, quindi, ma anche tanta circospezione, emergono dal settore turistico riunito a Milano alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo, aperta alla Fiera di Rho Pero fino a domenica.
Oltre 5000 gli espositori, 153 i paesi presenti, alcuni dei quali per la prima volta, come Cambogia e Bulgaria. Attesi 155.000 visitatori.
Soprattutto sabato e domenica quando la rassegna, giunta alla ventinovesima edizione, aprira' al pubblico.
''Il 2008 ha registrato per il settore 4 miliardi in meno di fatturato e una perdita di 40.000 posti di lavoro - ha detto il sottosegretario con delega al turismo Vittoria Brambilla - è
grave e imperdonabile che per oltre 20 anni le nostre istituzioni centrali non abbiano colto l'entita' di questo settore: ma ora si deve cambiare rotta''.
Quindi al piu' presto Stati Generali del Turismo, oltre alle misure per invogliare la gente a partire come i buoni vacanze. Poi strategie piu' ampie.
In questo senso il protocollo di intesa siglato proprio alla Bit, tra l'on. Brambilla insieme ai colleghi di Spagna e Francia.
Tre paesi della vecchia Europa uniti per attirare i turisti dagli altri continenti.
''Serve un coordinamento di tutte le politiche di promozione - ha chiesto Emma Marcegaglia, numero uno degli industriali presente all'inaugurazione - Oggi ci sono pochi soldi spesi malissimo che non creano affatto quell'effetto volano che sarebbe necessario. Su questo punto noi saremo una voce molto forte''.
Gli operatori del settore snocciolano i loro dati e le loro previsioni in un convegno dietro l'altro, mentre dai padiglioni arrivano le musiche, i colori, i profumi del mondo racchiuso negli stand. Si lamentano le strutture ricettive che nel 2008, afferma una indagine Isnart-Unioncamere, hanno perso 927 milioni di euro.
Calano anche le trasferte d'affari (3,7% in meno), le agenzie di viaggio vengono sorpassate da Internet come canale per scegliere una vacanza. Sono 10,9 milioni gli italiani che hanno espresso l'intenzione di fare almeno un viaggio entro il primo quadrimestre di quest'anno. In attesa dell'estate. Le previsioni a questo punto si fermano sulla variabile dell'evolversi delle condizioni economiche mondiali.