rette della cucina vegana. Con dimostrazione, assaggio e tante spiegazioni per rispondere alle domande numerosissime.
Dimenticate pentole e fornelli, carne, pesce, ma anche uova, latticini, zuccheri (perché derivano da un processo di raffinazione a caldo) e cereali (di cui si possono usare solo i germogli). Procuratevi frutta, verdure, semi rigorosamente di stagione, possibilmente biologici ed assolutamente freschi. A questo punto dotatevi di un essicatore elettrico (una sorta di forno dei crudisti, da usare a una temperatura che non superi mai i 45 gradi, utile anche per panificare e preparare simil-grissini) e di un affettatore manuale a mulinello che, quando avrete nostalgia degli spaghetti, vi aiuterà a tagliare zucchine, rape e simili per poi condirle con un sugo a crudo.
Se conoscete il lemongrass, ma non lo psyllium (un addensante per preparare sughi e marmellate), scoprirete un mondo gustoso e complicato, da avvicinare con curiositá. Il menu di questa performance/lezione prevedeva anelli di cipolla, spaghetti di zucchine con pomodoro e lemongrass, tartufi di carrube, mandorle e datteri con coulis di fragole.
Il gusto é stato una piacevole sorpresa: nonostante la quasi assenza di sale nei vari piatti, le cipolle (realizzate con l’essiccatore e impanate con semi macinati) erano davvero saporite e croccanti, e i tartufi di finto-cioccolato cosí golosi che abbiamo fatto il bis.
Le serate crudiste continuano al mercoledí presso l’Osteria 55, in via Messina 55 a Milano.
www.saltonelcrudo.it
www.facebook.com/Osteria55
Caterina Radici
23/05/2012