Ha aperto i battenti lo scorso ottobre a Roma Sud, Taps, il locale che rimette la birra al centro di pranzi e cene. «Spesso la birra viene associata al circuito di pub e prodotti pesanti», spiega Patrizio Piacentini, chef e uno dei fondatori di Taps, «in questa accezione pensi alla birra abbinata a uno stinco di maiale, non a un gambero rosso, per dire, e questo è un motivo di chiusura che con Taps abbiamo voluto scardinare». Patrizio Piacentini in cucina, suo fratello Valentino in sala e Lorenzo Bracchi al bancone: è la squadra dei birrai di Roma che ha scelto di mettere radici in Taps, ma di continuare con il loro primo amore: fare la birra da nomadi.
Storia dei birrai nomadi di Taps
La storia di questo power trio inizia intorno al 2019 quando i fratelli Piacentini, conoscono Lorenzo nel birrificio Losa in provincia di Latina: «Io e Valentino tornavamo da Vancouver, in Canada, dove avevamo studiato tutto sul mondo della birra (dalle cotte, alla produzione sino alla vendita) per quattro mesi con il programma “Torno Subito” della regione Lazio», racconta Patrizio, «poi siamo andati da Losa per lo stage e abbiamo conosciuto Lorenzo», e lì è scattato qualcosa: «c’era una grande affinità nelle idee e così abbiamo deciso di aprire la nostra beer firm, Lynn Peak Beer».
Da Latina il trio parte per un’esperienza, che dura ancora oggi, legata alla produzione itinerante di birra in alcuni birrifici scelti da loro stessi: «Lorenzo ha messo a punto le ricette e ci siamo rivolti a birrifici diversi ma di fiducia per produrre la nostra birra», racconta Piacentini, «questo nomadismo ci piace perché ci permette di fare la nostra birra senza i grossi investimenti di un birrificio di proprietà».
Taps: cosa si mangia e cosa si beve
Da Taps si può mangiare e bere al tavolo – ci sono 32 coperti internamente e 12 all’esterno - eppure l’esperienza da fare in assoluto è quella al bancone “abitabile”: «Con Lorenzo capita sicuramente una chiacchiera», dice Piacentini. Ed è il publican Lorenzo che apre al mondo della birra e ti spiega il perché di una birra piuttosto che un’altra in abbinamento alle tapas realizzate da Patrizio in vari modi: con affettati di mare come salmone, spada, tonno - forniti ad hoc per Taps da Barbecue Lab, piccola azienda marchigiana - a cui si abbinano delle marmellate di birra; inoltre fra le tapas più creative c’è la tartare di carbonara (fatta con battuto di manzo Black Angus, crema carbonara e guanciale croccante). Nell’offerta gastronomica di Taps non mancano i sandwich, i gyoza (anche vegani) e la pita servita in vari modi. In inverno verranno servite anche tapas calde, come la polentina croccante con maiale stracotto e formaggio blu.
Grande attenzione al mondo senza glutine, oltre alle preparazioni gastronomiche come la pita realizzata con farina di mais o sandwich realizzati con pane per celiaci, l’attenzione di Taps è anche alla birra senza glutine: «Non la produciamo noi per un fatto di sicurezza e garanzia, ci agganciamo ad altri birrifici, e la birra che serviamo non è sempre la stessa, ma ruotiamo le proposte perché il cliente celiaco affezionato trovi sempre una birra diversa da assaggiare quando viene a trovarci», spiega Piacentini. Da Taps oltre mangiare e bere una buona birra si può approfittare delle conoscenze dei mastri birrari per fare un percorso di degustazione: «Il connubio di tapas e birra, l’abbiamo scelto perché era un modo semplice di accostare il cibo alla birra: puntando sul pairing, le tapas permettono di spaziare fra tante cose e al cliente di assaggiare tante cose senza avere una cena dispendiosa». Le birre in degustazione sono dieci: Taps ha otto spine e due pompe.
Cioccolatini e marmellate
L’amore per la birra e l’estro dei mastri birrai si declina anche in marmellate di birra realizzate con una Ipa Double Dog e una chiara. Le jelly sono consigliate dallo staff di Taps in qualsiasi momento della giornata: «Quelle non alcoliche, ad esempio, si possono consumare a colazione; invece, quelle realizzate con Ipa sono perfette per l’abbinamento con il pesce. I formaggi si accostano bene alla marmellata con birra chiara».
Altra chicca dei birrai nomadi di Taps sono i cioccolati ripieni di birra: «Sono tipo dei Boero realizzati dal Piacentini Gelati e Delizie, che è l’attività di nostro cugino a Valmontone e farciti con marmellata realizzata da noi con la birra», spiega Patrizio. Il ripieno goloso dei cioccolati si crea con processo di caramellizzazione della birra e lavorato come una marmellata. Dove si trovano i cioccolatini di Taps? Sono in vendita sul loro shop online e nel loro locale, e se tra una birra e una tapas viene voglia di un dolcetto, sapete dove trovarlo!