Provate a chiedere a un giovane cosa vorrebbe fare da grande. Oggi con buona probabilità l’interpellato farà riferimento al mondo patinato degli chef-star. Mettete insieme a questo i dati della disoccupazione incalzante e l'emergenza-sala lanciata dai ristoratori che da più parti lamentano la mancanza di personale qualificato, e individuate nella ristorazione un centro di attrazione che, al netto delle mode e delle ossessioni, apre panorami importanti dal punto di vista occupazionale. Soprattutto se iniziamo a spostare l'attenzione dai fornelli al servizio. In questi termini un progetto in grado di associare ricerca, formazione e inserimento lavorativo (in funzione di una professionalizzazione del servizio di sala) fa parlare di sé. Nasce da un network di ristorazione milanese, che unisce realtà consolidate del panorama gastronomico meneghino come Pisacco, Dry, Turbigo e il Ristorante Berton, il cui obiettivo è di riportare l’attenzione su una professione troppo spesso vista come una soluzione di ripiego, soprattutto in mancanza di basi professionalizzanti teoriche e pratiche che portino a comprendere la funzione cardine della sala per il successo di un’attività di ristorazione. Una situazione che il Gambero Rosso ha già affrontato, creando un corso specifico, Professione sala, che mira a formare professionisti versatili e in grado di occupare ruoli in diverse realtà lavorative, siano essi ristoranti, bar, attività recettive.
Di altra natura è invece Open Campus Solferino 48 (non a caso l'indirizzo e il numero civico di Pisacco), che nasce dall'identico desiderio di contribuire a migliorare la situazione e insieme risponde alla necessità per i locali coinvolti, di reperire figure competenti e preparate a un mestiere da affrontare con passione, intelligenza e curiosità. Non una scuola di formazione vera e propria, a detta degli stessi ideatori (almeno per ora: molto dipenderà da come andrà l’edizione zero), ma un percorso motivazionale, nato per risolvere un problema reale come quello che si presenta al momento di trovare personale per il servizio di sala. La trafila è nota a molti addetti ai lavori: annunci su portali specializzati, passaparola, appuntamenti mancati, e colloqui con candidati che spesso si rivelano disinteressati a dinamiche professionali che neanche conoscono a fondo, poco invogliati a svolgere mansioni non attinenti al background personale e apparentemente non rispondenti alle loro aspettative. Questo perché le molteplici funzioni del servizio di sala, il principale interfaccia del ristorante e anello di congiunzione tra cucina e cliente, sono ancora molto nebulose, nonostante in Lombardia siano quasi 50mila le imprese che gravitano nel settore della ristorazione (16mila solo a Milano) e molte le opportunità di lavoro generate da questo business (ricordando che sempre in Lombardia la disoccupazione ha raggiunto nel 2014 l’8,7%, con un 30,8% di giovani dai 15 ai 24 anni). L’Open Campus propone la sua strategia: una giornata di incontro, il prossimo 8 settembre, aperta a tutti gli interessati (prenotazione obbligatoria sul portale Jobyourlife), per selezionare una classe di quaranta candidati che avranno la possibilità di partecipare alle quattro giornate formative promosse dal network di ristoranti. Sei le posizioni aperte per un inserimento diretto al lavoro, e la possibilità per gli altri allievi di confluire in una banca dati cui i locali potranno attingere successivamente. Durante l’open day, negli spazi di Pisacco, i candidati affronteranno colloqui singoli con professionisti del settore e avranno un primo approccio con l’ambiente, dove incontreranno i direttori di sala. Non è richiesto alcun requisito specifico, né formazione precedente nel settore: solo tanta curiosità e voglia di intraprendere un nuovo percorso, per incanalare potenzialità inespresse nella professione del servizio di sala. Nel periodo successivo i quaranta prescelti parteciperanno alle lezioni intensive (quattro giornate da 8 ore) volte a fornire le basi professionali; così al racconto di un mestiere complesso da parte degli operatori già attivi nei ristoranti coinvolti - che comunicheranno competenze, storie personali e la disciplina dei manuali di servizio - si alterneranno lezioni teoriche su normative, certificazioni e contratti di lavoro, svolte da partner e consulenti. Ma anche corsi di design, di comunicazione e gestione dei social network. Un esame pratico finale selezionerà le sei figure più idonee all’inserimento immediato. Con il progetto di estendere la rete di Open Campus Solferino 48 ad altre realtà della ristorazione milanese.
Per partecipare all’Open Day dell’8 settembre è necessario registrarsi online su www.jobyourlife.com/oc-solferino-48
Pagina facebook del progetto www.facebook.com/OCSolferino48
a cura di Livia Montagnoli