La guida
379 aziende e 590 oli. ร la guida Oli d'Italia 2017, volume che chiama a raccolta le realtร olivicole nazionali piรน interessanti, premiandole con Una, Due o Tre Foglie. Per ottenere il massimo del punteggio, un'etichetta deve presentare delle caratteristiche organolettiche ben precise: profilo aromatico ampio e variegato, sapore netto, equilibrio e pulizia del palato. Con oltre 500 cultivar (varietร di olive), il panorama olivicolo italiano รจ il piรน ricco del pianeta e vanta diverse etichette di alta qualitร . La guida assegna a ognuna di queste punteggi diversi, e alle piรน meritevoli, dei premi speciali. L'azienda dell'anno di questa edizione รจ Agrestis di Buccheri, in provincia di Siracusa, e insieme a Pietro Nicotra, ne abbiamo ripercorso insieme la storia.
Le origini
A cominciare questa avventura, papร Lorenzo con il socio Giuseppe Paparone, che nel 2003 decidono di intraprendere una strada insolita per l'epoca. Mentre tutti i giovani abbandonano gradualmente la campagna, i due fondano la loro azienda puntando tutto sull'oro verde: โIn passato l'olio รจ sempre stato un prodotto imprescindibile delle tavole degli italiani. Mio padre e Giuseppe amano il contatto con la natura e hanno deciso di restituire valore a questa eccellenza italianaโ. Prendono cosรฌ in gestione i primi oliveti, investendo poi tutto il ricavato iniziale nello sviluppo dell'attivitร : โIl sogno era quello di creare un prodotto di altissimo livelloโ. E cosรฌ hanno fatto. Con circa 15mila piante distribuite su 35 ettari di terreno, oggi l'azienda รจ una delle piรน solide realtร olivicole della Penisola.
La produzione
โCuriamo tutto noi noi, dalla potatura all'imbottigliamentoโ con un team di 10 persone fisse tutto l'anno, โe qualcuna in piรน durante il periodo di raccoltaโ. La cultivar principale รจ la tonda iblea, presente per circa il 60% delle tenute, un'oliva tipica della Sicilia orientale che rappresenta il fiore all'occhiello dell'azienda, โma abbiamo anche un po' di biancolilla e nocellara etneaโ. Per una selezione di ben 5 etichette: il Nettare Ibleo Dop Monti Iblei, monocultivar di tonda iblea biologico (Tre Foglie), il Verd'Olivo Novello, un blend di biancolilla, nocellara etnea e tonda iblea (Tre Foglie), il Bell'Omio Bio, blend di tonda iblea e biancolilla (Tre Foglie), il Fiore d'Oro, una Dop Monti Iblei monovarietale di tonda iblea, e il blend Foglia d'Argento, โla nostra linea baseโ. Gli uliveti si trovano a un'altitudine fra i 600 e i 750 metri e parte dei terreni รจ a regime biologico, โmentre la restante รจ attualmente in conversioneโ.
Il frantoio
Niente frantoio aziendale per Agrestis, โalmeno per oraโ. L'azienda porta le sue olive a molire da FrantoiCutrera, eccellenza olivicola di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa. Impianto Pieralisi a due fasi, dove le olive vengono portate entro le 24 ore: โIniziamo a raccogliere alle 8 di mattina e alle 18 le olive sono giร in frantoioโ. A seguire le varie fasi della lavorazione insieme al frantoiano, i soci dell'azienda, che ogni sera a turno si occupano di controllare l'intero processo. โImpossibile stabilire dei tempi e delle temperature fisse per la molitura. Ogni varietร vuole delle misure precise, che cambiano poi a seconda del periodo di raccolta, del grado di maturazione dell'oliva e cosรฌ viaโ.
