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Cambierà la proposta del locale di Bonci-Di Vincenzo-Musso-Bertani-Tosato? “Il primo passo è prendere le misure: mi devo adeguare al no.au per dare regolarità. Poi devo conoscere i clienti, che qui sono tutti un po' amici. Poi sicuramente porterò anche delle mie idee, alcuni miei piatti. Abbiamo iniziato dai dolci, ma ci saranno presto calamari, sconcigli, una nuova zuppetta. E altre cose che nasceranno col confronto con Gabriele. Con lui e gli altri condividiamo la passione per la ricerca e l'amore per i prodotti, per la terra e per il mare. Che sicuramente sarà più presente in carta.” In che modo? Andando oltre la famosa seppia stirata: “La materia prima è la base, e deve essere esaltata con i mezzi che abbiamo a disposizione e trovandone anche altri. Voglio sfruttare le potenzialità del no.au, che è un posto senza fronzoli, ma con tanta sostanza. Intanto crudi, ma non solo, vogliamo trovare strade alternative per proporre un prodotto che deve essere sempre eccezionale. L'unica cosa davvero importante è l'emozione che deve nascere dal piatto. La lavastoviglie? Perché no?”
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Antonella De Santis
16 settembre 2012
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