L'autrice
โร entusiasmo, energia, endorfine pure (โฆ) ร passione, tensione, scarica di adrenalina. ร usanza, innovazione, trasmissione. ร rispetto, curiositร , meraviglia. ร un privilegio, il tempo che si ferma, un'avventura in un mondo paralleloโ. Comincia cosรฌ a raccontare il suo mestiere Barbara Bonomi Romagnoli, giornalista e scrittrice ma soprattutto proprietaria dell'azienda Apicoltura Biologica Romagnoli di Oriolo Romano, in provincia di Viterbo. Un territorio caratterizzato da lecci, querce, olmi, peri selvatici e una faggeta che si estende per oltre 150 ettari a soli 450 metri di altitudine. ร qui, in mezzo alla natura incontaminata di questa zona a protezione speciale con vincolo idrogeologico, che Barbara, classe '74, prende ispirazione per il suo lavoro, pur abitando a Roma.
Il libro
Un amore sconfinato, quello per le api, tradotto, nell'ottobre 2016, in un volume dedicato alla sua attivitร , Bee Happy. Storie di alveari, mieli e apiculture, edito da DeriveApprodi. Un libro che racconta la bellezza del mestiere dell'apicoltore, anzi, dell'apicoltrice, le fatiche, i sacrifici, il fascino dell'universo delle api, che l'autrice chiama affettuosamente โinsetteโ, al femminile. Della loro laboriositร , precisione, della minuzia nella costruzione degli alveari. Ma soprattutto un racconto di โimpegno, tenacia, divertimentoโ, e ancora โsentimento, vibrazioni, colpo di fulmineโ. Di un'attivitร che โรจ silenzio, concentrazione, movimento lento. Al tempo stesso danza, canto e ronzio. ร il nostro passato, presente e futuro: il nostro battito del cuoreโ.
La storia
Riflessioni nate dopo anni di esperienza diretta sul campo e tanti corsi di aggiornamento, che Barbara condivide con i lettori pagina dopo pagina, intersecando storie di vita personale ad aneddoti significativi raccolti durante la sua carriera, fornendo consigli, indicazioni preziose, suggerimenti e suggestioni. Stimolando i lettori a essere piรน curiosi verso l'universo delle insette, e verso quel prodotto cosรฌ largamente consumato ma al contempo sconosciuto. Un intreccio di racconti che partono dall'infanzia, quando tutto รจ cominciato, dalla visione di quelle arnie di Zio Prete che per prima l'hanno ispirata, e finiscono con la descrizione della sua azienda, quella nata a seguito di uno studio intenso e costante, e una ricerca continua.
Come nasce una passione
Ma come nasce una passione? Il secondo capitolo del volume รจ dedicato proprio all'imprinting dell'apicoltrice, a distanza di anni ancora cosรฌ nitido e vivo nella sua memoria. โL'immagine del ricordo รจ limpida, spesso si posa in fondo alla mente. Poi all'improvviso torna per qualche assonanza, per un'associazione libera camminando sull'erba (...) ร la casa immersa nel bosco sopra la piana di Norciaโ. ร lรฌ, dietro l'ultima curva in cima alla Valnerina che si trova Savelli Di Norcia, casa della famiglia di Barbara fino al terremoto del '79. Nei primi anni Ottanta, si trasferisce nella casa del bosco di zia Amelia: qui iniziano i primi ricordi sensoriali, quelli legati ai profumi, gli odori del camino e della cenere, i rumori delle stoviglie appese in cucina e i colori delle farfalle variopinte della campagna. La piccola Barbara osserva lo zio alle prese con le api, ne resta incantata, cresce, e dopo qualche esperienza lavorativa da precaria, decide di passare al piano B: โE se facessi l'apicoltrice?โ. A 34 anni fa un corso di apicoltura e inizia a studiare, e soprattutto a sperimentare. Ed รจ amore a prima vista. โHo la netta sensazione di compiere un rito in cui alcune procedure sono essenziali, eppure non siamo noi a dettare le regole ma la comunitร che abbiamo dinanzi e con la quale tentiamo di interagireโ.
