L'omaggio alla Francia
Da qualche mese, la pagina Instagram di Dominique Crenn - natali francesi e una lunga carriera americana da colonna portante dell'alta ristorazione al femminile - non lascia adito a dubbi. Dal cassetto dei ricordi, la chef patronne dell'Atelier Crenn di San Francisco (2 stelle Michelin) ha rispolverato il suo legame con la tavola dell'infanzia trascorsa in Bretagna. E l'ispirazione per il suo nuovo progetto, il Bar Crenn che inaugurerà il prossimo 20 febbraio proprio accanto all'Atelier, arriva dritta dalla storia della cucina tradizionale francese, nel senso più classico e prestigioso del termine. Lo testimoniano le foto di letture pomeridiane alla riscoperta di ricette codificate dai grandi maestri di Francia, da Auguste Escoffier a Paul Bocuse; lo conferma la stessa Dominique, a poco più di un mese dall'apertura del Bar. La nuova insegna sarà uno spazio intimo e accogliente, un bar à vin pensato per presentare al pubblico di San Francisco – tra le città gastronomicamente più all'avanguardia d'America – le etichette di una cantina che privilegia la viticoltura naturale e le storie di vigneron indipendenti.
Il bar à vin di San Francisco. Con le ricette dei grandi chef
L'orizzonte di riferimento è chiaramente quello dei domaine francesi, con una carta a rotazione in aggiornamento costante, a cura del maitre sommelier Matt Montrose. In parallelo procederà la cucina, con interpretazioni moderne del ricettario francese (“serviremo cibo molto tradizionale e molto francese” ha ribadito la chef, che lascerà fuori dal nuovo spazio l'avanguardia dell'Atelier) e un tributo agli chef più famosi di Francia. In questa direzione, l'omaggio di Dominique alla storia della ristorazione di casa passa dal coinvolgimento di Alain Ducasse, Yannick Alléno, Guy Savoy, Sylvestre Wahid, Eric Frechon, e molti altri celebri colleghi: a ognuno di loro, la chef ha chiesto di donare una ricetta legata alla tradizione di cui si sono fatti ambasciatori nel mondo.“Loro sono i pilastri della gastronomia francese, io sono solo un'allieva” ha raccontato la Crenn a Eater.
Le creazioni, con la firma di chi le ha ideate, finiranno sul menu del Bar (non il primo esperimento del genere in città, dove il ristorante del Moma, in Situ, propone un insieme di “repliche” dei classici di grandi cuochi di tutto il mondo), accanto ai piatti studiati dalla squadra di Dominique. Una serie di proposte da condividere, tra terrine e souffle, omelette ai ricci di mare e aragosta alla bretone.
Ma lo spin off di casa Crenn, atteso da più di un anno, servirà anche cocktail a bassa gradazione alcolica: una selezione di drink da sorseggiare piacevolmente spizzicando del cibo, perfetti per l'ora dell'aperitivo. E anche il contesto, concepito come un salotto con tanto di piccola biblioteca su progetto di Karan Brady, aiuterà gli avventori a rilassarsi. Con l'idea di accogliere prima o dopo cena i clienti dell'Atelier, per l'aperitivo o il dessert.
Bar Crenn – San Francisco – www.barcrenn.com
a cura di Livia Montagnoli