L'evento
A Pedregulho, regione dell'Alta Mogiana in Brasile, si trovano le piantagioni di caffè dell'azienda O'Coffee, maggior produttore del Paese. È qui, e a Lambarì, nella parte meridionale dello stato del Minas Gerais, che si svolge, dal 3 al 13 maggio, la terza edizione di Barista & Farmer. Un talent show dal respiro internazionale nato da un'idea di Francesco Sanapo, più volte campione italiano barista e proprietario di due locali d'eccellenza a Firenze, Ditta Artigianale e Ditta Artigianale Oltrarno, da tempo impegnato nella diffusione della cultura del caffè artigianale.
L'evento è reso possibile dalla collaborazione con Rimini Fiera e SIGEP – Salone Internazionale Gelateria Pasticceria e Panificazione artigianale – e il patrocinio della SCAE (Specialty Coffee Association of Europe). Sponsor del progetto: Lavazza, La Cimbali, Faema, Mumac Academy. Fra gli event sponsor e i supporter, Genovese Coffee, Caffè Corsini, Caffè Costadoro, Caffè Pascucci, Molino Quaglia, Caffè Trucillo, Puly Caff, Forno d’Asolo, Imperator; media partner: Barista Magazine e Bargiornale.
Barista & Farmer raduna un team di 10 baristi appassionati e curiosi e li mette alla prova con la fatica e il sudore del lavoro nelle piantagioni, per una full immersion nel mondo del caffè, alle origini della filiera. Il tema centrale di questa edizione è la sostenibilità ambientale.
I partecipanti
Guido Garavello(Italia), Miguel Angel Vera Fernandez(Venezuela), Evani Jesslyn(Indonesia), Nikolaos Kanakaris(Grecia), Olga Kaplina (Russia), Amy Nake Manukyan(Armenia), Evgeni Pinchukov(Bielorussia), Daniel Rivera(Usa), Agniesza Rojewska(Polonia), Rosey Hill(Australia): questi i nomi dei baristi selezionati per il progetto, “scelti volutamente con profili personali diversi tra loro perché vogliamo favorire lo scambio interculturale e far emergere nello show come il caffè sia percepito nelle diverse aree del mondo”, ha commentato Sanapo.
A capo dell'Accademia di Barista & Farmer, scuola che i partecipanti frequenteranno durante il talent, Alberto Polojac, esperto di caffè crudo. Fra i protagonisti del progetto, l'azienda torinese Lavazza, che da quest'anno propone nuove miscele 100% arabica, provenienti proprio dalle piantagioni di Lambarì. Il prodotto si chiama ¡Tierra! Origins e rappresenta un grande passo in avanti per il marchio che, per anni, era rimasto ancorato a un modello di caffè più tradizionale.
Il programma
Sveglia all'alba e lavoro nei campi: inizia così la giornata dei baristi, che devono sfidarsi in prove tecniche, dalla picking competition (gara di raccolta) alla pesa, all'utilizzo della macchina spolpatrice fino ad arrivare alla fase della tostatura. E poi la Coffee Nursery, ovvero la creazione di una personale mini finca, da curare dall'interramento fino alla diversificazione delle colture.
Le tappe sono molteplici, ma fra queste la più rilevante è forse quella nelle piantagioni di Lambarì, area coinvolta nel progetto di sostenibilità ¡Tierra! sviluppato dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus dal 2002, in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di migliorare le condizioni socio-ambientali delle comunità dei principali paesi produttori di caffè. In questa occasione, i partecipanti saranno coinvolti nel lavoro in piantagione e concorreranno per aggiudicarsi il “Best Sustainable Barista Award”, premio riservato al professionista che meglio riuscirà a coniugare natura e tecnologia, proponendo un prodotto di qualità che rispetti il più possibile l'ambiente circostante. Per dimostrare che anche il caffè può essere buono ed ecosostenibile.
a cura di Michela Becchi