L'appuntamento, a Rimini, aveva il sapore di una competizione sportiva, con le finali nazionali per decidere chi avrebbe rappresentato l'Italia a Trondheim, in Norvegia, alle selezioni europee del Bocuse d'Or il 19 e 20 marzo 2024 dove le squadre si confronteranno per aggiudicarsi la qualificazione alla finale del 2025. A vincere Marcelino Gòmez Vita – esperienze Geranium di Copenaghen e al Mirazur di Colagreco - non un completo neofita, dato che ha partecipato due volte alla finale del Bocuse d’Or, la prima nel 2019 come giudice per la squadra argentina e, la seconda, nel 2021 come allenatore per la squadra colombiana. Insieme a lui il giovanissimo Benjamin Sørensen come commis (danese di 17 anni, stagista al Kong Hans da aprile 2022) e Fernando Emilio Lo Coco come coach (chef e proprietario di Casa Oxalis a Pinamar, in Argentina; allenatore della squadra argentina nella finale di Lione nel 2019, e parte della squadra colombiana nel 2021). Questo il team che ha conquistato i favori della giuria chiamata a valutare l'operato delle quattro squadre che si sono confrontate nel primo giorno dei Campionati della Cucina Italiana della FIC (Federazione Italiana Cuochi) e del Beer&Food Attraction (19 – 22 febbraio 2023, Pad. A3 – FIC Arena) di Rimini.
Selezioni nazionali per il Bocus d'Or. Le prove
La competizione verte su due piatti da preparare in 5 ore e 35 minuti, due pietanze che rappresentano la cultura e il patrimonio gastronomico del proprio paese con due temi imposti: un piatto di carne con servizio a vassoio, con l’anatra come ingrediente obbligatorio, e un piatto di pesce a base di storione italiano. La valutazione dei piatti, in base a una valutazione tecnica, di abbinamenti, sapore delle preparazioni, caratteristiche organolettiche del piatto, equilibrio e qualità del cibo proposto.
La squadra vincitrice ha presentato Terrina di pollame, funghi e topinambur, petto d’anatra, il suo fondo e olio di alloro e timo limonato; Barbabietola e caviale di alghe, ragout di radice, trippa di baccalà e piselli, fiore di carciofo, salsa all’anice e gnocchi di storione.
La giuria
A valutare i team in gara, una supergiuria di addetti ai lavori, tra i maggiori chef italiani e non: Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba) presidente della Bocuse d’Or Italy Academy, Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia) come presidente onorario, e poi Davy Tissot (Saison Restaurant, Lione, vincitore del Bocuse d’Or 2021), Francis Cardenau (MASH, Copenhagen, attuale presidente Bocuse d’Or Danimarca), Donato Ascani (Glam, Venezia), Andrea Berton (Berton, Milano), Antonio Biafora (Hyle, San Giovanni in Fiore), Moreno Cedroni (La Madonnina del Pescatore, Marzocca), Caterina Ceraudo (Dattilo, Strongoli), Chicco Cerea (Da Vittorio, Brusaporto), Bruno Cossio (L’Andana, Castiglione della Pescaia), Iside De Cesare (La Parolina, Trevinano), Bernard Fournier (Da Candida, Campione d’Italia), Anthony Genovese (Il Pagliaccio, Roma), Alessandro Gilmozzi (El Molin, Cavalese), Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò, Dolegna del Collio), Pasquale Laera (Borgo Sant’Anna, Monforte d’Alba), Solaibka Marrocco (Primo, Lecce), Rosanna Marziale (Le Colonne, Caserta), Riccardo Monco (Enoteca Pinchiorri, Firenze), Chiara Pavan (Venissa, Mazzorbo), Antonella Ricci (Antonella Ricci & Vinod Sookar, Ceglie Messapica), Gianluca Tomasi (Cucina Tomasi, Vicenza), Antonio Ziantoni (Zia, Roma).
Ora che si è decretato chi rappresenterà l'Italia alla competizione, non resta che partire con gli allenamenti, sperando, questa volta, di rompere l'incantesimo che ha tenuto l'Italia lontana dal podio: mai, nella lunga storia di questa com,petizione, l'Italia ha conquistato l'ambito premio (che quest'anno è andato alla Danimarca). La volta che si è avvicinata di più è stata nel 2001 con il quarto posto di Paolo Lopriore, come miglior piatto di pesce. Nulla hanno potuto anche nomi come Martino Ruggieri e Alessandro Bergamo, i più recenti tra i vincitori delle competizioni italiane.