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Da Castelforte fino a Canale Monterano, attraverso le province di Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo e Roma. Un viaggio attraverso i nove centri termali nel cuore del Lazio permette di scoprire le benefiche capacità curative delle sue acque, adatte a ogni tipo di esigenza. L’itinerario parte dalle terme di Suio (www.termedisuio.it), nei pressi di Castelforte sulle sponde del Garigliano al confine con la Campania, le cui acque sulfuree sono conosciute e utilizzate fin dal tempo degli antichi romani, come testimonia la vasca di Nerone. Oltre a trattamenti terapeutici classici quali fangoterapia, balneoterapia, bagno ozonizzato, massoterapia, idromassaggio, cure inalatorie, docce e irrigazioni, negli stabilimenti di Suio Terme si praticano anche cure estetiche con trattamenti del viso e del corpo. Particolare attenzione è dedicata alla cura della cellulite con l’abbinamento di idromassaggio, ginnastica passiva, massoterapia e con esercizi nelle piscine termali.
Risalita l’A1 fino a Frosinone si raggiunge Ferentino, centro termale nella ciociaria ernica con un’acropoli circondata da resti di mura ciclopiche così come le vicine Anagni e Alatri. Le terme Pompeo (www.termepompeo.it) propongono pacchetti di cure termali efficaci anche in campo dermatologico e delle articolazioni, oltre a trattamenti di bellezza. All’interno dello stabilimento si trovano un bell’albergo e diverse strutture fitness che propongono percorsi termali personalizzati.
Particolare il programma “antismoking in relax” che permette di eliminare senza traumi e in breve tempo la dipendenza dalla nicotina.
Alle pendici dei monti Ernici si raggiunge Fiuggi, uno dei centri termali più rinomati in Italia e non solo, le cui acque diuretiche permisero anche a Michelangelo di curare felicemente una grave calcolosi renale (www.termefiuggi.it). Fiuggi è il centro di cura idropinica per eccellenza: qui alle Terme “passare le acque” è una vera filosofia, una full immersion che abbina il bere alle passeggiate, al verde, al relax e che punta a rigenerare l’intero organismo. Non a caso, è stato realizzato qui uno splendido campo di golf 18 buche con un percorso di quasi sei chilometri tra i verdi declivi delle colline ciociare. A completare l’offerta, l’importante centro congressuale con il Palaterme che ospita da 100 a oltre 2.000 persone.
Riguadagnata la A1 si risale fino all’altezza della capitale per raggiungere le Terme di Roma a Tivoli, celebre per la magnifica villa Adriana. Le Terme di Roma (www.termediroma.org con annesso il Victoria Terme Hotel offrono, oltre alle cure termali e ai trattamenti estetici, diverse piscine esterne aperte da maggio a settembre, una nuova spa, un centro benessere con percorso Kneipp, bagno turco, sauna, vasche idromassaggio, zone relax, docce micronizzate con aromaterapia e una sala fitness di ultima generazione. Da Tivoli lungo la statale 636 si raggiunge Palombara Sabina, e da qui, dopo aver visitato l’abbazia duecentesca di San Giovanni in Argentella, si arriva alle terme di Cretone (www.termecretone.it). Questo centro termale è ideale per trascorrere una giornata di salutare relax con la famiglia, specialmente nel periodo di balneazione che va da maggio a settembre. Le tre piscine per la balneoterapia sono all’interno di un ampio parco ideale per passeggiate e relax. Qui si propongono cure termali inalatorie, irrigazioni e docce, fanghi, molto adatte per chi soffre di reumatismi o di disturbi respiratori. Particolare attenzione è posta nei trattamenti estetici e nei massaggi curativi e rilassanti.
