Pasqua ortodossa e Pasqua cristiana
Non cโรจ periodo migliore per visitare la Grecia. Ad aprile, quando il turismo รจ prevalentemente interno e le temperature non hanno ancora raggiunto le vette dei mesi estivi, questo Paese suddiviso fra le isole e la terraferma inizia a risplendere, grazie ai colori dei suoi prati di papaveri e al blu intenso del mare. Quale migliore opportunitร della Pasqua per fare una visita? E quale migliore occasione della coincidenza con la Pasqua ortodossa per conoscere le tradizioni gastronomiche greche? La sovrapposizione fra calendario gregoriano, seguito dai cristiani dโoccidente, e calendario giuliano, a cui fa riferimento la chiesa ortodossa, compresa quella greca, non รจ un evento regolare, bisogna infatti aspettare il 2025 perchรฉ si ripeta.
La Pasqua in Grecia
La Pasqua per i greci รจ la festa piรน importante dellโanno. Viene onorata con celebrazioni suggestive che mescolano elementi di stampo pagano ad altri di matrice cristiana durante la Settimana Santa, detta anche Settimana Grande, che inizia il sabato precedente la Domenica delle Palme e si conclude la Domenica della Resurrezione, protraendosi quindi oltre i canonici 7 giorni.
Si comincia il sabato โdi Lazzaroโ, durante il quale i giovani sono soliti bussare casa per casa cantando canzoni tradizionali e ricevendo in cambio dolci o frutta secca. Un tempo, la giornata dedicata a questo personaggio biblico, era lโoccasione per le ragazze greche di incontrare i futuri fidanzati e per le famiglie di organizzare i matrimoni.
La domenica successiva รจ detta โGiorno della vita e della morteโ e ricorda lโingresso di Gesรน a Gerusalemme tra palme e schiere festanti di fedeli. Un questo giorno chiese e case vengono abbelliti da palme e da nastri, mentre le tavole vengono arricchite da pietanze a base di pesce.
Nella Settimana Santa ogni giorno ha un significato ben preciso: lunedรฌ รจ il โgrande giornoโ in cui si inizia il digiuno per la purificazione, mangiando poco o nulla e bevendo esclusivamente acqua; martedรฌ รจ โil giorno della โgrande crisiโ, in cui si iniziano a sperimentare i sentimenti di pentimento; mercoledรฌ inizia la purificazione vera e propria, partendo da pulizie approfondite della propria casa e dei luoghi di culto.
Pasqua a Corfรน
Il culmine della Pasqua e le uova rosse
Da giovedรฌ in poi il fervore delle celebrazioni diventa piรน intenso: รจ questa la giornata dedicata a colorare le uova sode di rosso, a simboleggiare allo stesso tempo sia il sacrificio di Cristo che la sua Resurrezione. Tutte le cittร e i paesi della Grecia, che siano sulla terraferma o sulle isole, si riempiono letteralmente di uova colorate.
Le uova di Pasqua in Grecia
Il venerdรฌ รจ il giorno del โgrande doloreโ: le luci vengono tenute basse o spente, gli addobbi vengono rimossi, cala un generale silenzio. Dopo la celebrazione degli esperinos (i vespri) nelle parrocchie ogni comunitร celebra, a modo suo, la morte di Cristo, generalmente con processioni molto suggestive che ricordano i funerali. Ad Atene si brucia un fantoccio di Giuda precedentemente appeso su una barca al porto; a Corfรน, nel Sacro Santuario della Madonna degli Stranieri (Panaghia ton Xenon), i fedeli rompono delle brocche dโacqua per simulare un terremoto cosรฌ come descritto nel Vangelo, mentre diverse orchestre suonano musica classica per le vie dellโisola (รจ infatti chiamata Pasqua musicale di Corfรน); a Tinos, isola in cui si registra un sincretismo religioso, lโEpitaffio di San Nicola, il santo protettore dei naviganti, arriva alla spiaggia di Kalร mia e viene immerso in acqua, con il suggestivo scenario del tramonto a fare da cornice.
