Rivolgendosi ai giornalisti in occasione di una revisione del progetto e di un workshop, martedì a Kano, il responsabile senior del programma della Bill & Melinda Gates Foundation Lawrence Kent, ha dichiarato che il suo team si trovava a Kano per sostenere il progetto di resistenza ai parassiti del "fagiolo dall'occhio", uno sforzo condotto dal governo nigeriano in collaborazione con l'African Agricultural Technology.
Il fagiolo "migliorato" per la Nigeria
Con il miglioramento dei semi di fagiolo dall'occhio, il cui nome scientifico è vigna unguiculata, si possono produrre fino a 2 tonnellate per ettaro, contro le 0,6-0,8 tonnellate per ettaro odierne che non è ancora sufficiente a soddisfare la domanda nazionale con una popolazione di 200 milioni di nigeriani. Un aumento auspicabile per un paese che è già il primo produttore al mondo di questo legume e che ogni anno deve combattere con attacchi parassitari e raccolti dimezzati. «Stiamo sostenendo i nostri partner locali per produrre sementi di qualità e metterle a disposizione degli agricoltori nigeriani, in modo che possano migliorare i loro raccolti, ridurre la dipendenza dai pesticidi e migliorare le loro condizioni di vita», ha dichiarato Kent.
Una coltura fondamentale per l'Africa
Questa varietà di fagiolo rappresenta un componente dei piatti tradizionali in tutta l'Africa occidentale, dove è apprezzato per i suoi benefici per la salute e per il basso costo di produzione. Assume un ruolo fondamentale anche nello svezzamento dei bambini nelle comunità dell'Africa e dell'Asia. Come indica il suo nome inglese "cowpea" è utilizzato anche come foraggio per il bestiame, il che lo rende la coltura più utile per i piccoli agricoltori poveri di risorse. Oggi questo fagiolo è coltivato da milioni di piccoli agricoltori in tutta l'Africa che rappresenta oltre il 90% della produzione mondiale. A tal proposito il Commissario per l'Agricoltura dello Stato di Kano, Danjuma Mahmud, rappresentato dal Segretario permanente del Ministero, Sadi Ibrahim, ha espresso la disponibilità dello Stato ad abbracciare qualsiasi risultato raggiunto alla fine del workshop per incrementare la produzione e la valorizzazione di questa varietà di fagioli. «Qualunque sia il risultato di questo incontro, lo prenderemo e ci lavoreremo. Sensibilizzeremo i nostri agricoltori sulla nuova tecnologia sviluppata attraverso questa varietà, in modo che possano adottare la coltivazione di questa varietà per aumentare la produzione alimentare e, in ultima analisi, la sicurezza alimentare nello Stato».