Signor Rossi non è solo il nome identificativo di un comune uomo italiano, è il personaggio (capolavoro!) creato negli anni Sessanta da Bruno Bozzetto, fumettista, animatore e regista italiano che oggi, alla sua veneranda età – ha 85 anni – vive con una pecora che si chiama Beeelen, «la trovo più bella di Belén Rodríguez», racconta in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera.
La vita con una pecora
Di cavalli, mucche, pecore e altri animali d’allevamento ne avrà disegnati a bizzeffe nel corso della vita, ma l’esperienza di vivere con una pecora non è da tutti: «Era un agnello quando alcuni pastori transumanti la dimenticarono qui fuori alle 3 di notte. Belava, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato. L’ho allevata con il biberon. Ora peserà sui 100 chili. È così grossa che dalla cucina esce solo in retromarcia», racconta al Corriere.
Di come si può vivere con una pecora come animale domestico, può raccontarlo solo lui: «Beeelen si crede un cane, insegue il gatto Tigro. Shila e Lola sono due bastardine».
Bruno Bozzetto contro la macellazione degli animali
«Ho capito che il buco nero del nostro tempo sono gli 80 miliardi di animali uccisi ogni anno nel mondo per l’alimentazione umana», dice Bozzetto quando vuole spiegare la sua posizione in merito alla macellazione di animali per la nutrizione degli umani. Tiene il punto anche quando gli viene fatto notare che i Dati Istat dimostrano che negli ultimi dodici anni il numero degli animali “uccisi” per ricavare carne da mangiare è calato: «Qui si fa strage per il nostro piacere». E chiude suggerendo una via per far reinventare i lavoratori della filiera di macellazione qualora gli animali non venissero più macellati: «Troveranno altri mestieri, come capitò agli schiavisti».
Chissà cosa ne avrebbe pensato il Signor Rossi…