Le uova di Pasqua in Grecia
Il Sabato รจ il giorno di preparazione per la celebrazione della Resurrezione, che inizierร a mezzanotte e si concluderร la sera successiva. Si decorano le candele per il fuoco santo, che non dovrร spegnersi per 40 giorni e soprattutto si preparano i piatti che saranno consumati durante il pranzo e la cena della domenica di Pasqua.
Koulorakia, zuppa maghiritsa, ovelias e tsourekia: i piatti della Pasqua greca
I koulourakia sono dei biscottini a forma di esse o a treccia che si mangiano per tutto il periodo pasquale. La loro preparazione inizia il mercoledรฌ, con la benedizione della farina poi distribuita a forni e massaie che il giorno successivo la impiegheranno per i dolcetti, impastandola con burro, uova ed essenza di mandorla. I biscotti vengono decorati in maniera diversa, con frutta secca e canditi. Ad alcuni, chiamati lazzari, viene data la forma di figura umana, con mani, piedi e testa in risalto rispetto al resto del corpo. I biscotti ben conservati saranno consumati ben oltre il periodo pasquale.
Koulorakia
Con la zuppa maghiritsa entriamo nel capitolo delle carni, in questo caso dโagnello, animale molto utilizzato nella cucina greca. ร il piatto che rompe formalmente il digiuno pasquale: le donne greche lo preparano la mattina del Sabato Santo usando le frattaglie dellโagnello che verrร poi cotto sulla brace il giorno successivo. ร una zuppa che cuoce diverse ore e va preparata con largo anticipo. A questa si accompagna lโavgolemono, un intingolo a base di brodo di carne, uova sbattute e succo di limone, che sarร aggiunto alla zuppa una volta ultimata la cottura. In alcune parti del Paese si aggiunge anche del riso bianco in cottura. Questa pietanza rappresenta la prima portata del lungo banchetto che si apre a mezzanotte del Sabato Santo per concludersi la sera successiva.
zuppa maghiritsa
Il piatto principale della Pasqua greca รจ lโovelias (o ovelhas), lโagnello cotto alla brace. Non รจ solo un piatto, ma un vero e proprio rito dalle origini molto antiche, narrato addirittura da Omero. La mattina di Pasqua gli uomini si vestono con gli abiti tradizionali e si alternano alla cottura: lโagnello viene prima immerso in una marinatura fatta con acqua, vino rosso, limone, cipolla e spezie varie, poi asciugato bene e messo ad arrostire. Tutto intorno, bande e danzatori tradizionali allietano il lavoro dei cuochi. Quando รจ pronto non รจ raro vedere piรน nuclei familiari sedersi allo stesso tavolo e festeggiare insieme mangiando allโaperto.
Ovelias, l'agnello pasquale greco
Infine un dessert dal sapore particolare, il tsourekia. ร una sorta di pane dolce a forma di treccia che si consuma dopo il pranzo di Pasqua. Il suo gusto deciso viene dalle spezie utilizzate per prepararlo, che sono insostituibili: il mahlepi, i semi di una pianta aromatica diffusa in tutto il medio oriente, in Grecia e in Turchia, dal sapore simile a quello della mandorla amara; il masticha chiou (o mastiche chios), una resina che si estrae dal tronco e dai rami del โmastichodendroโ, poi trasformata in cristalli; ilkakoules, una varietร locale di cardamomo. Spesso in Grecia queste tre spezie sono vendute in una mistura giร pronta per preparare il tsourekia e altri dolci simili. ร un dolce da gustare in loco, che non troverete fuori dal Paese se non rivisitato in pallide imitazioni: un motivo in piรน per passare la Pasqua alla scoperta delle tradizioni e dei sapori della Grecia.
a cura di Francesca Fiore
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