Si chiude la decima edizione di Taste e già iniziano i primi bilanci di una manifestazione che sembra aver raggiunto quest’anno il suo apice: vista la location prescelta, la Stazione Leopolda di Firenze, non si può pensare ad aumentare il numero di espositori, giunti alla bella cifra di 320, con una lista di attesa molto numerosa. Interessante l’espediente, riuscito, di occupare lo spazio esterno, in questo caso per il fumoir, che ha trovato così la dimensione ideale per far degustare i sigari a chi desiderava farlo in santa pace. Oltre 14mila le presenze di cui circa 4.500 gli operatori del settore e i buyers italiani ed esteri provenienti da 40 Paesi del mondo. Grande la presenza di Gran Bretagna, Germania, Stati UNiti, Fracia. per arrivare fino all'estremo oriente e agli Emirati Arabi. Una conferma di come, in questi 10 anni, la manifestazione fiorentina si sia accreditata come una delle più rilevanti nel suo genere, a livello internazionale, con una vocazione espressamete dedicata al business.
LE NOVITA' 2015
L’evento continua a stimolare i produttori a presentare le novità: interessante la joint venture tra Savini Tartufi e Dario Cecchini, che ha permesso la creazione del Maiale del Chianti al tartufo, carne di maiale cotta a lungo per farla ammorbidire, conservata in olio extravergine di oliva. Una novità che si aggiunge alle altre: oltre a questo, l’azienda di San Miniato ha in catalogo anche i fagioli zolfini, sempre al tartufo, e la birra, a comporre un ideale pranzo al sacco. La Nicchia di Pantelleria, dopo due anni di sperimentazione, ha proposto la foglia di cappero conservata sott’olio, una fresca e gustosa novità da utilizzare sia a crudo, per esempio nei panini, che cotta negli involtini di pesce. Facendo un salto al fine pasto arriviamo al caffè: interessante la novità della torrefazione di Leonardo Lelli, che ha presentato una miscela di sola Robusta che ha stupito più di un consumatore. Per il cioccolato, invece, il Taste è stato lo scenario per presentare la neonata fabbrica Fonderia del Cacao, con le tavolette a diverse percentuali di cacao e le dragées assortite, con quelle allo zenzero che hanno maggiormente impressionato.
I RING
Di ottimo livello i tre Ring, ovvero luoghi del dibattito, legati a temi di stretta attualità: interessante lo scambio di opinioni all’ultimo, tra Oscar Farinetti e Davide Paolini, sul ruolo delle multinazionali del cibo nella prossima edizione di EXPO 2015. Taste riesce nel difficile compito di soddisfare operatori e pubblico finale, anche se fra gli espositori si anelava uno spazio ancora maggiore per gli addetti al settore, magari allungando l’orario del lunedì.
IL FUORI DI TASTE
Una grande conferma del successo della tre giorni fiorentina si è avuta con Fuori di Taste, la parte che si svolge fuori dalla Leopolda e che coinvolge gli esercizi commerciali della città dove gli eventi si sono moltiplicati, riuscendo a registrare, tutti, numeroso pubblico. Ora forse è il momento per gli organizzatori di creare qualcosa di nuovo, proprio quando tutto scorre per il meglio, e un accenno lo si è avuto con la presentazione a Palazzo Pitti della mostra Dolci trionfi e finissime piegature, dove si è celebrato l’unione tra arte, storia e tavola. Probabilmente è la strada da seguire per far crescere e consolidare un evento che è entrato tra gli appuntamenti fissi del settore food in ambito nazionale.
a cura di Leonardo RomanelliÂÂÂÂ