Delivery antispreco? Si può
Al boom del food delivery non sempre si è accompagnata, negli ultimi mesi, la necessità di continuare a limitare gli sprechi e l’utilizzo di plastica e materiali inquinanti. Se nel secondo caso c’è ancora molta strada da fare (ma l’industria dei packaging ecocompatibili si muove veloce), il primo obiettivo è un focus che, fortunatamente, pervade in modo sempre più capillare il nostro sistema alimentare. Salvare il cibo dallo spreco indiscriminato è una priorità. Lo sa bene Francesco Giberti, ideatore di MyFoody, start up impegnata da tre anni nel recupero delle eccedenze alimentari prossime alla scadenza, nata per favorire lo scambio tra grandi realtà della GDO e clienti finali interessati all’articolo. La novità delle ultime settimane, in casa MyFoody, si chiama Babaco Market: un delivery antispreco di frutta e verdura, che consegna a domicilio tutti quei prodotti che altrimenti sarebbero sprecati (per banali difetti estetici o perché non conformi agli standard di altri canali di distribuzione, fermo restando che i difetti estetici non pregiudicano la bontà del gusto e i valori nutrizionali degli alimenti).
Frutta e verdura diverse a casa con Babaco Market
Prodotti “unici”, come amano definirli sulla piattaforma per sottolineare il valore di un cibo “fuori dall’ordinario”: unici perché troppo grandi, con piccole deformazioni o difetti di buccia, senza escludere ciliegie siamesi, melanzane con il naso, patate a forma di cuore. Proprio a questa unicità fa riferimento il termine babaco, che dà il nome all’impresa: il babaco, infatti, è un frutto a forma di stella, simile a un peperone, dal gusto dolce, che sa un po’ di fragole e un po’ d’ananas. Decisamente un prodotto fuori dall’ordinario, per natura. Il servizio, dunque, si rivolge a un target crescente di consumatori consapevoli, attenti alla sostenibilità e impegnati sul fronte della lotta allo spreco. I prodotti delle box di frutta e verdura di stagione provengono da agricoltori attenti alla qualità e agli standard di coltivazione, e piccoli produttori di tutta Italia (anch’essi unici per il lavoro che conducono, ognuno con la propria personalità), con l’idea di valorizzare la biodiversità e le specificità dei territori, oltre che la stagionalità della materia prima.
Babaco Market: come funziona
L’utente può abbonarsi online per scegliere una box di frutta e verdura di stagione, di diverse misure (Bonsai, ideale per una o due persone, con 6 chili di frutta e verdure di stagione, a 19 euro; e Jungle, per un consumo familiare, con 10 chili di prodotto a 27 euro, più il costo di consegna a domicilio, fissato a 1,90 euro), ricevendola direttamente a casa ogni 1 o 2 settimane, in base alle preferenze, con un risparmio sul conto fino al 30% rispetto all’acquisto in negozio. I materiali di imballaggio, ca va sans dire, sono ridotti al minimo, e plastic free; per questo la maggior parte dei prodotti sono disposti sfusi all’interno della scatola. Questo però non significa non prendersi cura del cibo: per garantirne la freschezza, la consegna avviene tramite mezzi refrigerati. Il servizio è attualmente attivo solo a Milano, ma l’intenzione è di estenderlo presto al resto d’Italia. Mentre i prodotti selezionati per le babacobox rimasti invenduti saranno devoluti a Recup, l’associazione charity che combatte lo spreco alimentare e l’esclusione sociale redistribuendo i prodotti attraverso la rete dei mercati rionali.
a cura di Livia Montagnoli