La storia
Un contorno, ma anche un condimento per un primo piatto, sano e genuino, tipico della tradizione romana e dalla storia antica. Una ricetta profondamente contadina, nata come โpiatto poveroโ, a base di pochi ingredienti della campagna e, come spesso accade in questi casi, dalla provenienza incerta. Una delle teorie piรน accreditate fa risalire l'origine della vignarola a Velletri, comune in provincia di Roma parte dei Castelli Romani, noto per i suoi estesi vigneti. Sembra che la ricetta sia nata per opera dei viticoltori del luogo, che preparavano questo piatto al ritorno dalle vigne, utilizzando le verdure appena raccolte. Un tempo era abitudine piantare alcuni ortaggi lungo i filari, tra questi anche fave e piselli, due degli ingredienti principali della vignarola. Ma l'origine del nome rimanda anche al termine โvignaroloโ, che in dialetto romanesco sta a indicare l'ortolano: un'altra tradizione racconta infatti che il piatto sia una ricetta di recupero, nata per non sprecare gli avanzi della vendita quotidiana in frutteria.
La ricetta
Insomma, in ogni caso si tratta di un piatto semplice, ricco di sapore, tutto verde, e che comprende le varie primizie primaverili come fave e piselli, e gli ultimi carciofi, la cui stagione รจ quasi terminata. Sono questi i tre elementi imprescindibili che si trovano insieme solo per poche settimane. A questi si aggiungono vino bianco e quasi sempre lattuga e cipollotto. Una variante ancora piรน golosa, nata in seguito, prevede anche l'utilizzo del guanciale, ed รจ una delle versioni attualmente piรน diffuse fra i cuochi della Capitale. Solitamente, si comincia a cuocere dapprima i carciofi, a cui si aggiungono poi i piselli, le fave precedentemente lessate e la lattuga. Si condisce il tutto con una fogliolina di mentuccia, sale e pepe nero e si consuma come contorno, da accompagnare a crostoni di pane tostato o come condimento per un primo piatto. Nonostante sia un piatto fortemente legato alla cucina tipica, gli chef โ anche quelli piรน tradizionali - non rinunciano a un loro tocco personale e rivisitano la ricetta a modo loro, reinterpretandola secondo il proprio gusto e concetto di cucina. Proprio a tre di questi abbiamo chiesto di darci la loro versione. Tradizionale, ma non troppo.
Vignarola al tegamino con uovo in camicia e fonduta di pecorino โ Sora Maria e Arcangelo
Per la vignarola
Ingredienti per 4 persone:
2 carciofi romaneschi
1 kg. di fave
1 kg. di piselli
2 cipollotti novelli
Lattuga romana q.b.
1 mazzetto di mentuccia
1/2 limone
2 cucchiai di olio extravergine dโolivaโจ
100 g. di guanciale
1/2 bicchiere di vino bianco
Sale fino q. b.
Pepe nero q. b.
Sgusciare i piselli e le fave, pulire i carciofi eliminando tutte le foglie dure e tagliarli a spicchi, immergendoli in acqua precedentemente acidulata con il succo di limone. Tagliare il guanciale a listarelle e tritare i cipollotti. Scaldare lโolio in un tegame, unire il guanciale e farlo rosolare per 6 minuti circa. Aggiungere i cipollotti e cuocere a fuoco moderato. Unirei carciofi e i piselli, alzare un po' la fiamma e mescolare. Dopo qualche minuto, bagnare con il vino e, una volta sfumato, aggiungere sale e pepe. Unire le fave, la mentuccia e aggiungere 1/2 mestolo di acqua calda. Coprire il tegame e lasciar cuocere il tutto per circa 5 minuti, prima di unire anche la lattuga tagliata a listarelle. Mescolare e coprire nuovamente per pochi minuti fino a quando gli ingredienti non saranno tutti amalgamati.
Per lโuovo in camicia
Ingredienti:
4 uova
4 fette di pane tostato
2 cucchiai di aceto balsamico
Sale grosso q. b.
Riempire una pentola d'acqua e portare a bollore con 2 cucchiai di aceto e un pizzico di sale. Abbassare la fiamma e creare un vortice con l'aiuto di un mestolo; rompere l'uovo in una ciotolina a parte e versarlo all'interno del vortice. Continuare a cuocere l'uovo in questo modo per 2 minuti circa. Scolare l'uovo con l'aiuto di una schiumarola e adagiarlo su un piatto.
