La storia campana ve la raccontiamo con dovizia di foto e particolari sul Gambero Rosso mensile, in edicola a fine giugno. Quella di Renée Abou Jaoudé, invece, la potete ascoltare dalla sua viva voce.
Scelta difficile, quella della pasticcera italo-libanese: perché non è mai stata una vera pasticcera, perché Viterbo non è propriamente la piazza migliore per questi tentativi gourmet. Eppure, lei va avanti, convinta, e col suo laboratorio - Le Cose Buone in via della Marrocca, 66 - punta a sviluppare soprattutto l'uso delle materie prime stagionali di sua produzione o comunque scelte con particolare cura verso la genuinità.
Noi, per fare una prova, abbiamo preso un po' di dolcetti, barchette e mignon, e le abbiamo portate a casa della mamma novantenne per sentire cosa ne pensasse... Sono durate pochissimo: se le è divorate e con estremo piacere... "Buone, mica sono le solite pastarelle, queste!"
Giusto... non sono le solite pastarelle! Speriamo che lo capiscano in tanti e che i viterbesi diano il giusto valore al lavoro e alla passione di Renée. Intanto, i suoi "cornetti sartoriali" sono già sul bancone del nuovo Tredici Gradi Slow Bar, novità degli ultimi mesi aperta in pieno centro storico, in piazza del Gesù: bar e wine bar aperto dalle 6 a mezzanotte, firmato dagli stessi autori di Tredici Gradi Osteria, a pochi metri. Loro se ne sono già accorti del valore di Renée... e la colazione acquista davvero un altro sapore!
a cura di Stefano Polacchi
Le Cose Buone dolci e salate | via della Marrocca, 66 | Viterbo | cell. 333.2517843 | www.lecosebuone.org
link utili
Tredici Gradi | Bar e Osteria | Viterbo
Pietro Macellaro | agripasticceria