Trenta biglietti d'oro nascosti nelle tavolette: a Torino c'è una fabbrica di cioccolato come quella di Willy Wonka

9 Ott 2024, 08:09 | a cura di
La caccia al golden ticket è aperta: proprio come nel racconto di Dahl, bisogna trovare il biglietto fortunato per vincere una golosa gita alla fabbrica di cioccolato torinese

Tutti, almeno una volta, abbiamo sognato di fare un giro alla fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, quella creata da Roald Dahl e resa celebre dall’interpretazione di Gene Wilder (che ancora oggi resta la migliore delle tre) sul grande schermo. Così, la torinese Ziccat ha pensato di realizzare il desiderio di grandi e piccini lanciando la stessa iniziativa del racconto: ha nascosto dei bigilietti d’oro nelle tavolette di cioccolato, che permetteranno ai fortunati vincitori di prendere parte a un tour in azienda.

Il biglietto d'oro per vincere il tour in fabbrica

Dal 15 ottobre al 29 novembre, in tutti i punti vendita Ziccat di Torino si troveranno trenta tavolette speciali, che garantiranno anche una degustazione dei prodotti a marchio e un omaggio goloso pensato per l’occasione. Una curiosa iniziativa nata per far conoscere il nuovo laboratorio del brand, che si trova nella stessa sede degli anni Novanta, dove la storica bottega fondata nel 1958 si trasferì da Corso Palermo per ampliare la produzione. Oggi, al civico 185 di via Bardonecchi, Ziccat produce tavolette e praline, ma soprattutto tanti gianduiotti, tra le specialità della casa e simbolo dell’arte dolciaria torinese.

Altro fiore all’occhiello, il Preferito, una ciliegia al maraschino ricoperta di cioccolato fondente, la Castagna, una pralina alla crema di marroni aromatizzata al rum e ricoperta di fondente, e poi i Cremini. La produzione resta la stessa, mentre il laboratorio si è fatto pù grande, con macchinari moderni e spazi ripensati per una lavorazione d’avanguardia volta ad aumentare i volumi. Tutte le prelibatezze della casa saranno disponibili per l'assaggio durante il tour: ora bisogna solo cominciare la caccia al golden ticket, proprio come nel libro di Dahl.

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