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Ed è stata proprio la Ruscalleda (foto sotto), con il suo intervento lo scorso 12 settembre, a entusiasmare pubblico, critica e colleghi presenti.
“Non c’è stato collega che negli anni non mi abbia detto che sarei dovuta assolutamente andare in Perù ed eccomi qui per la prima volta. Sono sconvolta, non mi aspettavo tanto...” esordisce, prima di andare a fondo esaminando quanto la sua cucina ha in comune con quella peruviana.
“Innanzitutto la grande tradizione: io mi ispiro alla cucina tradizionale, e il Perù ha una storia gastronomica così lunga, che è un piacere pensare a come con la tua fantasia puoi reinterpretarla” poi continua indicando l’importanza delle influenze orientali “la cucina nikkei è un esempio all’avanguardia di quello che la cucina può fare: una perfetta fusione fra diverse culture, e non solo una rielaborazione fuori dai confini della cucina di un altro paese. In fondo, era quello che accadeva nell’antichità... Si pensa alla cucina del mio paese, piena di influssi greci, romani, arabi, ebraici... La società è pronta ad accettare le commistioni, purché non significhi rinunciare alle proprie origini”.
Parlando di quali prodotti la ispirino di più in cucina, poi, è passata all’azione presentando fra i piatti una rivisitazione ironica della tostada, realizzata con uno stufato di pesce tipico del pescatori.
Grande assente dal palco, ma protagonista indiscusso del nuovo panorama gourmet-nikkei a Lima, è invece Mitsuharu “Misha” Tsumura del Maido. Forse una delle cucine più interessanti, innovative e tradizionali allo stesso tempo che meglio rappresentano la nouvelle vague fusion-peruviana e che nella foto di apertura posa alla destra di un entusiasta Massimo Bottura, reduce dal suo intervento pomeridiano a Mistura dal titolo “La consapevolezza implica la conoscenza” che potete seguire per intero qui.
Serena Guidobaldi
14/09/2012