Milano & Roma. Capitali a confronto. A nord il dopo-Expo ha dato vita a un vorticoso restyling di luoghi noti, ri-aperture e a tanto design come valore aggiunto. A sud, la Capitale investe molto su nuovi format, dalla moderna trattoria (alias wine bistrot) ai tempi del bere miscelato e del vino alla mescita, per non parlare di streetfood. Nel numero di agosto del mensile del Gambero Rosso abbiamo chiesto agli addetti di mettere a confronto Milano e Roma. Ecco cosa รจ emerso.
Milano-Romaโฆ 6 a 2
โSullo slancio di uno spettacolare rinnovamento della cittร , spinto anche da Expo 2015, lโaustera seconda cittร dโItalia si รจ trasformata, in dieci anni, in una cittร di straordinaria modernitร โฆโ, ha scritto qualche mese fa il corrispondente da Roma de Le Monde. Vero. Comโรจ vero che la ristorazione sโรจ rinnovata, รจ cresciuta, continua ad aggiornarsi nella varietร dellโofferta: dalla trattoria piรน semplice e di tradizione ai ristoranti top, dalle pizzerie alle cucine etniche, cโรจ sempre piรน scelta e piรน qualitร . Si puรฒ dire la stessa cosa di Roma? Francamente, no. Senza far spoiler sui giudizi della nostra Guida che sta chiudendosi in queste settimane e anche soltanto riferendoci allโedizione scorsa, il numero di โcappelliโ assegnati ai ristoranti di Milano sopravanza quelli di Roma. E sono anche piรน โpesantiโ, nel senso che a Milano sono (e saranno) piรน numerosi i tre e quattro โcappelliโ. Per intenderci, se da una parte parliamo della fascia in cui si collocano Pergola e Pagliaccio, dallโaltra troviamo (in ordine alfabeticoโฆ) Bartolini, Berton, Contraste, Cracco, Lume, Setaโฆ Se poi dal vertice della piramide scendiamo alla fascia medio-alta e media รจ vero che Roma recupera qualche posizione, ma resta il fatto che Milano si conferma piรน dinamica in fatto di apertura di nuove tavole di qualitร un poโ in tutte le categorie.
a cura di Enzo Vizzari, direttore guide de LโEspresso
Il primato della vitalitร ambrosiana
La ristorazione, non solo quella dโautore รจ lo specchio della societร . Lo stato di salute della ristorazione nelle due piรน grandi cittร italiane, Roma e Milano, rispecchia in pieno quello che รจ lโandamento dell'Italia. Milano in questo momento รจ lโunica โcittร europeaโ del Bel Paese. Aperta, curiosa, avida di tutto quello che รจ nuovo e che fa tendenza, perchรฉ di fatto ne รจ la capitale economica. Roma รจ piรน legata alle proprie tradizioni, a formule e schemi consolidati che deve molto spesso proporre allโenorme massa di turisti che ogni giorno affolla la capitale politica. Cโรจ un โritornoโ alle trattorie moderne in entrambe le cittร e la ricerca di nuovi format aperti per tante ore e con una proposta molto varia. Nella fascia dellโaltissima ristorazione, entrambe si reggono per lo piรน sui ristoranti dei grandi alberghi. Basti pensare al Vun nel Park Hyatt o al Seta nel Mandarin, per Roma cito su tutti La Pergola del Waldorf Astoria e lโImago dellโHassler: a dimostrazione, probabilmente, di quanto conti un pubblico straniero e con un potere di spesa importante.
a cura di Albert Sapere, direttore editoriale de Le Strade della Mozzarella
Roma in terrazza, Milano piรน etnica
Abito a Roma, frequento molto Milano, ma tutto sommato sono forse piรน esperto della ristorazione in giro per lโItalia che di quella delle due piรน importanti cittร . Differenze e somiglianze? Siamo in estate e forse in questa stagione le differenze si notano di piรน: Roma รจ la capitale indiscussa della ristorazione in terrazza. Funziona tutto quello che รจ in alto, meglio se con vista e ormai ce ne sono a decine a cominciare dalla Pergola di Beck. La ristorazione allโaperto su marciapiede รจ vista come di serie B, quella al top deve elevarsi di livello anche fisico. A Milano non mancano i ristoranti sul roof, ma di certo sono di meno in numero e qualitร . Unโaltra differenza importante รจ la qualitร dellโetnico. Ristoranti come Wickyโs, Gong, Iyo eccโฆ non ci sono a Roma dove lโetnico ha un profilo qualitativo piรน basso, anche se con qualche nobile eccezione. Comunque sono cittร vive e in continua apertura di novitร spesso di tendenza e interessanti. Anche dopo lโexploit milanese legato a Expo 2015, Roma nel complesso non รจ poi tanto indietro grazie anche alla ristorazione negli alberghi che trova nella Capitale il suo punto di forza rispetto al resto dโItalia.