Lungo la via Salaria, l’antica via del sale, si superano Rieti e Cittaducale per raggiungere le terme di Cotilia (www.termedicotilia.it), antica città pre-romana da sempre meta di pellegrinaggi per le sue acque curative, con resti di epoca imperiale quali le ville di Tito e Vespasiano. Situate nel comune di Castel S. Angelo a soli 10 minuti di automobile da Rieti, offrono una vasta gamma di trattamenti termali, a partire dalle cure idropiniche legate all’ottima acqua minerale fredda che qui sgorga e da quelle inalatorie, fino ai fanghi, alla cura della sordità e alla riabilitazione motoria. La struttura immersa nel verde dispone anche di un albergo e di un ristorante.
Da Rieti lungo la statale 79 si raggiunge Terni, e da qui sulla statale 675 Orte, le cui acque termali sgorgano a 30 gradi di temperatura a un paio di chilometri dal centro (www.termediorte.it). Il piccolo complesso termale, dotato di ristorante, bar e gazebo, ha annesso un hotel. Offre due piscine con acqua sulfurea a 30 gradi e cascatella per idromassaggio, oltre a una fontana a forma di esedra per le cure idropiniche e all’ampio parco con impianti sportivi. Si raggiunge quindi Viterbo e la vicina zona termale, con la suggestiva sorgente del Bulicame da cui l’acqua sgorga a oltre 55 gradi di temperatura, cantata anche nell’Inferno dantesco. Le Terme Viterbo (www.termediviterbo.it) sono un bacino idrominerale e idrotermale tra i più copiosi d’Italia, costituito da varie sorgenti per lo più ipertermali, con temperature da 40 a oltre 56 gradi. Una mano santa per reumatismi, artriti e artrosi. Con le sue due grandi strutture – Terme dei Papi con albergo, ristorante, centro termale e grande storica piscina all’aperto in funzione tutto l’anno (www.termedeipapi.it), che dispone del Grand Hotel Salus con la sua nuova moderna spa e un centro congressuale da 700 persone; e area termale pubblica delle Masse di San Sisto, gestita da un’associazione, con una grande vasca di acqua termale calda e una più piccola e tiepida - quello viterbese è uno dei poli termali più importanti d’Italia.
Prima lungo la via Cassia verso Roma e poi, da Capranica, per strade provinciali si raggiungono i bagni di Stigliano, ultima tappa dell’itinerario (www.termedistigliano.it). Il nome fa riferimento allo Stige dove, secondo la leggenda, si bagnavano le legioni romane per purificarsi dalle malattie dopo le campagne militari. Situate ai confini tra le province di Roma e Viterbo, sopra ai laghi di Bracciano e Martignano, le Terme di Stigliano sono immerse in uno splendido parco e offrono il comfort di una signorile struttura settecentesca trasformata in raffinato Grand Hotel. Il centro benessere Olympus, poi, è una vera e propria oasi di rilassamento rigenerante dove vengono proposti trattamenti estetici e curativi che seguono quattro percorsi, centrati sulle stagioni e sui 4 elementi primari, acqua, aria, terra e fuoco.
Una Nuvola sull’asse Roma-Fiuggi
Il nuovo centro congressi “La nuvola” firmato da Massimiliano Fuksas, che sarà pronto all’Eur per la fine del 2010, è il simbolo del primato della Regione Lazio nel turismo congressuale italiano, con un’offerta a oggi di oltre 86mila posti. Fuksas ha progettato un parallelepipedo di cristallo trasparente e acciaio alto 32 metri, largo 75 e lungo 198, all’interno del quale verrà realizzata un’enorme nuvola-auditorium in gore-tex con una capienza di 1.842 posti, che galleggerà fra i 15 e i 18 metri di altezza. Ma Roma e la sua regione hanno già oggi un’offerta che abbina qualità e quantità. L’Eur ha una capienza di 26mila posti, mentre nel nuovo congress hub di Fiera Roma nei pressi di Fiumicino ci sono 14 padiglioni e un centro convegni di 13 sale per oltre 3.300 posti. Senza dimenticare l’Auditorium Parco della Musica creato da Renzo Piano, che offre 8.850 posti. Fuori Roma la struttura simbolo del congressuale è il PalaFiuggi, uno spazio polivalente in grado di ospitare oltre 6mila persone.