Un grande piazza su cui affacciano tante diverse attivitร . Il Mercato Centrale di Roma, inaugurato lo scorso 5 ottobre negli spazi dellโex dopolavoro ferroviario della stazione Termini e fratello minore della sede fiorentina nel quartiere di San Lorenzo, ha giร visto alcune modifiche per ottimizzarlo. Segno che รจ una realtร in pieno fermento. Da Gazometro 38 in zona Ostiense รจ arrivato un mese fa il pizzaiolo Pier Daniele Seu, e sono stati aggiunti il banco del sushi e quello del vino al bicchiere firmata da Luca Boccoli.
Gli spazi non sono sempre sufficienti
Al Mercato Centrale la cosa che salta piรน agli occhi รจ lโampio spazio dedicato al cibo. Ma questo non รจ tutto, perchรฉ non sempre รจ agevole muoversi tra i banchi degli artigiani, specie nei giorni di grande affollamento in cui trovare un tavolo libero diventa complicato. A questo proposito รจ interessante ascoltare la voce di chi tra quei tavoli ci lavora, come la cameriera Tina Scafuto: โLavorare in questo ambiente รจ molto stimolante, si ha lโopportunitร di interagire con persone diverse ogni giorno e questo รจ senzโaltro interessante. La difficoltร puรฒ crearsi nei weekend o festivi in cui si genera una maggiore affluenza e muoversi tra i tavoli non รจ agevole, correndo anche il rischio di dare fastidio ai clienti a causa della difficoltร nei movimenti. Sarebbe opportuno uno spazio leggermente piรน ampio cosรฌ da muoversi con piรน agilitร dando un servizio piรน veloceโ.
Troppo grande o troppo piccolo?
โMai avrei pensato di trovare un posto migliore della mia Campo deโ Fioriโ, racconta Alessandro Conti, titolare di una bottega di ortofrutta nella celebre piazza della Capitale, โe invece qui mi sento a casa,รจ un posto in cui quando mi alzo la mattina vado volentieri, mi piace stare in mezzo alla gente, e anche dal punto di vista economico ho visto crescere enormemente la mia attivitร โ. Ma ci sono alcune caratteristiche da perfezionare, perchรฉ a lui e a Gabriele La Rocca, con cui condivide il banco dedicato a funghi e carciofi, รจ toccato perรฒ lโultimo degli spazi disponibili e le sue dimensioni sono piuttosto ridotte. โIl problema per me รจ lo spazioโ, ci spiega Conti, โsiamo arrivati per ultimi e ci hanno ricavato un banco che si รจ subito rivelato troppo piccolo, per la mia attivitร non รจ una problematica enorme ma avrei bisogno di una cella frigorifera e di poter mettere i rifiuti senza dover attraversare il mercato con i carrelli pieni di scarti ingombrantiโ. Anche solo trasportare le casse di verdura e trasportare gli scarti fuori, non avendo grande spazio di manovra, implica una perdita di tempo non indifferente โ quindi ho dovuto assumere un ragazzo addetto solo a questo lavoro, un costo supplementare di cui se potessi farei a menoโ.
Per fortuna il banco accanto, quello di Beppe Giovale e i suoi formaggi, non utilizza tutto il suo spazio e ospita spesso Conti. La problematica inversa, invece, ce lโhanno i fratelli Edoardo e Massimiliano Galluzzi:โil nostro banco del pesce รจ troppo grandeโ, commenta Edoardo,โabbiamo due vetrine e riempirle del tutto รจ complicatoโ. Ma non รจ l'unico problema per i Galluzzi.
Non รจ facile per tutti raggiungere gli obiettivi prefissati
In un contesto molto vario come offerta non tutti gli artigiani hanno la stessa attrattiva. ร un aspetto specifico legato ai vari tipi di offerta. Un esempio รจ proprio la pescheria di Eduardo Galluzzi, che traccia un bilancio dei primi mesi all'interno di un format cosรฌ eclettico: โAvere la possibilitร di aprire la mia pescheria qui dentro รจ certamente un vantaggio quanto a immagine. Questa per me รจ una vetrina nella quale rafforzare la mia azienda, giร molto conosciuta a Romaโ. Ma c'รจ un ma. โIl problema รจ relativo alla vendita diretta di pesce fresco. In un luogo del genere di solito il cliente viene per mangiare, e spesso solo di passaggio, quindi la vendita di pesce fresco puรฒ essere complicata. Sui nostri preparati invece le cose funzionano meglio, anche se i numeri non sono ancora quelli sperati. Insomma lโesperienza รจ positiva sotto molti punti di vista, sicuramente รจ ancora lento il ritorno economico se pensiamo specialmente al potenziale della strutturaโ.
Lโesempio fiorentino
Unโaltra complicazione riscontrata a Termini, e giร superata a Firenze, รจ quella del rapporto tra gli artigiani e la clientela. Molti di loro non sono mai stati ristoratori e, con lโapertura del Mercato, hanno iniziato per la prima volta a fare somministrazione. Anche per queste ragioni la direzione ha deciso di creare una sinergia tra il guru della carne Roberto Liberati (banco n. 2 nella sede romana) e la famiglia Savigni, che ai visitatori del Mercato Centrale di Firenze propone bovino, pollame e salumi di qualitร .
La segnaletica
Tra le difficoltร del Mercato Centrale non cโรจ la rivalitร o lโantagonismo degli artigiani, che anzi collaborano e apprezzano lโenorme potenzialitร di questa vetrina. Una vetrina per artigiani, prodotti e produttori, ma anche per una zona di Roma critica e spesso evitata dai cittadini. Che ora sta cambiando volto. A confermarci questo aspetto cโรจ Pier Daniele Seu: โda poche settimane sono alla guida della pizzeria e non posso lamentarmi perchรฉ trovo tutto molto efficiente e ben organizzato. La scarsa attrattiva di Termini รจ un problema che il Mercato sta iniziando a risolvereโ, precisa il pizzaiolo, โanche se cโรจ ancora un aspetto da migliorare: questo spazio รจ segnalato troppo poco allโinterno della stazione e cosรฌ capita che le persone non sappiano dove sia il Mercato. Bisognerebbe migliorare questo per rendere il posto praticamente una macchina perfettaโ. Infatti chiunque sia appassionato di cucina nella capitale sicuramente saprร arrivare al Mercato Centrale. Non vale lo stesso perรฒ per i meno informati o i turisti a cui si potrebbe indicare in modo piรน evidente il Mercato.
Tra cibo e arte
Con la sua brigata Seu sforna tra le 400 e le 500 pizze al giorno, a volte ritenute troppo care: โallโinizio in molti trovano i prezzi altiโ, spiega Seu, โpoi percepiscono la qualitร e le lamentele finisconoโ. Tra una margherita a 8 euro e i trapizzini di Stefano Callegari a 4, il Mercato riceve le stesse critiche che tre anni fa colpirono la sede fiorentina. Lรฌ, nel tempo, sono stati messi a disposizione del pubblico una serie di servizi aggiuntivi, come il wi-fi gratuito, arricchendo l'offerta del mercato con diversi progetti collaterali, per esempio con l'esposizione di opere d'arte contemporanea e altri appuntamenti culturali; mentre a Roma sono appena partite delle iniziative volte a scoprire e riscoprire alcuni quartieri capitolini.
Mercato Centrale | Cappa Mazzoniana | Roma | via G. Giolitti, 36-38 | www.mercatocentrale.it
a cura di Agnese Fioretti ed Enzo Di Giambattista
prova del Master in Giornalismo e Comunicazione dโimpresa dellโenogastronomia del Gambero Rosso