La quinta tappa: da Fidenza a Pontremoli
Lโitinerario che va da Fidenza a Pontremoli รจ uno dei tratti piรน adatti per coloro che amano la natura, ma anche fra i piรน impegnativi dal punto di vista fisico: sia per i diversi percorsi che attraversano i boschi, sia per la pendenza delle salite che portano al Passo della Cisa, da oltrepassare per arrivare in Lunigiana. Allโinterno le tappe Fidenza - Fornovo (34 km), Fornovo - Cassio (20,9 km), Cassio - Passo della Cisa (19,2 km), Passo della Cisa - Pontremoli (19,3 km).
Passo della Cisa, fra Emilia Romagna e Toscana. Foto di Marco Giovannelli
Da Fidenza a Fornovo
Conclusa la quarta tappa della nostra guida alla via Francigena, pochi chilometri dopo Fidenza in direzione sud ci si inoltra nel Parco Fluviale del Taro, dove si incontreranno diversi borghi dotati di antiche pievi: chiese rurali con battistero adibite alle funzioni religiose, spesso con masserie annesse, architetture molto diffuse in questa zona. La prima che i camminatori avvisteranno รจ la chiesa San Tommaso Becket, a Cabriolo, conosciuta anche come Pieve di Cabriolo: un edificio ammantato di mistero, che giร prima di essere intitolata allโarcivescovo inglese ucciso - probabilmente - per volere di Enrico II nel 1170, era una mansio templare. Furono i marchesi Pallavicino - ma, anche in questo caso, non รจ accertato storicamente - a donare le terre ai cavalieri dell'Ordine dei Templari, che ricostruirono il piccolo edificio religioso preesistente in stile romanico. Inoltre, intorno al 1200, accanto al luogo di culto fu edificato un ospedale per i pellegrini che percorrevano la vicina Via Francigena.
Il tratto parmense di questa antica direttrice, conosciuta come strada di Monte Bardone, era un passaggio obbligato per il valico dell'Appennino tra Emilia e Toscana in epoca medievale, nonchรฉ uno dei maggiori punti strategici di tutto lโasse viario della penisola: migliaia e migliaia di pellegrini hanno soggiornato qui dal Medioevo in poi.
Proseguendo il cammino, dopo Cabriolo si costeggeranno i resti del castello di Costamezzana, sovrastati dalla torre circolare risalente allโXI secolo circa: da qui inizia una zona ricca di salite e scollinamenti fino a Ramiola, frazione del comune di Medasano, dove si trova il ponte che permette di oltrepassare il fiume Taro e arrivare a Fornovo di Taro.
Da Fornovo a Cassio
Tra le attrattive piรน importanti di Fornovo ci sono il Castello di Carona e la Pieve di Santa Maria Assunta, oltre alla bellezza paesaggistica dei dintorni. Lasciato il centro, ecco la parte piรน complessa di questa quinta tappa: inizia qui, infatti, la salita che porterร i pellegrini al Passo della Cisa.
Dopo un primo segmento di provinciale lungo la Val Sporzana si arriva ai piedi di Bardone e Terenzo, due piccoli borghi contraddistinti da altrettante pievi: poi una salita piรน ripida e impervia condurrร a Castello di Casola, frazione del comune di Terenzo, che annovera diverse rovine medievali. Il percorso si inoltra in saliscendi tra boschi di conifere e zone piรน pianeggianti fino a Cassio, da dove si puรฒ osservare il suggestivo panorama della Lunigiana. Non sottovalutare questo antico borgo medievale: oltre a percorrere la strada lastricata in pietra, giร calcata da generazioni di pellegrini, Cassio annovera diverse opere architettoniche come la seicentesca Chiesa dellโAssunta - che custodisce affreschi risalenti al 1400 raffiguranti San Giovanni Battista e San Benedetto - la Chiesa di San Prospero (XI secolo) e Villa Nevicati (primo '800).
Da Cassio al Passo della Cisa
Appena 13 chilometri dopo Cassio, un piccolo gioiello in pietra darร il benvenuto ai visitatori che si preparano ad affrontare il tratto piรน impegnativo di tutto lโitinerario: quello che porta alla vetta al Passo della Cisa. Si passa per Berceto, caratteristico borgo immerso nella valle del torrente Manubiola, luogo strategico proprio per la sua posizione sulla via Francigena. Le sue origini risalgono allโVIII secolo: fu il re Longobardo Liutprando a far edificare prima un monastero nella valle e, piรน avanti, alcune case che permisero alla comunitร monacale di allargarsi. Diversi i luoghi da visitare a Berceto: il Duomo di S.Moderanno, sintesi di stili vari come il romanico, il longobardo e il rinascimentale; il suo Castello, datato 1221 e immerso in un parco archeologico; lโinsediamento medievale della frazione di Corchia, risalente al XII secolo. ร indispensabile rifocillarsi qui, prima di attraversare il valico appenninico intorno ai mille metri di altitudine. Niente paura: la splendida vista sulla Lunigiana che il Passo della Cisa offre ripagherร anche il piรน pigro dei viaggiatori.
