L'entomofagia
Sono stati definiti novel food e, secondo il vecchio regolamento del Parlamento europeo, si tratta di “tutti quegli alimenti, ingredienti e tecniche di produzione alimentari per i quali non è dimostrabile un consumo significativo” (CE 2558/97). Una categoria che comprende gli insetti, ma anche ingredienti costituiti a partire da microrganismi, funghi e alghe e tutti quei prodotti che sono stati sottoposti a un processo di produzione generalmente non utilizzato. Questo regolamento, vecchio di vent'anni, è stato giudicato obsoleto e inadatto al compito di normare la produzione dei novel food dal Parlamento europeo, che nel 2015 ha votato per un rinnovo del testo. Così, dal 1 gennaio 2018 anche sulle tavole e nei ristoranti italiani sarà possibile servire insetti e alimenti a base di farine proteiche (da grilli e cavallette), ma solo se l'Efsa – Agenzia Europea per la Sicurezza alimentare – riconoscerà la qualità del prodotto, ammettendolo tra i novel food.
Un tema caldo, quello dell'entomofagia, che continua a suscitare l'interesse (e anche tante critiche) da parte di addetti ai lavori e consumatori. Tanto da essere diventato il tema dell'ultimo libro edito da Phaidon, On eating insects (Mangiare gli insetti), un volume dedicato a uno dei tabù alimentari più diffusi in Occidente, che chiama in causa esperti come i professionisti delNordic Food Labdi Copenaghen e Mark Bomford, direttore del Yale Sustainable Program, e soprattutto un testo che invita i lettori ad abbandonare i pregiudizi e ad aprirsi culturalmente verso una rivoluzione alimentare.
Il film
Questo nuovo modo di concepire la tavola diventa protagonista anche dell'ultimo film di Andreas Johnses, regista danese fondatore della Rosforth Films e autore di diversi documentari sull'arte, la musica e la gastronomia. Il prossimo 29 maggio, nelle sale cinematografiche italiane arriva Bugs: 75 minuti di viaggio alla scoperta degli insetti che mangeremo nel futuro in Europa, un percorso che comincia ancora una volta in Danimarca con il team del Copenaghen Nordic Food Lab. Josh Evans, Ben Reade, Roberto Flore e tanti altri chef e ricercatori della squadra danese che sono passati dall'Uganda al Giappone fino ad arrivare in Australia per assaggiare, valutare e schedare tutti i bruchi, le termiti, cavallette, escamoles, grilli disponibili. Uno studio durato ben 3 anni, durante i quali sono state coinvolte 2 miliardi di persone che, sparse ai quattro angoli del mondo, già oggi si cibano di insetti. Attraverso le esperienze, le conversazioni sul campo e in laboratorio, le visite agli allevamenti e le conferenze internazionali, durante la ricerca del gruppo danese sono cominciate a emergere alcune domande impegnative: se gli insetti fossero prodotti a livello industriale, risulterebbero così buoni e sani come quelli che troviamo nei diversi ecosistemi del mondo? Chi trarrebbe beneficio dalla crescita di questo settore? Possiamo considerare gli insetti come lo specchio che riflette gli errori del nostro sistema alimentare o la soluzione a questi sbagli? A questi e altri dubbi si propone di rispondere Johnses con il suo film, che uscirà in anteprima nel cinema Stensen di Firenze il prossimo 23 maggio.
a cura di Michela Becchi