Non con la velocità dei mesi passati e con la frenesia del biennio di fuoco 2012-2013 (alla faccia della crisi o forse proprio grazie a quella), ma i movimenti superficiali e sotterranei nella dining scene capitolina non si arrestano ed è arrivato il punto di fare un check delle novità divenute e in divenire in questa primavera 2014.
Partiamo dal lato gourmet per poi arrivare ai progetti più piccoli e curiosi, ma non meno interessanti. Cambiamenti in casa Vivavoce, il ristorante gestito da Alfonso Iaccarino in vetta al Gianicolo all’interno della grande bellezza dell’Hotel Melià: Claudio Favero lascia la tolda di comando del ristorante e si dirige ad oriente, verso Macao (comunque in casa Iaccarino, che anche nell’ex colonia portoghese ha un ristorante in gestione), mentre a Roma arriva il domenicano Alexis Miceli. Il giapponese Kotaro Noda, invece, dopo gli anni al Magnolia di Via Veneto, dentro all’Hotel Jumeirah, e dopo alcuni mesi di stage e formazione in nord Europa, torna nella Capitale e trova casa al Bistrot 64, ristorante nei pressi del Maxxi, i cui piani di sviluppo sono dati come molto ambiziosi nel medio periodo, tanto che lo chef attuale, Emanuele Cozzo, visti i tanti progetti da seguire, resterà nella squadra.
Ancora cuoco-mercato: Davide Cianetti, oggi alla Galleria Alberto Sordi, potrebbe avere delle novità, così come a breve potrebbe averne – sempre sulla piazza romana – Paolo Anelli. Vi terremo al corrente. Intanto al Ristorante Andrea a Via Sardegna si è spostato Alessandro Panzani, fino ad oggi al Ristorante Gallura, mentre alla Garbatella ha aperto La Sgarbatella, trattoria curata con ai fornelli Marco Neri che prima di arrivare qui cucinava al Mailà nel quartiere della Balduina.
Le altre novità sono nel mondo della panificazione e della pizza. Non solo perché sono all’orizzonte autentiche rivoluzioni copernicane by Gabriele Bonci (con coinvolgimento di Marco Radicioni della gelateria Otaleg, ve ne parleremo a tempo debito), ma soprattutto perché due tra i giovani chef più promettenti della città, in zone diverse e con modalità diverse, sono giunti alla conclusione di aprire una bottega di panificio e pizza a taglio. Lo ha fatto Stefano Preli (già Giuda Ballerino, Antonello Colonna, Acino Brillo, Pastificio e Le Coq), a Monteverde, che ha alzato in queste ore la saracinesca di Prelibato, panificio con cucina dove ogni giorno si preparano quattro o cinque tipologie di pizza a taglio classica e alcune varietà di pane casareccio e panini. Un progetto neonato che avrà presto uno sviluppo con lieviti per il mattino, gastronomia, rivendita di prodotti, piatti d’asporto e, chissà, qualche cena clandestina a serrande semi abbassate. E lo ha fatto Mattia Miscia che a Casal Palocco sta per aprire La Piazzetta, anche qui il focus è il quartiere e le signore che vengono per comprare il pane, un piatto pronto, un pezzo di pizza per i nipotini. Ci sarà tanto spazio all’aperto e all’ora di pranzo lo chef che ha lavorato a Otto e Mezzo, Opificio e Gli Ulivi farà uscire piatti street food della tradizione romanesca. Il reparto pizza (sia a taglio sia tonda) si modulerà su lievitazioni lunghe: 48 ore.
L’ultima novità è una festa. Che sarà grande, grandissima. Il grande party BdB Day annuale organizzato da Birra del Borgo, il birrificio di Leonardo Di Vincenzo nel frattempo diventato una sorta di multinazionale della birra d’eccellenza, potrebbe quest’anno non tenersi più a Borgorose, sede storica dell’azienda, ma a Roma, addirittura nell’ippodromo di Capannelle. Il nono compleanno della creatura di Di Vincenzo potrebbe così trasformarsi in un bagno di folla da decine di migliaia di partecipanti (30mila previsti, contro i 9mila circa che affluivano ogni anno nel paesino in provincia di Rieti) all’insegna della grande birra, ma anche di tanto tanto cibo e street food di livello. Appuntamento a maggio.
A cura di Massimiliano Tonelli
www.ristorantevivavoce.com/
www.bistrot64.it/
www.facebook.com/FornoPrelibato?fref=ts
www.birradelborgo.it/