“Piacere Modena”, un brand promosso da Palatipico che riunisce sotto uno stesso marchio i principali Consorzi di tutela, il Consorzio dei ristoratori “Modena a Tavola”, l’incoming turistico rappresentato da ModenaTUR, e la società per la formazione e la certificazione di prodotto Artest.
Il progetto nasce con il sostegno della Fondazione Agroalimentare Modenese e dalla Camera di Commercio di Modena e intende promuovere il territorio e le sue eccellenze sul mercato nazionale e internazionale, accrescere la conoscenza dei prodotti modenesi garantendone il profilo qualitativo.
L’obiettivo è quello di consolidare il trend di crescita del comparto agricolo strettamente collegato alle imprese di trasformazione presenti nel territorio per creare sviluppo economico e occupazionale nonché qualificare e valorizzare l’accoglienza e l’incoming turistico in sinergia con le strutture già esistenti. Tra le iniziative messe in campo, un sito, www.piaceremodena.it, per la promozione e divulgazione dei prodotti e del territorio e una piattaforma di e-commerce per la vendita delle eccellenze enogastronomiche modenesi e pacchetti turistici.
“Modena è la provincia Italiana più ricca di prodotti a denominazione di origine DOP e IGP – spiega il presidente di Palatipico, Pierluigi Sciolette-, ma è anche sinonimo di tradizione, un insieme di succulenza e cultura che significa apprezzare il buon cibo con una proposta di ristorazione caratterizzata da locali che spaziano dai blasonati 3 stelle alle semplici osterie dove i prodotti e i sapori di questo territorio vengono esaltati per il piacere della buona tavola. I nostri prodotti sono legati alla tradizione, alla cultura di un territorio, appartengono quindi all’intera collettività modenese che ha avuto la capacità di valorizzare i prodotti agroalimentari non riproducibili al di fuori della zona di produzione acquisendo una grande notorietà e, purtroppo tante imitazioni dalle quali ci si deve difendere”.
Tante le storie da promuovere e raccontare: da dove provengono i prodotti, in quale modo sono lavorati, trasformati, confezionati, quali sono le caratteristiche e le peculiarità che li differenziano dalle produzioni a standard industriale. A tal fine, entro il 2014, verrà realizzata una mostra permanente per la valorizzazione del comparto, con annesso store delle eccellenze agroalimentari legate al territorio. Si potrà così entrare nel vivo del processo di produzione dei prodotti: attraversare un vigneto con la raccolta e la pigiatura dei grappoli o, nel caso del Parmigiano Reggiano, assistere al sollevamento della cagliata dalla caldaia. Percorsi sensoriali golosi, con degustazione al tagliere di prodotti tipici, Dop e Igp, inclusa.
Michela Di Carlo
25/10/2012