Sul numero di questo mese del Gambero Rosso potete trovare una lunga intervista a Carlo Lucarelli che rivela il suo lato da buongustaio.
Tra le tante cose, ci ha anche raccontato di un piatto in via d’estinzione: i “bassotti” romagnoli, di cui Carlo è uno degli ultimi eredi. La sua famiglia si tramanda la ricetta da generazioni e ancora oggi viene preparata per le grandi occasioni.
Carlo Lucarelli ci insegna a preparare i bassotti
Siamo andati a casa di Carlo Lucarelli per cucinare insieme questo piatto molto particolare a base di tagliatelline all’uovo, brodo, burro, parmigiano e noce moscata.
Il procedimento è davvero singolare perché la pasta fresca ancora cruda viene adagiata a strati nella pirofila alternata da burro a tocchetti, parmigiano grattugiato e un nonnulla di noce moscata. Dopo una prima veloce passata sotto il grill del forno viene ricoperta di brodo di carne e rimessa in forno per 20-25 minuti a 200 gradi, fino a che il liquido non si è completamente assorbito e si è formata una deliziosa crosticina.
Una ricetta di pasta al forno chiamata “bassotti” - ma all’epoca era a base di lasagne - si trova già nello Scalco prattico di Vittorio Lancellotti del 1627 e da allora non se ne hanno altre notizie fino al Novecento.
Oggi i bassotti sono praticamente scomparsi dalle nostre tavole e anche in Romagna sono molto rari, ma rimangono un piatto eccezionale, tutto da provare.
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