Sono pratici, sono sempre a portata di mano, si preparano velocemente e sono buoni e, infine, sono convenienti nel prezzo. Dai minestroni alle pizze, dai bastoncini di pesce alle patate fritte, i prodotti surgelati hanno accompagnato il cambiamento delle abitudini e degli stili di vita degli italiani agendo da protagonisti nell’evoluzione della spesa alimentare tanto che, complice anche il lockdown provocato dal Covid, i consumi dagli anni Ottanta a oggi, sono quintuplicati.
I surgelati, che comodità
E, seppure, le quantità acquistate nei supermercati nel 2023 siano leggermente calate, il dato è dovuto più al ritorno dei consumi fuori casa post pandemia che all'aumento generale dei prezzi che c'è stato. I surgelati, infatti, resistono bene allo svuotamento del carrello dovuto a crisi e inflazione, mostrando di essere diventati un prodotto sempre presente nei freezer e nei congelatori della popolazione.
A dirlo, sono i risultati dei dati elaborati analizzati dall’IIAS, l’Istituto italiano alimenti surgelati, e riportati dal Sole24 Ore, dai quali è emerso che sono stati oltre 645mila le tonnellate di surgelati consumate a casa nel 2023, quasi il 10% in più rispetto al 2019. Nello specifico è interessante osservare quali alimenti vengono maggiormente acquistati.
I più acquistati
I vegetali non li batte nessuno, sono infatti un terzo dei consumi con aumento negli ultimi 4 anni dell’1,1 per cento. Di molto, è cresciuto anche il pesce che, con un incremento del 2,3%, ha raggiunto le 92.372 tonnellate. A crescere smisuratamente nel freezer sono poi le patate, l’incremento si attesta al 35,8%, dato, in questo caso, condizionato dall’aumento eccessivo del prezzo che ha subito il fresco. Ma, la vera sorpresa, sono i piatti pronti: +34,3% fra il 2019 e il 2023 anno in cui hanno raggiunto le 66.637 tonnellate.
Il Covid ha favorito la crescita del comparto frozen
Come ha spiegato Giorgio Donegani, presidente IIAS, al Sole24 Ore, i consumi alimentari sono cambiati moltissimo con l’arrivo del Covid-19, periodo che ha segnato una vera e propria svolta per i surgelati. Ci si è accorti, infatti, dei loro vantaggi notevoli, in primis il loro lungo mantenimento che, chiaramente, limita di molti gli sprechi. In sostanza, la pandemia, ha trasformato i surgelati da prodotto di emergenza a prodotti da usare tutti i giorni.
Il giro d’affari complessivo del settore, in ogni caso, è in crescita nonostante il 2023 sia stato un anno molto complicato per via del difficile approvvigionamento delle materie dovuto alla guerra, ma anche agli eventi climatici estremi. Inoltre, non ha aiutato il fatto che sia un comparto sia fortemente energivoro, anche se su questo aspetto, hanno contribuito in positivo gli investimenti già fatti dalle aziende per l’efficientamento.
L'aumento dei prezzi e il futuro
Anche l'aumento di prezzo medio nel 2023 è stato inferiore rispetto a quello del comparto alimentare in genere, attestandosi sull’8,3% rispetto al 9,8. Va detto, però, che notevole differenza esiste a seconda di che alimenti si tratti: i vegetali e la frutta, come è immaginabile, sono cresciuti molto del 14,3%. Le patate, non ne parliamo, del 27%, i piatti pronti e le pizze, sono aumentati del 10-11% e se la carne in generale è aumentata dell’8,4%, alcuni tipi di hamburger sono arrivati al 25%.
I dati 2023 relativi ai consumi domestici di surgelati, conclude Donegani, sono la dimostrazione di come la percezione da parte degli italiani nei loro confronti sia mutata nel tempo, diventando sempre più favorevole all'acquisto. Chiaramente, alla luce di ciò, il futuro dell'intero comparto deve fortemente impegnarsi a garantire prodotti sempre più di alta qualità e con prezzi sempre più accessibili.