poter assaggiare prodotti del territorio e piatti ideati per l’occasione da realtà gastronomiche palermitane: Freschette, la Pasticceria Costa, il Panificio Graziano, la Drogheria, i Cuochini (Antica Rosticceria Palermitana), i vini di Tasca d’Almerita e Baglio di Pianetto. In vendita, oltre a libri e pezzi di artigianato locale, anche i prodotti di Libera Terra, provenienti da terreni confiscati alla mafia.
Bastione Innovazione, Cibo, Cultura a Cefalù
Ma dall’inizio di giugno anche un’altra nota realtà della ristorazione cittadina, Villa Costanza, si è messa in gioco in un progetto di condivisione di spazi culturali valorizzati dalla contaminazione tra arte e cibo. A Cefalù – siamo a una settantina di chilometri a est del capoluogo siciliano - quello che oggi è stato ribattezzato Bastione Innovazione era un tempo l’infermeria dei frati cappuccini di Gibilmanna. Uno spazio di fondazione tardo-cinquecentesca costruito a ridosso del suggestivo Bastione di Capo Marchiafava a picco sul mare, riaperto di recente al pubblico dopo vent’anni di abbandono e un lungo restauro co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso un bando per il recupero di edifici pubblici rivolto ad associazioni no profit e piccole realtà imprenditoriali: oggi il Bastione Innovazione, Cibo, Cultura è museo digitale che ripercorre la storia delle dominazioni dell’isola, sala di lettura multimediale gratuita, spazio eventi con laboratori multidisciplinari.
La pizza di Bastione&Costanza
Ma anche caffetteria con cucina, e pizzeria, con prodotti da filiera corta: Bastione&Costanza, com’è stato ribattezzato lo spazio gastronomico, è un caffè letterario sui generis, che molto scommette sulla sua pizza slow, da grani siciliani (come il grano nero delle Madonie di biomadreterra) e lievito madre, con prodotti a presidio Slow Food e di piccole realtà locali e sostenibili (ricordiamo che Marco e Costanza Durastanti, ideatori di Villa Costanza, hanno già all’attivo un progetto di autoproduzione agricola tramite orti urbani e producono pure birra con ingredienti locali, come la nuova ricetta a base di manna delle Madonie e grano duro timilia, proposta a Cefalù con l’etichetta Bastione&Costanza).
La pizza è già un must di Villa Costanza, che al Bastione offre una carta di variazioni sul tema di mare e di terra, da gustare anche nel dehors in piazzetta, vista mare. A pranzo, cena, aperitivo al tramonto, con i vini siciliani della cantina del Bastione o un cocktail dalla drink list.
Cafè Culture Concept Store – Museo Salinas - Palermo – piazza Olivella, 24 – www.cultureconceptstore.com
Bastione&Costanza – Cefalù (PA) - piazza Francesco Crispi, 13-14 – www.bastionecefalu.com
a cura di Livia Montagnoli