o all’insegna dell’alleanza fra produttori del Mediterraneo
Oltre 350 oli biologici da tutto il mondo a confronto per aggiudicarsi la palma di miglior olio bio dell’annata, in un contesto di corsi, convegni, workshop e degustazioni. Questa, in sintesi, la XIV edizione del Premio internazionale Biol, il maggior riconoscimento mondiale nel settore dell’olivicoltura biologica, che come ormai da tradizione pone l’Italia e la Puglia al centro dello scenario mondiale del settore. La nuova edizione sancisce il ritorno dell’evento ad Andria, epicentro olivicolo di livello mondiale, e segna il record di iscrizioni degli oli (l’anno scorso furono circa 300), provenienti da 18 paesi: oltre l’Italia, Arabia Saudita, Albania, Argentina, Australia, Cile, Croazia, Egitto, Grecia, Israele, Nuova Zelanda, Palestina, Portogallo, Spagna, Tunisia, Turchia e due nuovi ingressi: Giordania e Slovenia. Insomma, una autentica summa del patrimonio di biodiversità olivicola del pianeta.
Non a caso, in parallelo l’organizzazione tecnica del Cibi ha allestito un programma ricco di iniziative parallele, all’insegna del rafforzamento della rete di alleanza tra i produttori del Mediterraneo. In programma: un corso internazionale per assaggiatori di olio vergine di oliva, caratterizzato da stage sul Manuale di Gestione della Qualità del prodotto Biologico; inaugurazione della mostra “Un mondo di olio” con relativo laboratorio di degustazione nello scenografico Chiostro San Francesco; un convegno Internazionale BiolMed (con annesso workshop) su competizione e cooperazione tra i paesi produttori del Mediterraneo. E ancora: inaugurazione del BiolMuseo dell’Olio di Oliva “Terre di Traiano” (Tenuta Spagnoletti) con presentazione dei doni dei produttori dei diversi paesi del Mediterraneo, seguita da una cena di Gala; stage tecnico per produttori “Un esempio di filiera controllata bio”; “BioIKids”, giuria dei bambini delle scuole primarie di Andria e Monopoli. Infine, la cerimonia conclusiva che lancerà il testimone al BiolFish, progetto internazionale sulla pesca e acquacoltura sostenibile, la cui seconda edizione si terrà a giugno a Monopoli, all’insegna del binomio tra olio e pesce bio. Programma definitivo a giorni su www.premiobiol.it.
Sotto il profilo concorsuale, esaurite ormai le preselezioni territoriali - svolte in Campania, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lazio, Molise, Puglia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Umbria (con le Marche), Liguria e anche Grecia - durante le kermesse la giuria internazionale testerà gli oli finalisti e assegnerà vari riconoscimenti: il “Premio Biol”, rivolto al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il “Biolpack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara; il “Biolblended”, premio per il miglior blended, cioè il prodotto finito (quindi imbottigliato) commercializzato con marchi non del produttore, ma che abbia comunque origine e qualità certa. Più vari riconoscimenti speciali e territoriali.
Il Premio Biol è patrocinato da Ifoam e Ministero delle Politiche Agricole, e si svolge in collaborazione con enti locali e vari organismi di settore tra cui Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari, Città di Andria, Comune di Monopoli, Aiab Puglia, Iamb, Icea - Istituto Certificazione Etica e Ambientale, Consorzio Puglia Natura.
Ufficio Stampa: Fabio Nardulli – 339 1307311 – [email protected]