n la grande tradizione italiana, vista dall’ottica dell’osservatore straniero.
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La manifestazione ha visto numerosissimi ospiti, salutati ad inizio serata dal direttore del Gambero Rosso Daniele Cernilli e dal direttore esecutivo Carlo Ottaviano. Per la stampa estera gli “onori di casa” sono stati svolti da Alfredo Tesio, coordinatore del gruppo del gusto, e dal Presidente dell’Associazione, Maarten van Aalderen.
I premiati:
Per la produzione che abbia contribuito a difendere i valori nutrizionali dell'agricoltura e dell'enogastronomia Italiana:
Premio all’Azienda Casale Cento Corvi di Cerveteri per l’originale ricostruzione del vitigno etrusco rinominato Giacchè il cui vino aumenta il valore dei vitigni autoctoni italiani.
Per la divulgazione enogastronomica:
Premio a Maria Grazia Lungarotti per il Museo del Vino di Torgiano con la sua preziosa raccolta culturale sulla storia del vino con reperti unici al mondo che valorizzano la storia agroalimentare di questo paese.
Al Ristorante storico che da generazioni e da almeno 100 anni trasmetta i valori della cucina italiana.
Premio a Checchino dal 1887, Roma.
Per aver tenuto viva da cinque generazioni una tradizione di gastronomia romana dal 1862 contro le fusioni del nostro tempo. Checchino dal 1887 pur in tempo di globalizzazione mantiene il suo valore storico attirando visitatori da tutto il mondo.
Istituzione a presidio dell’agroalimentare italiano
Premio a Consorzio della Pasta di Gragnano. Il Consorzio ha rilanciato Gragnano come città della pasta sin dal 1500 diffondendo il concetto della pasta di qualità come fatto culturale e bontà alimentare.
11/11/2009