Lo studio
Continua, si iscrive al corso di analisi sensoriale, e le torna in mente la battuta di nonno Cesare, quando attorno ai vent'anni di etร provรฒ a convincerla che doveva mettere su un negozio di pasta all'uovo: โchรฉ potrai pure passa' le giornate a filosofare, ma prima o poi un piatto di pasta lo dovrai mangiareโ. L'apicoltrice conosce colleghi, maestri assaggiatori, professori, crea nuovi legami e amicizie solide, si confronta e scambia idee e opinioni. โDopo diversi anni di incontri, convegni, workshop in giro per l'Italia la sensazione che si ha รจ quella di un mondo in fermento (...) Sia per motivi anagrafici che per il 'ritorno alla Terra' si assiste a un ricambio generazionale e di genere che ancora emerge poco, si parla molto in termini di eccellenze e poco in termini di diffusioneโ. Invece Barbara ci tiene a rivendicare il ruolo delle donne in agricoltura, cosรฌ come le preme sottolineare che l'universo delle api รจ tutto al femminile. Un mondo organizzato, dove a tutto c'รจ rimedio, a ogni ostacolo una soluzione, perchรฉ โa tutto ha pensato la Natura, proprio a tuttoโ. Fondamentale nella formazione dell'apicoltrice รจ proprio una donna, Lucia Piana, una delle maggiori esperte dell'analisi sensoriale del miele e fra le prime persone, insieme ad Andrea Paternoster di Mieli Thun, โa fare di un vaso di miele un calice da degustareโ.
Di numeri, architetture e burocrazie
Un mondo che funziona in maniera pressochรฉ perfetta, dicevamo, e soprattutto una sfera fatta di numeri, di processi da conoscere, una catena di montaggio: la vita nell'alveare รจ una piccola fabbrica in continuo movimento, e l'autrice ne descrive con cura ed entusiasmo ogni singolo passaggio, specialmente nel settimo capitolo. โร una catena di lavoro ed energia quella che mettono in moto: per 8000 cellette servono 100 gr di cera, circa 125.000 scaglie, e per ogni kg di cera le api consumano in termini di energia fra i 7 e i 10 kg di miele, per ogni kg di miele servono all'incirca 60.000 voli andata e ritorno dall'alveare, circa 150 km, alla velocitร media di 25/30 km all'ora, ossia quasi quattro volte il giro della Terraโ, spiega. E aggiunge: โOgni volta che mi soffermo a pensarci mi gira la testaโ. E cosรฌ, Barbara continua a regalare ai lettori informazioni uniche ricavate dalle tante lezioni seguite negli anni, come quella su Matematica e Api a cura di Gemma Gallino, che spiega che โin realtร le api tendono a costruire dei cilindri con la loro cera, ma accostando dei cilindri di materiale elastico e facilmente malleabile ecco che si creano degli esagoniโ. La scrittrice va avanti, donando senza riserve tutte le conoscenze acquisite nel tempo, condividendole con generositร e passione.
Non finisce qui
Non finisce qui, il titolo dell'ultimo capitolo che chiude il cerchio di questo racconto articolato, denso ma descritto con semplicitร e brio, con precisione e puntualitร nell'informazione, ma senza mai scadere nella didattica troppo fredda. Non finisce qui perchรฉ la storia tracciata da Barbara รจ circolare, parte dalla campagna e alla campagna ritorna, con quelle ultime parole, โEd รจ cosรฌ che capisco davvero il senso della fatica di chi lavora la terra; dello stare in balรฌa di quella stessa terra che in un attimo puรฒ toglierti tutto quello che hai seminatoโ, che riprendono le prime righe, โIl corpo, a lavorare con le api, si rigenera, accusa nella schiena ma nel frattempo la mente riflette, ripensa, rielaboraโ. Ritorna il ruolo iniziale della famiglia, questa volta quello del papร , e del suo motto, โil bel tempo si aspetta in campagnaโ, quella frase ripetuta ogni giorno โquando dalle nuvole si passa al solleoneโ. E poi conclude, nel suo stile autentico, originale, schietto: โDio, se esiste, รจ femmina. E vive nell'alveareโ.
Bee Happy. Storie di alveari, mieli e apiculture - Barbara Bonomi Romagnoli | ed. DeriveApprodi | Euro 12,00
a cura di Michela Becchi