Parte dal vino l'idea di riunire sotto un'unica associazione i migliori prodotti dell'agroalimentare abruzzese. L'iniziativa, che sarà presentata al Vinitaly, è dell'Associazione "è Abruzzo" che ha tra i fondatori 15 imprese, unite da rapporti di amicizia, che in poco tempo hanno già raccolto l'adesione e l'interesse di alcuni importanti brand locali della pasta, dell'olio e del settore caseario, fino (è un auspicio) a quello alberghiero.
"L'obiettivo" spiega a Tre Bicchieri la presidente Adriana Galasso (Torre dei Beati) "è fare promozione dei migliori prodotti regionali, con alti standard qualitativi. La filiera deve essere abruzzese al cento per cento e per garantirlo ci sarà, da un lato, un'autocertificazione della stessa azienda, dall'altro un panel esterno che certificherà ogni settore". Un bollino segnerà il rispetto dei criteri di eccellenza. L'Associazione è autofinanziata e ogni produttore contribuisce con una quota standard.
Nel solo settore vino, si contano i nomi di Torre dei Beati, Cirelli, Illuminati, Cataldi Madonna, Fattoria La Valentina, Ulisse, Emidio Pepe, Valentini, Tenuta Terraviva, Tiberio, I Fauri, Nicodemi, De Fermo, Gentile, Valle Reale.Nessun finanziamento regionale per l'associazione, che ha un consiglio direttivo di 7 membri: "Non cerchiamo una partecipazione pubblica" sottolinea Galasso "anche se siamo aperti al contributo di tutti".
Nel 2012, la Regione (assessore Febbo) presentò il marchio di qualità per l'agroalimentare regionale. Ma se i privati si sono mossi da soli è segno che qualcosa non è andato come previsto.