Palazzo Branciforte , un luogo unico dove si fondono identità e innovazione, verrà inaugurato il prossimo 23 maggio ( alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) ed è la location scelta dal Gambero Rosso per promuovere e diffondere il proprio know-how nella consapevolezza che cultura, arte e grande cucina italiana rappresentino il miglior biglietto da visita del nostro Paese. Un’ala del piano terra dello storico edificio ospita infatti la Scuola di cucina, punto di riferimento sia per chi vuole intraprendere la professione di cuoco sia per tanti appassionati alle prese con i primi rudimenti. In programma, un ricchissimo calendario di corsi (il cui inizio è previsto per il mese di giugno) per soddisfare tutte le curiosità in fatto di enogastronomia e approfondire le conoscenze nel mondo del cibo e del vino. Un esempio di partnership di alto livello quella fra la Fondazione e il Gambero Rosso, grazie alla quale anche Palermo, da oggi, diviene il punto di riferimento nazionale e internazionale e una delle città più rappresentanti del bello e del buono del made in Italy.
“Gambero Rosso - ha dichiarato il suo Presidente Paolo Cuccia - ha aderito con entusiasmo all’offerta del Presidente Puglisi di dar risalto alle attività di formazione e di promozione delle culture e delle professionalità degli operatori nei segmenti dell’enogastronomia e alla sensibilità dimostrata dagli Amministratori della Fondazione Sicilia, di associare epoche storiche e stili artistici ed architettonici, con la tradizione delle coltivazioni e della sapienza artigianale dell’isola”.
Palazzo Branciforte si propone come un polo multitasking. Al suo interno, un museo, una libreria(dove si possono acquistare i principali cataloghi sulle mostre in corso e sulle collezioni esposte nell’edificio, a cura della Fondazione) e un ristorante, un luogo per palati raffinati, aperto sia d’inverno che d’estate in una straordinaria cornice architettonica. All’interno del ristorante Branciforte infatti, è possibile ammirare un centinaio di pregiate maioliche, prodotte tra il Quattrocento e il Settecento da fornaci italiane, europee e del vicino ed estremo oriente, fra le quali spicca il magnifico piatto di Francesco Durantino, uno dei massimi protagonisti dell’istoriato marchigiano.
22/05/2012