La piccola barca di laguna dove fare l'aperitivo al tramonto con i frutti di mare

20 Ago 2024, 12:54 | a cura di
In barca a pesca di fasolari nella Laguna di Marano, con tanto di foto ricordo al tramonto e aperitivo-degustazione con i frutti mare appena pescati

Marano Lagunare (Udine) è un borghetto all’ombra di una torre millenaria, un centro storico medievale d’impronta veneziana attraversato da una lunga strada – via Sinodo – e strette calli a spina di pesce. Insomma, un’oasi di grazia e pace ad appena 30 chilometri da Trieste e dalle spiagge di Lignano Sabbiadoro. Qui l’identità profonda, verace, autentica del borgo è costruita sulla pesca. A Marano sono tutti (si fa per dire) pescatori: di fasolari, di cuori di laguna, vongole, gamberetti, orate; in autunno poi si pescano anguille, branzini e granchi verdi (prossimi alla muta).

Alla scoperta della Laguna

«È il momento in cui catturiamo le moleche, ottime fritte», racconta Tiziano Ghenda, pescatore. È il suo collega Robi Zentilin, insieme alla moglie Joy, che ci porta a pescare fasolari e ci racconta come si vive e si resiste tra mare, laguna e terra. Con loro assaggiamo i molluschi appena pescati accompagnati da un buon bianchetto locale. Si sta sospesi, nel tempo e nello spazio. Un’esperienza così vera da sembrare irreale. La pescaturismo aiuta i pescatori a integrare il loro reddito, ma arrichisce anche il turista che la vive. Esplorare sui barchini dei pescatori questa striscia di isole sabbiose è una esperienza forte: via acqua, possiamo avvicinarci ai Casoni, le palafitte tradizionali che fino a qualche decennio fa erano abitate dai “fiocinini”, i pescatori (spesso di frodo) della laguna. Dai barchini ci si avvicina anche alle reti di sbarramento dei Grasiui, sistema di pesca tradizionale che resiste alla modernità. Terra e acqua, qui, si confondono.

Le Valli da pesca e altre tavole

Così ci si avvicina anche alle “valli da pesca”, altro tassello del paesaggio lagunare, che occupano la “terraferma” e che oggi sono per lo più abbandonate o – le più grandi – trasformate in zone faunistico-venatorie per cacciare fischioni, germani reali, alzavole e altri volatili legati all’acqua. Nella riserva naturale alla foce del fiume Stella, altro scorcio di bellezza, potete sedervi alle tavole della trattoria Barcaneta (trattoriabarcaneta.com) o a quelle del ristorante Ai Tre Canai (ristoranteaitrecanai.com): anguilla allo spiedo (Bisao in Speo) e Boreto alla Maranese, spezzatino di vari pesci, anche poveri.

Roby Zentilin – pescaturismo - Marano Lagunare (UD) - 338 215 8636

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