I mieli di Giorgio Poeta
Classe 1984, laureato in Agraria all’Università di Ancona, di Giorgio Poeta e della sua premiata attività di apicoltore, in quel di Fabriano, abbiamo parlato a più riprese, perché il suo miele, in produzione dal 2002, è uno dei più buoni d’Italia. Dietro c’è l’entusiasmo di una passione maturata nel tempo, appresa sul campo e sostenuta da tanto studio, oltre che da intuizioni brillanti. Un anno fa, proprio da lui iniziava la nostra ricerca tra i mieli d’Italia di qualità (distribuiti in alcune delle migliori botteghe della Penisola, i mieli di Giorgio sono utilizzati anche dagli chef, come Massimo Bottura), non a caso. Una bella azienda dell’agroalimentare nazionale, costruita passo dopo passo, che l’estate scorsa raggiungeva il traguardo delle quattrocento arnie, e dà lavoro a 3 dipendenti fissi (Giorgio compreso) più qualche collaboratore stagionale durante il periodo estivo. Tantissime le idee che l’hanno incoraggiato a diversificare la produzione, dalla primavera scorsa etichettata bio, che dal millefiori e dal miele d’acacia si spinge fino al miele di stachys e al peculiare Carato, miele d’acacia invecchiato in barrique. O all’idromiele, un blend di tre mieli uni floreali – acacia, stachys e girasole – che viene fatto fermentare con acqua di sorgente e lievito per circa 9 mesi: un anno fa, all’epoca della nostra intervista, era in fase di sperimentazione anche l’idromiele metodo classico, rifermentato in bottiglia proprio come uno spumante.
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Comunicare il miele. La passione di una vita
Grande comunicatore, oltre che innovatore – “Le porte della mia azienda sono aperte a tutti. Chiunque mi viene a trovare può fermarsi ad assaggiare, guardare le arnie, i campi, chiedere spiegazioni. Sono molto felice di poter spiegare il mio lavoro”, ci diceva – l’estate scorsa Giorgio si era aggiudicato anche l’Oscar Green 2017 di Coldiretti, per i suoi docu-reality sull’apicoltura, ribattezzati Agrifiction e divulgati online: un documentario in due puntate sull’universo del miele, con la voglia di comunicare un progetto in crescita costante. “Ho scritto la mia storia e spero di proseguire. Insieme alle api”, chiosava Giorgio a tal proposito.
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Aiutiamo Giorgio
Qualche mese dopo, oggi, l’occasione per tornare a parlarne non è altrettanto felice: la notizia dell’incendio che l’11 febbraio scorso ha distrutto il piccolo laboratorio (ufficio e punto vendita) di Giorgio a Fabriano l’ha divulgata in rete solo qualche ora fa Beppe Palmieri (ricordiamo che l’Osteria Francescana è grande sostenitrice del progetto). Una brutta battuta d’arresto per l’apicoltore, che ora ha bisogno dell’aiuto di tutti: sono circa tremila le bottiglie di idromiele scampate al rogo, l’appello è quello di contattare Giorgio per contribuire alla causa con un gesto solidale che non ha solo valore economico, ma servirà anche a far sentire il proprio sostegno in un momento difficile. E, non ultimo, vi permetterà di ricevere a casa un prodotto di incredibile valore. Lui, dal canto suo, non perde la speranza: “Stiamo tornando, abbiate pazienza, ma ce la metteremo tutta. Più forti, più belli, e più dolci. Promesso”.
Per contattare Giorgio Poeta: 3283787555 - [email protected] – www.giorgiopoeta.com
a cura di Livia Montagnoli