Adesso anche per loro è arrivato il momento di andare a vivere in campagna. Almeno per qualche giorno. Dove? Nelle masserie didattiche pugliesi: 92 in tutto, dal Gargano al Salento.
“Si tratta di aziende agricole che affiancano alla normale produzione l'accoglienza didattico-formativa per le scuole (ma non solo) e che in molti casi si son dotati di agriturismi per poter accogliere i visitatori - spiega Angelica Anglani, responsabile del progetto di Educazione Alimentare per la Regione Puglia – la funzione didattica è stata loro riconosciuta nel 2008 grazie ad una legge regionale (L.r. n.2/08) e oggi sono un punto di riferimento per tutta la Puglia oltre che un veicolo per il turismo rurale”.
La filosofia che c’è dietro è quella del “fare e far fare”: così scolaresche e turisti possono letteralmente “mettere le mani in pasta” preparando pane e taralli, trasformando il latte in formaggi e cimentandosi perfino nella mungitura.
Ma chi sono i nuovi massai che mandano avanti queste attività? “Oggi occuparsi di una masseria è una libera scelta e non più un percorso obbligato – spiega Anglani – molte infatti sono gestite da giovani che hanno frequentato l'università e girato il mondo e alla fine hanno deciso di restare in Puglia per ripartire dalla campagna”.
Come Antonio Laera e Mimma Cavallo, entrambi laureandi in agraria, sono a capo della Masseria Morrone di Ostuni (Brindisi): un'antica costruzione settecentesca, una tempo abitata dal fattore e dai suoi proletari, con attorno un “bosco di ulivi” centenari.
L'atmosfera è sempre quella originaria: dopo avere partecipato alle attività campestri, si mangia tutti insieme in terrazza cullati dal vento di tramontana per poi riunirsi nella corte, come da antica tradizione quando i contadini trascorrevano le serate tra musiche e danze tradizionali.
E poi tutti a dormire nelle “stalle”. Oggi trasformate in accoglienti camere rurali.
Le stalle vere, invece, si possono visitare alla Masseria Carrone di Carovigno (Brindisi) che è specializzata nell'allevamento di podoliche,una razza bovina autoctona. La struttura dell'azienda è quasi matriarcale: Maria Greco con sguardo attento dirige la cucina e il lavoro di figlie e marito. “Inizialmente c’erano solo gli animali – dice la “massara” – poi abbiamo iniziato a mettere la carne sul fuoco e così è arrivata la gente”. Poche semplici parole per spiegare la vera essenza che c'è dietro al fenomeno-masserie: la genuinità. In cucina come nell’ospitalità.
Da quel primo esperimento Masseria Carrone si è trasformata in un delizioso agriturismo, da anni meta estiva prediletta dalla cantante Syria che sotto un ulivo della proprietà ha scritto la sua “Sbalzi di colore”.
Poco più avanti, a Carovigno (Brindisi), si incontra Masseria Correo della famiglia Ferrante dove vale la pena fare sosta per provare il cacioricotta, comprare la carne della macelleria aziendale e guardare la luce che brilla negli occhi di Maria, la figlia del proprietario che, nonostante la laurea in Scienze della Comunicazione, ha deciso di restare in masseria per curarne i percorsi didattici alla scoperta dei suoi oltre 400 animali da allevamento.
Se invece vi trovate in provincia di Bari, tappa obbligata è la Masseria Lama San Giorgio di Rutigliano con la sua splendida villa ottocentesca. Qui si può dormire in camere arredate con mobili d’epoca e assaporare la cucina rustica basata sui sapori mediterranei e i prodotti dell’orto. Da provare l’aperitivo analcolico al sedano.
Altro gioiellino della ruralità pugliese è la Masseria del Duca a Crispiano (Taranto): di epoca medievale, oggi appartiene ai fratelli Cassese.
Al suo interno custodisce una splendida chiesa in pietra e un segreto gastronomico: la ricetta del Don Carlo, un formaggio vaccino ottenuto con caglio di capretto, a pasta dura, finemente granulosa (Tre spicchi della Guida Formaggi d’Italia 2012 del Gambero Rosso), di cui ci parla Gianpaolo Cassese in questo video
Sabato sera il Don Carlo è stato uno dei protagonisti di Masserie sotto le Stelle, l'evento, ideato dall'assessorato alle risorse agroalimentari di Puglia in collaborazione con quello al Turismo, che ha coinvolto oltre 60 masserie in tutta la Puglia per una serata all’insegna del buon cibo e di tante iniziative culturali: dalla musica medievale alla musicoterapia, dalle lezioni di pizzica all’osservazione delle stelle. E per i più sportivi anche percorsi di trekking tra gli ulivi secolari e passeggiate a cavallo.
Insomma, per anni ignorate e abbandonate a se stesse, sembra quasi che oggi le masserie abbiano trovato nuova vita. Una sorta di ritorno al futuro. Dove il futuro ha sempre più i contorni rassicuranti del passato.
Ma il viaggio tra le masserie didattiche pugliesi non finisce qui. Nuovi itinerari e tanti indirizzi vi aspettano nel Gambero Rosso in edicola. Ognuno scelga il proprio.
Loredana Sottile
28/06/2012
GLI INDIRIZZI
Masseria Morrone
c.da Morrone - SS16 km 875 - 72017 Ostuni (Brindisi)
tel.340 2648112
[email protected]
www.masseriamorrone.it
Masseria Carrone
Strada Provinciale Carovigno - S.Michele Sal. Km 2 72012 Carovigno ( Br)
tel/fax 0831.996980 cell. 333.3076434
[email protected]
www.masseriacarrone.it
Masseria Correo
C.da Correo, 3 72012 Carovigno (BR)
Tel.: 0831.951899. mob.: 329.0069087
[email protected]
www.masseriacorreo.it
Masseria Lama San Giorgio
strada provinciale 84 Rutigliano /Adelfia km.8,700 70018 Rutigliano (Bari)
tel. 080 4761609; mob.348 3342889
[email protected]
www.lamasangiorgio.it
Masseria Del Duca dei F.lli Cassese
Località Monti del Duca 74012 Crispiano (TA)
Tel. e Fax 099 5612419
[email protected]
www.montidelduca.com; www.inmasseria.it/
Masseria Sciaiani Piccola
Contrada Masseria Sciaiani Piccola - 72029 Villa Castelli (Br)
tel 0831860489 mob. 3394086733
[email protected]
www.sciaiani.com
Masseria Le Marangi
C.da Casalrotto, 5 - Mottola (TA)
Tel.: 0998866056 mob. 3386747374
[email protected]
www.masserialemarangi.it