Uno chef sulla Walk of Fame. Chi è Bobby Flay?
Non Gordon Ramsay, né Jamie Oliver o tanto meno l'italo americano Mario Batali, ma Bobby Flay. Sarà lo chef americano poco conosciuto oltreoceano a ricevere la prima stella sulla Walk of Fame di Hollywood dedicata a un cuoco. Naturalmente per conquistare un'onorificenza di tale portata, e prima nel suo genere, è facile immaginare che Flay sia un noto personaggio televisivo: d'altronde una connessione con il mondo dello spettacolo è necessaria per guadagnare una stella sul marciapiede più famoso del mondo, anche se, vista la notorietà di star chef come Ramsay, Oliver, Batali, il fatto che il premio sia toccato a Flay ha stupito molti.
Negli Stati Uniti però il cinquantenne newyorkese è una vera istituzione e molti pensano che proprio a lui si debba la nascita della figura dei cuochi showman. A partire dal 2000 Flay ha presentato su Food Network, il canale americano dedicato esclusivamente alla cucina, tredici programmi tv, di cui otto ancora in onda. Fra sfide, talent show, ospitate e video ricette il cuoco è diventato il volto della cucina via etere e questi trascorsi spiegano il premio che si appresta a ricevere a Hollywood.
Dalla gavetta alle cucine televisive
Certo Flay può dire di aver fatto la sua gavetta: dopo aver iniziato come aiuto in cucina in un ristorante di New York, un impresario viste le sue qualità gli offrì il ruolo di chef al Mesa Grill, un nuovo locale destinato a fare storia nella Grande Mela. Dal successo del Mesa, dove si uniscono le tradizioni culinarie degli stati meridionali degli USA alla nouvelle cuisine, sono arrivate altre aperture in California e a Las Vegas, oltre al lancio di un franchising di hamburgherie. Un percorso comune a tante star dei fornelli, che anche in Italia comincia a ingolosire i volti più affermati della nuova ristorazione televisiva.
“Siamo molto felici di poter dare la prima stella sulla Walk of Fame in ambito culinario a Bobby Flay – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Los Angeles Leron Gubler – ha portato la cucina nelle case degli americani in questi anni e ci ha fatto appassionare tutti al cibo di qualità”.
Le voci avverse non sono mancate, non tanto per la scelta di dedicare una stella a un cuoco, quanto sulla personalità da premiare. Sui social si sono fatti avanti i sostenitori di Gordon Ramsay e di Wolfgang Puck, il cuoco della serata degli Oscar. Sicuramente Flay inaugura un'era, che si preannuncia prolifica di stelle per tanti altri chef. C'è solo da aspettare, in attesa del primo italiano.
a cura di Andrea Indiano