Per la fonduta di pecorino
Ingredienti:
100 g. di pecorino romano
1/4 di latte intero
2 tuorli
Portare a bollore il latte, aggiungere il pecorino grattugiato e farlo sciogliere. Unire 2 tuorli e mescolare, continuando a cuocere a fuoco lento per qualche minuti finchรฉ la salsa non si sarร addensata facendo attenzione a non portarla a ebollizione.
Assemblaggio:
Mettere la vignarola in un tegamino, adagiarvi sopra l'uovo in camicia, un cucchiaio di fonduta e guarnire con qualche fogliolina di mentuccia. Per accompagnare il piatto, aggiungere due fette di pane casereccio tostato e, se si vuole conferire alla ricetta una nota piรน croccante, qualche listarella di guanciale cotto in padella.
Trancio di ricciola scottato su vignarola โ Le Tre Zucche
Per il brodo di pesce
Ingredienti:
1 cipolla bianca
1 costa di sedano
1 carota
Prezzemolo q. b.
Sale grosso q. b.
400 g. di lische di pesce (a scelta)
2 l. di acqua
Riempire una pentola capiente con acqua fredda e aggiungere le lische di pesce, la cipolla, la carota pelata, il sedano, il prezzemolo e il sale. Cuocere il tutto a fuoco basso e portare lentamente a ebollizione. Filtrare il brodo e riporre sulla fiamma, sempre a fuoco basso.
Per i pomodorini confit al timo
Ingredienti:
250 g. di pomodori ciliegino
1 spicchio di aglio
10 g. di zucchero
Timo q. b.
Olio extravergine di oliva q. b.
Sale fino q. b.
Pepe nero q. b.
Lavare i pomodorini sotto acqua corrente, asciugarli e tagliarli a metร . Disporre su una leccarda ricoperta di carta forno con la parte del taglio rivolta verso l'alto e aggiustare di sale e di pepe. Privare lo spicchio di aglio del germe verde interno, tritare e mescolare insieme al timo, e aggiungere il composto โ insieme allo zucchero โ su ogni pomodorino. Condire con olio extravergine di oliva e cuocere in forno a 140ยฐC per circa 2 ore, fino a quando non verrร assorbita tutta l'acqua contenuta nei pomodori.
Per la vignarola
Ingredienti:
4 tranci di ricciola di mare (120 g. l'uno)
150 g. di lattuga di mare
3 carciofi romaneschi
200 g. di fave fresche
200 g. di piselli freschi
5 cipollotti piccoli freschi
100 g. di pomodorini confit al timo
Olio extravergine di oliva q. b.
Brodo di pesce q. b.
Sale fino q. b.
Pepe nero q. b.
Tagliare i cipollotti a listarelle e farli soffriggere in un tegame con un filo di olio extravergine di oliva. Pulire i carciofi e tagliarli a julienne e aggiungerli al cipollotto. Unire un po' di brodo di pesce e, dopo alcuni minuti, aggiungere i piselli e le fave, e lasciar insaporire il tutto. Unire i pomodori confit e la lattuga precedentemente sbollentata, e aggiustare di sale e pepe.
Assemblaggio:
Scottare i tranci di ricciola su una piastra a fuoco alto dalla parte della pelle. Aggiustare di sale e di pepe, condire con un filo di olio extravergine di oliva e adagiare il pesce sulla vignarola.
Vignarola con carciofi fritti โ Proloco DOL
Ingredienti:
2 cipollotti freschi
2 carciofi romaneschi
250 g. di piselli
300 g. di fave
1 cespo di lattuga romana
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale fino q.b.
Pepe nero q.b.
Tagliare i cipollotti e lasciarli appassire in un tegame con un filo di olio extravergine di oliva. Aggiungere la lattuga tagliata a listarelle. Friggere i carciofi in abbondante olio bollente e tenere da parte. Coprire il tegame e lasciar cuocere il tutto a fuoco lento, aggiungendo di tanto in tanto un po' di acqua (in sostituzione si puรฒ utilizzare il brodo vegetale per conferire piรน sapore al piatto). Unire, per ultimi, fave e piselli e continuare a cuocere per altri 20/30 minuti. Servire su un piatto insieme ai carciofi fritti, accompagnati da pane bruscato oppure come contorno per altre pietanze.
Sora Maria e Arcangelo | Olevano Romano (RM) | via Roma, 42 | tel. 06 9562402 | www.soramariaearcangelo.com/
Le Tre Zucche | Roma | via Guglielmo Mengarini, 43 | tel. 06 5560758 | www.letrezucche.it/
Proloco DOL | Roma | via Domenico Panaroli, 35 | tel. 06 24300765 | dioriginelaziale.it/contatti-dol/
a cura di Michela Becchi