ng>Ganesh, il dio della prosperità, metà elefante e metà uomo, tanto goloso di ladoo (palline dolci preparate a base di semolino e farina di legumi), basta fare un salto da “Tiger Tandoori”.
Il take away (firmato Necci), tappa obbligata per gli amanti dei samosas e delle atmosfere bollywoodiane un po’ anni ’70, ha aperto i battenti nel 2009 e ora è diventato grande: si è trasformato in un ristorante a prova di gourmet. Le specialità gastronomiche proposte riassumono varie culture dell’area indiana (Dall’India meridionale al Punjab, dal Bangladesh al Pakistan) pur cercando di attrarre e incuriosire i palati più “mediterranei”.
I nomi di alcune portate? Lo Scottadito d'Agnello alla Piastra marinato con spezie Garam Masala (Josh Dawa) o la Zuppetta di Cozze, Gamberi, Calamari e Rana Pescatrice con Curry Pata (Fish curry). Entrambe potrebbero spiazzare i puristi del genere ma tutti i piatti si ispirano alla tradizione indiana senza alcuno sconfinamento nella fusion. Tra i più richiesti, il Gran fritto misto Mumbai, gli Arrosticini di Agnello con Cipolla, Peperoni e Zucchine (serviti con Riso Pilau) e gli straordinari Janga Fal, Gamberi in crosta di sesamo con insalata di frutta indiana, semi di melone e salsa di yogurt. Tutti piatti facili anche per palati non abituati alle spezie orientali.
Gastronomicamente, infatti, il “Tiger Tandoori” si propone come approccio innovativo alla cucina indiana e, nel suo piccolo, aspira ad essere una novità nel campo della ristorazione. Il segreto è certamente quello di proporre ricette tradizionali indiane nel modo più autentico e fragrante possibile, superando l’ormai rigido concetto di “cucina etnica”. Tutto questo è possibile grazie alla preparazione espressa e agli ingredienti rigorosamente freschi di tutti i piatti - preparati dallo chef Altab Hossain – e al grande equilibrio nell’uso delle spezie. Hossain si era già fatto notare all'Enoteca Ferrara a Trastevere e poi da "Margutta" il vegetariano e da "Necci dal 1924". Ed è qui che ha deciso poi di seguire i suoi compagni di viaggio in questa nuova avventura: Benjamin Hirst e Massimo Innocenti.
Corredato da un glossario di facile consultazione, il nuovo menu del è abbastanza atipico rispetto a quello di un comune indiano e il punto di forza sono sicuramente le specialità cucinate nei forni di terracotta Tandoori, fatti arrivare appositamente dall’India. In questi forni a carbone vengono preparati (sempre espressi) il pollo, il pesce, l’agnello, ma anche il Naan, la piadina indiana. Tra le altre specialità, oltre ai samosa e i vari fritti, troviamo gli antipasti, Biryani (specialità di Riso), Curry (piccanti e vegetariani, serviti con gli Idli, gli sformati di riso), Contorni e Dessert.
Il locale dispone di circa 40 coperti e di un banco dove si possono degustare stuzzichini indiani con un aperitivo. L'ambientazione è marcatamente Pop, lontana anni luce dal tipico ristorante indiano a cui siamo abituati in Europa. Lo spazio ha grandi vetrate su tutte le pareti ed è ricco dei colori sgargianti del sud dell'India; tra vecchi poster di film Bollywood e foto di Sandokan, si ha l'impressione di entrare in un ristorante con l'aria sbarazzina di un diner vintage.
Aperto tutte le sere e il sabato e la domenica anche a pranzo, il Tiger propone una discreta carta dei vini, birre alla spina belghe, birre artigianali italiane, birre indiane, Lassi (popolare bibita indiana a base di yogurt) e cocktail esotici. Il ristorante offre anche il servizio di take-away.
Michela Di Carlo
08/02/2012
Tiger Tandoori
Roma, Via del Pigneto 193 - Tel 06 97610172
www.tigertandoori.com - [email protected]
Apertura: LUN-VEN: 18:30-01:00/SAB-DOM: 12:30-16:00 / 18:30-01:00