Dal Passo della Cisa a Pontremoli
Il Passo della Cisa era una sorta di spartiacque geografico - ma anche psicologico e culturale - per i pellegrini che si incamminavano sulla via Francigena: oltrepassato lโattuale confine fra Emilia Romagna e Toscana, ci si inoltrava in unโatmosfera piรน โmediterraneaโ, seguendo il percorso del fiume Magra in direzione del mare. Dai 1100 metri del Passo, lโitinerario prosegue su sentieri pianeggianti e discese ripide, attraversando graziosi borghi come Groppodalosio, Casalina e Topelecca, e costeggiando il Parco nazionale dellโAppennino tosco-emiliano. Continuando su una mulattiera in direzione sud si arriva nel cuore della Lunigiana: da qui si scorgono anche i celebri monti di marmo del territorio carrarese, che fanno parte della catena delle Alpi Apuane.
Manca pochissimo alla conclusione di questa quinta tappa che vede come zona arrivo Pontremoli: una centro urbano che vanta interessanti vicende, distrutto e ricostruito piรน volte, da sempre conteso fra le cittร di Parma, La Spezia e Massa. Questo gli ha permesso di sviluppare unโidentitร del tutto peculiare, frutto della mescolanza delle diverse culture locali, ma anche del prezioso apporto dei viaggiatori sulla via Francigena. Ci sono diverse ipotesi sull'origine di Pontremoli, quella piรน affidabile fa corrispondere il borgo alla leggendaria Apua, capitale dei Liguri Apuani, mentre pare che il suo nome derivi dallโespressione ponte tremulus, in riferimento a un ponte sul fiume Magra che esisteva giร ai tempi di Enrico VI, nel 1165.
Oggi Pontremoli รจ una vivace cittadina di circa 7 mila abitanti, che conserva un forte legame storico e culturale con la sua storia medioevale, come testimonia anche Medievalis, una delle piรน accurate rievocazioni storiche che ricorda lโarrivo di Federico II in cittร (1226), e che si tiene ogni anno alla fine di agosto. Attraversate i suoi celebri ponti: il Ponte della Cresa, conosciuto anche come Ponte di San Francesco di Sopra che, con i suoi quattro archi in pietra, sovrasta il fiume verde; ma anche il Ponte del Casotto, con lโomonima Torre, due simboli di Pontremoli. Lโentrata della cittร era sorvegliata da questa torre risalente al 1300, chiamata anche Torre Serratti.
Da non perdere anche la barocca Cattedrale di Santa Maria del Popolo, edificata nel XVII secolo, ma anche il Castello di Piagnaro, parte integrante del sistema difensivo della cittร assieme alle mura e alle torri. Infine, รจ dโobbligo una visita alla Chiesa di San Pietro, dove si trova il โLabirinto della via Francigenaโ, una lastra di pietra con una preziosa incisione che riproduce un labirinto fatto di undici cerchi, uno dei simboli principali dellโintero percorso italiano: metafora della fatica e delle difficoltร che il cammino fisico - ma anche quello spirituale - comporta, prima di gioire per aver conquistato la meta.
CONSIGLI DALLA GUIDA RISTORANTI DโITALIA 2017
Locanda Mariella (Calestano)
Un indirizzo per chi cerca la cucina casalinga, genuina e saporita. Si inizia con gli antipasti, frutto di una selezione personale dei proprietari, ma si puรฒ anche passare subito ai primi, punto forte del locale. Dalla cucina arrivano piatti abbondanti, dai sapori precisi e puliti. Interessanti anche i dolci, classici e golosi. Ricca la carta dei vini, con referenze regionali ma anche nazionali e qualche etichetta piรน rara. Due Gamberi nellโedizione 2017 della guida Ristoranti dโItalia.
Osteria di Fornio (Fidenza)
Unโosteria storica attiva fin dagli anni โ20 del secolo scorso dove si puรฒ cenare nelle salette intime, nel dehors ma anche nella cantina, tra salumi appesi e grandi bottiglie, sia italiane che francesi. La carta รจ una vetrina delle eccellenze emiliane, con un occhio di riguardo per i prodotti della provincia di Parma, trattati con grande maestria e rispetto. Ampia la sezione dolci della casa. Menu degustazione con un ottimo rapporto qualitร prezzo. Due Gamberi nellโedizione 2017 della guida Ristoranti dโItalia.
Trattoria dai Sibani (Fidenza)
Un locale in grado di far sentire a proprio agio qualunque tipo di commensale, con unโatmosfera accogliente e familiare. Punto forte della cucina la pasta fresca, realizzata in molte varianti e con ripieni sia classici che creativi, ma antipasti e taglieri non sono da meno. Interessanti anche i secondi, legati alla gastronomia parmense, ma con qualche spunto fantasioso. Dalla cantina soprattutto Lambrusco. Due Gamberi nellโedizione 2017 della guida Ristoranti dโItalia.
