San Patrignano: l’esempio di Squisito

23 Apr 2012, 14:26 | a cura di

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quel che trova. Questo vecchio adagio non sembra aver spaventato la comunità di San Patrignano che con l’avvicinarsi della data in cui avrebbe dovuto prendere vita la settima edizione

di “Squisito!” ha compiuto una scelta forte e consapevole, basata sulle esigenze orbitanti intorno al fine ultimo della Comunità: il bene dei suoi ospiti.

 

Ed è così che l’edizione 2012 di “Squisito!” non andrà in scena, lasciando il posto a numerose mini iniziative che si svolgeranno nell’arco dell’intero anno. Insomma, se una cosa non va bene bisogna avere il coraggio di cambiare, ma il fulcro della questione è proprio questo: “Squisito!” andava bene, molto bene.

 

La manifestazione enogastronomica organizzata e gestita dalle ragazze e dai ragazzi ospiti della comunità, si era guadagnata negli anni il rispetto e l’ammirazione del panorama degli eventi legati al cibo riuscendo ad inserirsi senza colpo ferire e meritando una giusta posizione.

 

Per cui cos’è che non andava? In base a cosa la comunità di San Patrignano ha deciso di cambiare rotta? Chi ha avuto l’occasione di osservare il dietro le quinte di una tre giorni dedicata ai sapori della buona tavola l’ha già intuito: è lo stress dell’organizzazione.

 

Gli ospiti della Comunità vertono in condizioni particolari, soprattutto i nuovi arrivi e l’organizzazione della manifestazione prevede un impegno tale che spesso confligge con le esigenze soprattutto dei più fragili e con l’assoluta serenità di cui hanno bisogno.

Se vogliamo è proprio questo l’elemento da cui si riconosce una vera famiglia, tutti uniti, sempre, per il bene dei più deboli e bisognosi.

 

Quindi, se l’edizione 2012 di "Squisito!" non andrà in scena perchè troppo impegnativa per i ragazzi e le ragazze della Comunità, il concetto da qui era nata la manifestazione continuerà per altre strade, allargandosi da un concentrato di tre ad un diluito di 365 giorni l’anno di promozione dell’eccellenza agroalimentare e vitivinicola. Sono molte infatti le novità e le idee su cui la Comunità sta ragionando e sono tutte molto concrete. Promuovere la buona tavola a tuttotondo, servendosi delle nuove tecnologie con l’obbiettivo di raggiungere e di farsi raggiungere con sempre maggiore facilità, magari attraverso un portale web dedicato o, passatemi il termine, spalmando l’intero anno di iniziative dedicate ad ogni singolo prodotto; ecco cosa bolle nel pentolone e preparatevi, perché San Patrignano dimostrerà molto presto con i fatti che cambiare è possibile e quando cambiamento significa miglioramento, ebbene, non provarci sarebbe un peccato.

 

Saverio De Luca

23/04/2012

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