Sono passati dieci anni da quando ha vinto il Globo d'Oro come migliore attore esordiente per El Alamein e da allora ne ha fatta di strada Paolo Briguglia (Buongiorno, notte; Basilicata coast to coast; ora è in teatro con Luca Zingaretti al fianco del quale lo ritroveremo a febbraio 2014 nella fiction Rai Il Giudice meschino) ma nulla ha perso di quell'aria disincantata da giovane studente con gli occhi spalancati sul mondo. Ma se l'immagine è quella di un ragazzo spensierato, la sostanza è ben altra. Paolo è un giovane padre di due bimbe di 3 e 1 anno che porta regolarmente nella sua Sicilia perché abbiamo la fortuna, come ha avuto lui, di toccare le cose con mano, di vedere come si fa un formaggio, come nasce un frutto “il cibo è una parte fondamentale della nostra vita, della nostra cultura, lo spirito di chi lo prepara ha poi influenza su chi lo mangia”. A casa Briguglia il cibo è sempre stato un affare di grande importanza con gare accesissime fra nonne e zie (fra le quali la mitica zia Ninì ovvero Ninì Sapio autrice de La cucina siciliana nobile e popolare, libro bellissimo e introvabile che Paolo tiene in bella vista in cucina come fonte d'ispirazione per i suoi piatti, ndr) per il primato del piatto più buono. Nella sua Palermo, Paolo è cresciuto a panelle e crocchè: “oggi la Focacceria di San Francesco ne fa di buonissime ma la magia di quelle dell'omino con l'ape ai tempi del liceo era un'altra cosa...comunque per arancine, calzoni e tutte le altre bontà della rosticceria siciliana, ti consiglio di fare un salto in via Ruggero da i Cuochini: Il posto è molto scarno, all'interno di un cortile ma i prodotti sono buonissimi e poi ti devi fare un giro al mercato del Capo, per il pesce c'è un banco bellissimo, è il primo a destra entrando da porta Carini, e poi cerca il vecchietto che arriva dalla campagna con i carciofi e i tenerumi (i germogli e le foglie tenere delle zucchine lunghe, ndr) con i quali fai una pasta buonissima... e a proposito di pasta se ti viene voglia di uno spaghetto coi ricci fantastico e di cuscus "incocciato" a mano devi andare a Finale di Pollina da Mimmo; se ti piace il tonno in agrodolce, invece, il posto giusto è da Peppe alla Bettola a Favignana... nella mia Palermo c'è poco, a me piace un bio ristorante con punto vendita, alle spalle del palazzo delle Poste: lì trovi la salsiccia dei Nebrodi, i funghi delle Madonie, la pasta col grano delle fattorie siciliane...però se vuoi un buon gelato ho l'indirizzo giusto, l'Antica gelateria Ilardo, sulla marina di Palermo, Il suo forte sono i gelati a fette serviti su piattini di metallo, assaggia quello cannella e scorzanera, dopo una cena a base di pesce è perfetto”.
a cura di Laura Mantovano
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