Per la loro tonda iblea, gli olivicoltori di Agrestis in fase di gramolazione โ momento di rimescolamento della pasta delle olive โ lavorano sui 23/24ยฐC per circa 25 minuti. Successivamente il prodotto viene portato in azienda per la fase di decantazione e filtraggio: โAbbiamo cominciato a filtrare l'olio circa 3 anni fa. Prima, ci affidavamo al metodo della decantazione naturale, travasando il prodotto per 2/3 volte in silos sotto-azoto, ma col tempo ci siamo resi conto che, una volta filtrato, l'olio riesce a mantenere aromi e profumi molto piรน a lungo e conservarsi al meglioโ. Perchรฉ, lo ricordiamo, un buon extravergine non filtrato, se ben lavorato, puรฒ essere un prodotto valido, ma che va consumato entro un mese; dopo questo tempo, comincia una fase di deterioramento irreversibile.
Il territorio e il concetto di terroir
Per la qualitร dell'extravergine contano tempi di raccolta, lavorazione in frantoio, ma anche la stessa varietร di oliva, che determina una serie di note aromatiche nel prodotto finale. Per ogni regione esistono delle cultivar autoctone specifiche, alcune tipiche solo di zone particolari, altre condivise da piรน aree. Ma quanto il terreno e il territorio influiscono sul profilo qualitativo dell'extravergine? E soprattutto, si puรฒ parlare di terroir in ambito olivicolo? Partiamo da una base scientifica: le radici dell'ulivo sono molto superficiali, in genere raggiungono una profonditร massima di 50-100 centimetri, e soprattutto si sviluppano in orizzontale. Per questo motivo, gli elementi presenti nel sottosuolo piรน profondo non possono essere assorbiti dalla pianta.
Ma certamente la terra ha una sua influenza, e le scuole di pensiero al riguardo sono diverse.โPer me le aree di produzione sono fondamentali. Nonostante si trovino in superficie, le radici dell'ulivo sono pur sempre inserite all'interno di un determinato terreno. E anche nell'olio, il terroir ha un suo impattoโ. Terroir, ovvero terreno, disposizione, clima, esposizione, altitudine ma anche la mano del contadino: un concetto che riassume piรน fattori determinanti che delimitano e definiscono un'area specifica. โPer esempio, il terreno di Buccheri รจ calcareo-vulcanico e il comune si trova in montagna, fa parte della sotto-zona del Monte Lauro, che รจ il piรน alto dei Monti Ibleiโ. Altra caratteristica di Buccheri รจ il terreno terrazzato: โNon abbiamo irrigazione in nessuna delle nostre tenute e gli ulivi sono cosรฌ costretti a prendere l'acqua in profonditร , dove il terreno รจ piรน mineraleโ. E non finisce qui: โRispetto ai terreni in pianura, quelli terrezzati permettono all'acqua di defluire immediatamente anche nei periodi piรน piovosiโ. Questo garantisce agli olivicoltori di non avere mai acqua ristagnata sotto le piante.Altro fattore da considerare รจ l'impollinazione: โIl nostro รจ un ambiente molto eterogeneo, ricco di piante selvatiche. Ogni ape che va a impollinare gli ulivi รจ passata prima su altri fiori e un minimo di contaminazione avvieneโ.
Biologico: trattamenti e accortezze
Coltivazione in parte biologica e in parte in conversione, dicevamo. Una scelta non semplice per gli olivicoltori, soprattutto negli ultimi tempi, e in un'annata cosรฌ difficile come quella passata. Perchรฉ combattere la mosca olearia (e altri parassiti) senza trattamenti o con metodi naturali richiede un investimento notevole da parte dei produttori, e delle scelte importanti a discapito della resa. โPer disinfettare utilizziamo il rame, ma spesso abbiamo la fortuna di avere anche la neve, che รจ un disinfettante naturale, in grado di distruggere i batteriโ. Per la mosca, ci sono le trappole al ferormone, โche consentono di monitorare la presenza del parassita e, in base alla quantitร e al potenziale di attacco, decidiamo se intervenire o menoโ. E per la campagna olearia 2016/2017 รจ stato necessario: โFortunatamente, ci siamo resi conto in tempo che c'era un attacco di mosca in arrivo. Abbiamo deciso di anticipare di una settimana la raccolta, che solitamente comincia a fine settembre, e abbiamo cosรฌ salvato la produzioneโ. Che รจ comunque diminuita negli ultimi anni: โProduciamo il 30% di quello che potremmo fare. Il clima purtroppo sta cambiando e il freddo primaverile non fa bene alle piante. Questo รจ il periodo piรน delicato dell'anno per l'ulivo e gli sbalzi di temperatura non giovano alla produzioneโ. In particolare, i fiori inumiditi dalla nebbia mattutina vengono poi bruciati dal sole pomeridiano, โe in fase di fioritura questo puรฒ essere estremamente dannosoโ. La prossima annata, comunque, promette bene: โal momento i fiori non si sono ancora schiusi. Tra due settimane iniziamo a tenere le dita incrociateโ.
