Gino Sorbillo sfida Flavio Briatore, di nuovo… Il padron di Crazy Pizza si lancia con la sua Vesuvio, la nuova pizza che avrebbe in sé tutta la napoletanità di una tonda, e la diffonde sui social del brand. Certo, a vederla sembra quasi un "frisbee" più che una pizza intrisa di napoletanità. Ed è proprio questo l’aspetto che più colpisce Sorbillo. Lo raggiungiamo al telefono, lui è in auto. «Mi fermo e vi dico», ci risponde dal vivavoce. Poi richiama. Sornione, il pizzaiolo più social di Napoli: «Ormai con Flavio siamo quasi amici per la pizza», sorride. E va con i preliminari: «È bello che abbia pensato di dedicare una pizza a Napoli», si schermisce. E poi affonda: «Certo, la chiamerei più “al sapore di Napoli”: è bello che usi i pomodorini del piennolo, il provolone del monaco, l’extravergine… Però poi la stende con mani e matterello! Non si fa, Flavio – esclama Gino – Così si schiaccia tutto!»
Il consiglio di Sorbillo: l'impasto
Quindi, non è una napoletana? Non va bene chiamarla Vesuvio e dedicarla alla città del golfo? «Beh, io consiglierei a Flavio di parlare col suo pizzaiolo Giorgio Riggio, un bravo ragazzo di Salerno che si dedica alla pizza acrobatica ed è serio, e di provare a realizzare la pizza stendendola senza matterello. Sapete, io credo che ogni pizza debba avere un suo perché: se vuole dedicare a Napoli questa pizza, dovrebbe mettere in primo piano l’impasto che per noi è fondamentale, è il vero elemento che fa la differenza. Non trovo molto senso nel dedicare a Napoli una scrocchiarella».
Lusso e pizza all'ananas
Sorbillo, poi – dopo aver lanciato la sua pizza “davvero di lusso” e non come quelle “costosissime” di Briatore che avevano già scatenato le ire dei pizzaioli partenopei – cerca il confronto diretto. «Ma sapete mica quando aprirà a Napoli – ci chiede – sento voci e ipotesi, in giro, ma non riesco ad avere notizie certe… Mi piacerebbe vedere come funzionerebbe qui la sua pizza. Perché la pizza da Napoli è volata un po’ ovunque, nelle città italiane e nel mondo, ma qui a Napoli non abbiamo mai importato una pizza diversa dalla nostra. Sono curioso di vedere come verrebbe accolto il format di Briatore, che ormai è un vero e proprio brand consolidato». E lo fa all’indomani delle ultime “sorbillate” come quella sulla pizza all’ananas che ha coinvolto pure la onorevole Elisabetta Alberti Casellati, ministra per le Riforme istituzionali ed ex Presidente del Senato, immortalata davanti alla sua “trash” pizza all’ananas, appunto.
La replica
Crazy Pizza in risposta all’intervista di Gino Sorbillo su Gambero Rosso: "La nostra nuovissima Pizza Vesuvio è creazione culinaria che omaggia la Campania, infatti il suo nome deriva dagli eccellenti pomodorini del Piennolo DOP che la arricchiscono, provenienti proprio dalle pendici del vulcano. La pizza è inoltre impreziosita dal tipico Provolone del Monaco DOP e dalla mozzarella di Bufala Campana fresca, ingrediente principe di quasi tutte le nostre pizze. Non è un caso se abbiamo introdotto questa ricetta proprio ora, anticipandola con un delizioso babà preparato a-la-minute dai nostri bravissimi camerieri: si tratta di un tributo alla città di Napoli e alla sua tradizione culinaria. Siamo infatti lieti di confermare che la nostra apertura è prevista per maggio, in una location incantevole. È con grande piacere che estendiamo un invito a Gino Sorbillo e al Gambero Rosso affinché possano apprezzare tutte le nostre proposte culinarie, compresa la Pizza Vesuvio e altre novità, non appena apriremo".