Partiamo dalla conclusione per raccontare questa storia: maggiore è l'antagonismo, più alta è la competitività dei locali. E più ampia, diffusa, capillare e variegata è l’offerta finale per il consumatore. Se non vi fidate, credete almeno all’Economist, che alla guerra Nando’s vs Pedros ha dedicato un’intera inchiesta.
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Nando's contro Pedros
Questi due franchising sudafricani si stanno sfidando a colpi di peri peri, la varietà di peperoncino che ha reso Nando’s famoso tra tutti gli amanti del piccante. Perché sì, in principio, c’era solo Nando’s: poi è arrivato Pedros, che ha un po’ scopiazzato l’idea, aprendo in pochi anni centinaia di punti vendita. Il rivale non l’ha presa bene, eppure questa battaglia è tutt’altro che svantaggiosa: senza competizione, non c’è mercato.
Torniamo alle origini, a quel primo Nando’s aperto a Johannesburg nel 1987. Oggi la catena conta 1200 punti vendita in tutto e nel 2022 ha registrato i migliori risultati di sempre (proprio in concomitanza con la crescita del nemico Pedros). L’avventura è iniziata grazie a Fernando Duarte (portoghese) e Robert Brozin (sudafricano), che dopo aver visitato un take-away chiamato Chickenland, di ispirazione portoghese-mozambicana, hanno deciso di acquistare il ristorante e rendere il pollo alla griglia in stile peri peri famoso in tutto il mondo.
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Il successo del pollo piccante
La catena Nando’s si trova oggi in tanti paesi africani, asiatici, negli States e in Canada, mentre in Europa è presente nel Regno Unito – dove è popolarissima soprattutto tra i più giovani, grazie ai prezzi convenienti e la formula snella – e in Irlanda. Il format è divertente: si sceglie alla carta, tra wrap, burger, pita o insalate, con farciture di vario genere (tutte a base di pollo, tranne le opzioni vegetali), e si seleziona il grado di piccantezza desiderato. Ci sono poi piattini da condividere, le bevande e le salse si prendono in autonomia al bancone self-service, e i prezzi sono abbordabili. La specialità è, appunto, il pollo peri peri, marinato con tanto peperoncino, paprika, aglio, zenzero, cumino, olio, aceto e succo di limone, cotto alla piastra e poi servito in abbinamento a verdure e salse saporite.
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Nel frattempo, nel 2018 è nato Pedros, che oggi conta 125 ristoranti, con una decina di nuove aperture in cantiere per il prossimo anno. Il look è molto simile, e anche formula e menu non discostano molto da quelli di Nando’s. Il pollo peri peri è onnipresente in entrambe le catene, e così la più “anziana” ha deciso di far scendere in campo l’autorità di regolamentazione del settore pubblicitario, che ha stabilito che Pedros aveva sfruttato nome e reputazione dell’azienda rivale. Facendo così leva sulla fama già conquistata da Nando’s per proporre ai consumatori un format ormai familiare, semplice e consolidato.
Sarà, ma intanto i numeri di Nando's continuano a crescere, e gli affari per Pedros vanno bene. Idea copiata? Sì, ma a fin di bene, magari il format diventerà sempre più un trend anche altrove.