me.com/it/index.html" target="_blank">Gran Melià, nuovo gioiello alberghiero al Gianicolo, nato dal restauro di un ex convento di proprietà dei principi Torlonia. Poi per mesi gran silenzio. Mesi passati da Alfonso, Ernesto con il fido Claudio Favero il giovane chef al quale sono affidate le sorti della cucina, a studiare, a perfezionare, a mettere a punto i dettagli.
Casa Iaccarino ha sempre scelto la politica dei piccoli passi e prima di strillare (ci si perdoni il gioco di parole) a Vivavoce (è il nome del ristorante) la nuova avventura nella Capitale, ha aspettato fino ai primi di dicembre. Grande festa di apertura con la famiglia al completo e un Alfonso visibilmente commosso. Ma ora si comincia davvero e non certo in tono minore visto l’approssimarsi delle feste.
Abbiamo strappato in anteprima le proposte per le feste (due menu e due brunch), proposte nelle quali si ritrova quello che è da sempre il filo conduttore della cucina di Alfonso Iaccarino. «Siamo Mediterranei, napoletani, sorrentini, la nostra cucina è da una cucina di sapori e basata su prodotti veri e sani, frutto del lavoro di piccoli e bravi artigiani. Con grande rispetto per la città che ci ospita. A Roma, ad esempio, sarà sempre disponibile un bucatino all’amatriciana o spaghetto alla carbonara, anche per le feste se qualcuno non gradisce qualcosa».
I prezzi? All’altezza della cornice e dell’offerta, certamente destinati ad un pubblico di fortunati (anche se il menu della Vigilia è tutto sommato contenuto). Ma anche questa è cronaca.
Vivavoce by Alfonso ed Ernesto Iaccarino
c/o Gran Meliá Villa Agrippina Resort
Via del Gianicolo, 4 - Roma
tel. 06 92590201
testo di Laura Mantovano
19/12/2012