Gli altri prodotti
La qualitร dell'olio, quindi, si fa tutto l'anno, e non solo in fase di raccolta: โLe piante vanno curate sempre, altrimenti non si puรฒ pretendere di ottenere un buon prodotto finaleโ. 3 operai esperti si occupano della potatura, โfase fondamentale per la manutenzione degli alberiโ, e a seguire tutti i trattamenti รจ papร Lorenzo. La regola principale? โInvestire. Per fare un buon olio occorre spendere soldi nelle cure. Non esiste altro sistemaโ.
ร sempre Lorenzo a selezionare le piante destinate alla produzione di olive da mensa e quelle per l'extravergine: โrealizziamo olive bianche e nere, e poi abbiamo anche una selezione di prodotti secondariโ. Come patรจ, pesti e confetture, โcon ingredienti di nostra produzione oppure di piccoli agricoltori localiโ. Il piรน venduto? โIl pesto al finocchietto selvaticoโ.
La vendita e il prezzo dell'olio
E a proposito di vendita, quella di Agrestis รจ indirizzata principalmente all'estero. โIl 65% del nostro olio viene esportato, soprattutto in Germania, paese con il quale abbiamo stretto da tempo un rapporto lavorativo molto solidoโ. Ma ci sono anche il Giappone, il Canada e Taiwan fra i principali acquirenti. E in Italia? โSiamo presenti in vari negozi di nicchia e poi degli online shopโ. Sul sito dell'azienda, invece, non c'รจ una sezione di e-commerce a tutti gli effetti โma รจ possibile ordinare dei quantitativi minimi da qualsiasi zona d'Italiaโ. E a che prezzo? โUna bottiglia da mezzo litro di extravergine di qualitร , secondo me, non puรฒ costare al consumatore finale meno di 12 euroโ. Ovvero 24 euro al litro. Un po' eccessivo? โNo, perchรฉ bisogna considerare tutta la fatica che si cela dietro una bottiglia e i costi fissi di un'azienda, dalla manodopera alla manutenzione delle piante. Il nostro olio costa anche di piรน ma, se comunicato in maniera corretta, il pubblico รจ in grado di apprezzarloโ.
La comunicazione
E qual รจ il modo giusto per promuovere l'oro verde? โSiamo ancora un poco indietro a livello di comunicazione. Lavorando con il pubblico estero, posso confermare che molto spesso un tedesco apprezza molto di piรน di un italiano una buona bottigliaโ. Un controsenso, considerando che, dopo la Spagna, la nostra Penisola รจ il paese piรน produttivo al mondo in campo olivicolo. โLa rete televisiva nazionale dovrebbe impegnarsi di piรน per diffondere la cultura dell'extravergine. Dovrebbe essere un progetto statale, quello di promuovere prodotti di qualitร โ. Dei piccoli passi in avanti, comunque, sono stati mossi, โanche grazie a realtร come il Gambero Rossoโ e al lavoro dei venditori: โSono proprio i commercianti a fare formazione al pubblico, comunicando il prodotto e spiegando loro la ragione del prezzoโ. L'obiettivo del panorama olivicolo italiano, dunque, deve essere quello di fare rete per poter formare cosรฌ consumatori consapevoli, in grado di distinguere un buon prodotto da uno di bassa qualitร . Nel futuro dell'azienda, invece, un nuovo grande progetto: โAbbiamo intenzione di inserire un frantoio aziendale, per poter cosรฌ seguire tutte le fasi della filieraโ. Non ancora, ma โรจ un passo che vogliamo compiere al piรน prestoโ.
Agrestis | Buccheri (SR) | via Sabauda, 86 | tel. 393 0271550 | www.agrestis.eu
a cura di Michela Becchi
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