Il futuro è il ritorno alla terra: i giovani italiani preferiscono il lavoro in agriturismo (50%) all'impiego in banca (23%) e sono sempre più numerosi quelli disponibili a partecipare alle vendemmie e alla raccolta di frutta (73%), per non parlare del nuovo tormentone che sembrerebbe aver preso il posto del “vecchio” interrail nel cuore dei giovani: WWOOF (World-Wide Opportunities on Organic Farms), una sorta di volontariato in fattorie biologiche che offrono vitto e alloggio in cambio di un aiuto concreto nei campi. Questi dati, emersi da un'indagine di Coldiretti/Swg, delineano un quadro assai distante da chi pensa che i giovani oggi siano choosy. Hanno invece voglia di sporcarsi le mani, meglio se di terra.
Lo conferma una storia, una delle tante storie di gente che cambia vita e si dedica a settori dimenticati fino a pochi anni fa e riscoperti in tempi di crisi. Questa storia ha come protagonista Paolo Ferraris: 33 anni, ex designer che decide di coniugare i suoi studi allo IED con l'attività agricola di famiglia impegnata nella produzione di riso. Diversifica l'offerta con la coltivazione di ortaggi, più facilmente vendibili, e dà un'accelerazione introducendo l'adozione a distanza degli orti: “L'idea nasce per avvicinare i nostri clienti alla vita agricola, rendendoli responsabili del proprio orto. Basta andare nel sito leverduredelmioorto.it e decidere che tipo di ortaggi o di frutta si vuole coltivare nel proprio fazzoletto di terra. La nostra azienda pensa a tutto il resto, dalla coltivazione alla raccolta passando per la consegna settimanale a domicilio dei prodotti scelti”. La loro è una coltivazione senza uso di prodotti chimici, utilizzando concimi naturali di origine organica e tecniche per migliorare la qualità del terreno. Un lavoro che dà i suoi risultati in termini di bontà e salubrità dei raccolti.
Qualità e bontà a portata di mano, e se siete dei San Tommaso nulla vi vieta di andare a visitare il vostro orto o partecipare alla raccolta. Le zone servite per ora sono Piemonte, Lombardia e Lazio, ma stanno cercando altre realtà in linea con la loro filosofia per creare una vera e propria rete di aziende: nel Lazio Paolo ha coinvolto l'azienda agricola biologica Le Spinose di Magliano Sabina, gestita dall'appassionata Antonella. Un'azienda biodinamica che, secondo la filosofia di Rudolf Steiner, è un vero e proprio organismo vivente a ciclo chiuso, inserito nel più grande organismo vivente cosmico. “In pratica” ci spiega Antonella “l'obiettivo è di introdurre nell'alimentazione umana e animale solo ciò che viene dall'azienda stessa creando così un ciclo virtuoso che prende le distanze dalla grande distribuzione”.
A oggi l'iniziativa Le Verdure del mio orto coinvolge 200 famiglie tra Piemonte e Lombardia e una cinquantina di nuclei familiari nel Lazio, ma il fenomeno è in continua crescita. Come è in continua crescita la percentuale delle assunzioni nelle aziende agricole, che possono contare su giovani preparati e capaci di incentivare le tradizionali tecniche agricole con nuove strategie di comunicazione dove la rete prende il posto dei classici banchi di frutta e verdura. È il ritorno del contadino, versione 2.0.
a cura di Annalisa Zordan