giornata di ieri.
Siamo in California abbiamo gia fatto le fotocopie del comunicato stampa e il grande cartello da esporre nella hall dell'albergo di Los Angeles che ospiterà la prima Tre Bicchieri della tappa americana. Arriva una concitata telefonata da New York, c'è stato maltempo, una tempesta di neve e i vini hanno perso un giorno di viaggio e sono ancora sulla strada. Tutto questo dopo un lungo e inatteso stop alla TTB (Alcohol and tobacco tax and trade bureau) - controllo random - Apertura di tutte le casse e verifica di tutte le etichette una x una...
Insomma i vini sono in ritardo pauroso, abbiamo bisogno di un piano B. Ci viene in mente di reperire in loco quanto possibile, in più sappiamo che 12 aziende sono già qui. Reperire le bottiglie in loco significa chiedere ai distributori locali, agli uomini all'Avana dei produttori, ai ristoranti e qui dobbiamo un ringraziamento speciale a Diego Faccioni di
Southern Wine & Spirits, Pacific Wine & Spirits, American Wines per lo spirito di iniziativa e il vero aiuto che ci ha dato.
I produttori, poi, sono stati eccezionali e nel giro di un paio d'ore c'erano già diverse bottiglie nella sala.
Una volta avvisata la stampa dell'accaduto al mattino presto, anche se le ore scorrevano inesorabili, pieni di entusiasmo e spirito pratico abbiamo tenuto contatto costante con il trasportatore e abbiamo chiesto al trade di degustare subito e di tornare dopo.
Cosi è stato. Infatti, finalmente, dopo le 18, la squadra del direttore dei banchetti del Fairmont Hotel, William Walker ha letteralmente paracadutato i vini, finalmente giunti a destinazione, al centro della sala del tasting.
Gigi Piumatti di Slow Food, Marco Sabellico e tutti i produttori hanno poi recuperato tutti i vini e allestito le postazioni.
Così le oltre 1200 bottiglie in viaggio da gennaio hanno finalmente visto la città degli angeli. La legge di Murphy non è stata clemente e non è andata come doveva, ma siamo stati contenti di come tutto alla fine si sia risolto.
Sono venuti a trovarci circa 680 traders più gli ospiti dei produttori e i nostri, siamo stati orgogliosi di aver superato anche il mal tempo.
Ringraziamo tutti per aver collaborato e soprattutto per essere stati ottimisti e positivi.
Torneremo in California a Los Angeles e vi aspettiamo.
E per dirla con Bill Evans: You must believe in spring"
Nerina Di Nunzio