a cura di Luigi Cremona, guida Touring Club e presidente WItaly
Milano? Bella e attraente, ma dovrebbe imparare di piรน da Roma
Facile dire, soprattutto ora dopo il successo di Expo 2015, che non cโรจ confronto tra Milano e Roma, viva e brillante la prima, caotica e invivibile la seconda. Ho amici romani che trascorrono, davvero una novitร incredibile, i fine settimana tra Navigli, Duomo e Isola perchรฉ oggi Milano รจ bella e, per di piรน, attrae un turismo ben diverso da quello delle cittร dโarte. Perรฒ Milano potrebbe studiare la tradizione gastronomica romana, la capacitร di proporre i suoi capolavori per ritrovare i propri. Quando un milanese si muove attorno al Tevere, รจ conformato dal sapere che puรฒ essere stregato da Amatriciana e Carbonara, Grigia o Cacio e pepe. Possiamo dire altrettanto di Milano con il risotto? Sushi piuttosto. E la pizza? A Roma cโรจ da tempo e in forme originali. Vogliamo snobbare pizza&mortazza? Noi gastro-fighetti meneghini abbiamo scoperto la pizza solo adesso perchรฉ costa. Quando valeva spiccioli era appannaggio di studenti, nonne e nipoti. Roma non รจ da buttare.
a cura di Paolo Marchi, giornalista, ideatore di Identitร Golose
Una crescita parallela con diverse punte
Foto di Monica Silva
Roma-Milano: piรน che una gara, รจ una crescita parallela. A Milano cโรจ piรน sperimentazione. Il milanese รจ curioso e non suda freddo se il conto supera i 100 euro, il romano abbiente preferisce farsi tre volte una cacio e pepe. Roma difende le trattorie. A Milano sale la febbre Oriental style, il sushi รจ soppiantato dal dim sum: i locali che propongono questo approccio giappo-cinese raggiungono livelli imprevedibili. Milano vince sulla cocktability (ma il romano Jerry Thomas se li mangia tutti), Roma sovrasta sul numero di terrazze allestite a convivio. Aumenta il divario tra ristorazione turistica e indirizzi giusti per pochi. Ma anche se glielo dici, ai turisti, qual รจ locale giusto, loro lo capiranno? Riconoscere la buona cucina, dal porchettaro allo stellato, rimane una questione culturale. La scoperta piรน interessante a Roma? Retrobottega: anticipa la ristorazione del futuro. Tavoli collettivi e chef che si alternano e producono piatti di livello. Roma vince nella pizza al taglio. Cโรจ persino la guida digitale della pizza al taglio: teglieromane.it. Il Bonci style ha seminato bene! A Milano sono decine le aperture di livello, soprattutto pizza tonda di scuola napoletana e nella variante che definirei scuola dei Berberรจ. Finiti i tempi di farine scadenti, mozzarelle annacquate e prosciutto cotto che non darei a un gatto randagio. Milano e Roma pari nel poco rispetto per il turista. I Navigli e Brera si stanno โtrasteverizzandoโ a scapito dello straniero. Il pasto migliore? Quello pizzicando qua e lร al Mercato Centrale di Termini mentre aspetto il Frecciarossa per Milano.
a cura di Roberta Schira, scrittrice, giornalista, gourmet
Molte le affinitร , da godersele entrambe
Dopo tre (bellissimi) anni a Roma adesso vivo a Milano da maggio scorso. In realtร vedo diverse affinitร con Roma: voglia di nuovo, giovani intraprendenti e capaci di mettersi in gioco, pubblico sempre piรน gastronomicamente coinvolto e con la mente aperta. Il trasferimento poi mi ha portato a un personalissimo parallelismo. A partire da un nuovo ristorante il cui chef in un certo senso ha fatto il mio stesso recente viaggio: l'Alchimia di Alberto Tasinato a Milano ha in cucina Davide Puleio, giร secondo di Monosilio quando erano da Pipero. Nel suo "riso Roma Milano", un risotto allo zafferano con una fettina di coda alla vaccinara a sostituire il classico midollo, ritrovo un po' l'idea del mio trasferimento, di casa e nel piatto. Ho la fortuna, peraltro, che l'Alchimia si trovi a due passi dal mio indirizzo milanese e questo mi ricorda un ristorante romano che amo e frequentavo assiduamente: L'osteria Fernanda, dove l'alchimia non รจ il nome ma sta nel mix di cucina, creativitร , atmosfera. Volendo continuare per affinitร elettive, ho adorato Cu_cina, dove la giovanissima Stella Shi propone a Roma con naturalezza, grazia e intelligenza, la sua italianitร di cinese di seconda generazione. Assolutamente da provare. Come da non perdere รจ a Milano la cucina di contaminazione nippo mediterranea di Yogi Tokuyoshi, esaltata da mente feconda e padronanza tecnica. E se gli amanti capitolini della carne e del quinto quarto trovano il loro piccolo tempio nella saletta di Mazzo o in quella di Santo Palato, i milanesi hanno per faro Trippa. Chi ha voglia diironia e golositร tenga a mente Eggs (che come รจ facile capire ha le uova per protagoniste) nella Capitale e Manna a Milano dove divertirsi col geniaccio burbero di Matteo Fronduti.
a cura di Eleonora Cozzella, giornalista, Repubblica Sapori
disegno di Maurizio Ceccato
QUESTO ร NULLA...
Nel numero di agosto del Gambero Rosso, un'edizione rinnovata in questi giorni in edicola, trovate anche i pareri di Alfredo Tesio, che regala un punto di vista internazionale, e di Carlo Ottaviano, direttore di Leggere: tutti. Il confronto tra Roma e Milano fa parte di un servizio piรน ampio, che comprende anche la selezione dei locali aperti nelle due cittร ad agosto,dalla prima colazione al dopocena.
Il numero lo potete trovare in edicola o in versione digitale, su App Store o Play Store
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