L'omino coi baffi colpisce ancora e punta ad ampliare la rete di negozi in tutta Italia: ce ne saranno circa 46 in più entro la fine del 2025. Un progetto ambizioso cominciato da Bialetti nel 2021, che procede a passo deciso: entro la fine di quest’anno saranno 16 i nuovi punti vendita, a cui se ne aggiungeranno altri 15 nel 2024 e 15 nel 2025.
Il piano d'espansione di Bialetti
Negozi diversi a seconda della destinazione: per città di almeno 40mila abitanti o Centri Commerciali ci saranno spazi tra i 60 e gli 80 metri quadri, mentre si riducono a 30-40 metri quadri gli store per le zone ad alto traffico o molto turistiche. Un sistema che funziona, considerando che negli ultimi 4 anni ha Bialetti ha vinto il premio “miglior insegna” nella categoria Articoli Casa.
I negozi monomarca non hanno sempre vita facile. Però l’omino coi baffi – che quest’anno festeggia 90 anni – ce l’ha fatta, nonostante le difficoltà degli anni passati. Con le sue edizioni limitate, le collezioni stagionali, la mitica moka, ma anche una serie di prodotti a corredo, dalle padelle ai set di tazze e piattini, la formula continua a dare i suoi frutti. E per i nuovi affiliati ora è prevista una formazione di 2 settimane, oltre a momenti di incontro durante l’anno per coordinare tutte le insegne e proporre un’offerta standard e di qualità in ogni punto vendita. “La peculiarità della nostra offerta risiede nell’attività di formazione e nell’assistenza continua per gli aspetti commerciali e organizzativi dell’attività” ha dichiarato Enrico Segner, chief commercial officer retail di Bialetti.
Moka e caffè i prodotti più venduti
Nonostante il ricco paniere di prodotti, gli oggetti più venduti restano le caffettiere, oltre al caffè macinato per la moka, che rappresentano una quota del fatturato totale pari al 45%. Seguono le capsule e le macchine apposite, che coprono il 25% del fatturato, mentre le vendite di accessori per il caffè si attestano sul 15%. Il 4% del fatturato arriva dai piccoli elettrodomestici per la colazione, il restante 10% dal pentolame. A lavorare meglio fino a oggi sono stati i punti vendita di Roma (via dei Coronari e viale Marconi), seguiti da Avellino, Reggio Calabria e Perugia.