CONSIGLI DALLA GUIDA PIZZERIE DโITALIA 2017
Corchia (Berceto)
La pizza cotta al testo diventa un prodotto di qualitร , profumato e altamente digeribile. Le farine sono locali, i topping creati con materie prime da filiera corta, le cotture impeccabili. Dal menu, oltre a un ampio elenco di pizze, anche buoni piatti della tradizione emiliana. Da bere birre artigianali. Uno Spicchio nellโedizione 2017 della guida Pizzerie dโItalia.
CONSIGLI DALLA GUIDA STREET FOOD 2017
Bar centrale (Collecchio)
Se amate i toast, questo รจ il posto che fa per voi. Mauro Bersanelli li realizza a regola dโarte dal 1978 ed รจ sempre rimasto un punto di riferimento per chi vuole fare un pranzo o uno spuntino veloce, ma non per questo poco gustoso. Il pane รจ preparato da un forno di fiducia, mentre gli ingredienti per la farcia sono locali e molto vari. Il toast si puรฒ mangiare accompagnandolo con una birra artigianale o con una selezione di bollicine, sia italiane che francesi.
CONSIGLI DALLA GUIDA PASTICCERI&PASTICCERIE 2017
Luca Ori Pasticcere (Noceto)
Luca Ori ha un curriculum di tutto rispetto: diplomato alla Etoile Accademy, ha esperienza da Maison Wittamer a Bruxelles e infine da Luigi Biasetto. Nella pasticceria di Noceto sforna brioches, croissant, madeleine e mignon di ogni tipo (quasi) a ogni ora del giorno. Ma sono le torte a mettere in mostra le capacitร del pasticcere, da quelle da credenza a quelle da frigo, in cui spiccano lโarmonia dei sapori e la bellezza delle forme. Non perdete i dolci delle feste, golosi e invitanti. Una Torta nellโedizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
Tabiano (Salsomaggiore terme)
Una ricerca, quella di Claudio Gatti, tutta tesa verso la piacevolezza, il gusto, ma anche verso una pasticceria che sia sana e leggera. I suoi grandi lievitati, che chiama focacce, sono tra i piรน famosi d'Italia, sia nelle versioni classiche che in quelle piรน originali. Questo รจ il regno della creativitร , supportata da prodotti di altissimo livello: si puรฒ fare colazione con un caffรจ aromatico e robusto, accompagnato da fragranti lieviti, brioches, mignon, ma anche da fette di torta, semifreddi e biscotti. Inoltre, una sezione particolare รจ dedicata proprio allโantico percorso dei pellegrini: i dolci della via Francigena, con cui Gatti rispolvera ricette antiche regalando loro vita nuova. Due Torte nellโedizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie.
CONSIGLI DALLA GUIDA BAR DโITALIA 2017
Tosi (Salsomaggiore Terme)
La celebre focaccia Tosi la trovate qui dal 1965. Oggi accanto a Renzo Tosi ci sono anche le figlie Michela e Lorenza, che dal padre hanno appreso non solo i segreti del mestiere ma anche la passione. Si parte da caffรจ ben estratti, da accompagnare con croissant, veneziane e treccine, ma anche muffin gluten free o brioches vegane; poi ci sono i grandi classici, dai biscotti tradizionali alle torte; infine, nelle giornate piรน fredde le cioccolate calde, cavallo di battaglia del locale. Da qualche tempo la domenica mattina si sforna pane con farine macinate a pietra. Due Chicchi e Due Tazzine nellโedizione 2017 della guida Bar dโItalia.
indirizzi
Bar centrale | Collecchio (PR) | viale Libertร , 2 | tel. 0521 805346 | www.facebook.com/pages/Trattoria-Corchia
Corchia | Berceto (PR) | loc. Corchia,19/b | tel. 0525 61814
Locanda Mariella | Calestano (PR) | fraz. Fragno, 59 | tel. 0525 52102 | www.facebook.com/pages/Locanda-Mariella
Luca Ori Pasticcere | Noceto (PR) | via dei Mille, 9 | tel. 0521 628517
| www.pasticcerianoceto.parma.it
Osteria di Fornio | Fidenza (PR) | loc. Fornio, 78 | tel. 0524 60118 | www.osteriafornio.it
Tabiano | Salsomaggiore terme (PR) | viale alle Fonti, 7 | tel. 0524 565233 | www.pasticceriatabiano.it
Trattoria dai Sibani | Fidenza (PR) | fraz. Ferranda Chiusa, 4 | tel. 0524 522492 | www.facebook.com/TrattoriaDaiSibani
Tosi | Salsomaggiore Terme (PR) | parco Giuseppe Mazzini, 5 | tel. 0524 577066 | www.pasticceriatosi.it/it/homepage
a cura di Francesca Fiore
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