Andrew Tarlow e Kate Huling sono notissimi a Brooklyn nel mondo dei foodies perchรฉ rappresentano la quintessenza di un certo modo di mangiare - e di vivere - che ha preso piede nel loro quartiere superandone poi i confini.
Tarlow รจ da vent'anni uno dei pionieri di Williamsburg, il quartiere dove grazie a lui e a sua moglie รจ nato il Brooklyn fare, col movimento del cibo a chilometro zero. Le ricette dei suoi ristoranti seguono sempre quello che offre il mercato delle fattorie di Upstate New York e lui segue le stagioni, ispirandosi anche a Italia e Francia: dagli hamburger alla bouillabaisse, dalla tapenade alle sarde in saor, dal cous cous alla paella, dal cassoulet alla coda, dalla polenta al pollo fritto. Tutto quello che negli anni ha nutrito e in un certo senso educato gli abitanti di Brooklyn รจ ora raccolto in un volume.
Il libro
Dinnerat the LongTable, รจ il nome del libro di ricette di Andrew Tarlow scritto con Anna Dunn che i due hanno presentato qualche giorno fa a Manhattan nel Farmers Market di Union Square. Il libro รจ appunto la celebrazione e il culmine di molti pasti avvenuti su lunghe tavolate di amici e collaboratori, una sorta di grande famiglia estesa che, per chi vive nel quartiere, costituisce da una ventina dโanni un punto di riferimento: camerieri, hostess, busboy, inservienti, macellai, cuochi; poi ristoranti satelliti concepiti e immaginati nelle cucine di Diner, la loro prima insegna, (Saltieโs, un piccolissimo negozietto che fa i sandwich piรน famosi della zona, e Piesand Thighs, famoso per il pollo fritto e le torte di mele); ma รจ proprio in questo periodo che lโimpero di Tarlow si estende anche al di fuori dei suoi ristoranti: i fratelli Mast, proprietari della cioccolateria Mast Brothers hanno messo in vendita questo mese una collezione di tavolette di cioccolata di cui Tarlow, che รจ anche pittore, ha disegnato le confezioni. Giusto per dire l'ecletticitร .
La nascita di un impero del buon cibo
Nella lunga introduzione del libro si raccontano gli esordi dei due coniugi al loro primo ristorante costruito in un vecchio diner abbandonato, proprio ai piedi del ponte di Williamsburg, che si chiama proprio Diner. Kate racconta di come lo trovarono e di tutto il lavoro per ripulirlo e ristrutturarlo (ma il look rimane sempre antico e vissuto). Da lรฌ espansione al ristorante di ostriche Marlow and Sons, frequentatissimo anche a colazione per le pasterelle deliziose, e poi allโadiacente macelleria Marlowand Daughters, coi macellai cool che fanno della loro arte uno spettacolo, e poi ancora in un quartiere vicino con Romanโs. La SheWolfBakery, panetteria dedicata a Roma,(โQuasi tutto il nostro pane contiene lievito madre. Ogni giorno parte di quel lievito si conserva e si usa per il pane del giorno dopoโ) e anche Achilleโs Heel, un bar di Greenpoint โ un dei tanti quartieri di Brooklyn - che offre accanto ai cocktail dei piccoli piatti, fino ad arrivare alla superlativa location di Reynard, dentro al Wythe Hotel, famoso per il design e la grande cucina aperta alla vista. Costruito mantenendo la struttura di unโantica fabbrica di pianoforti, il Wythe รจ forse il palazzo piรน bello della zona e offre una delle viste piรน suggestive sullo skyline antistante di Manhattan al di lร dell'East River dalla terrazza del bar al sesto piano, TheIdes. Al piano terra, invece, Reynard offre pochi ma buoni piatti di stagione, accanto allโevergreen burger, dallโaspetto spartano ma squisito, accompagnato volendo dalla maionese allโhorseradish.
Non solo cibo
E non solo. Questโestate Kate ha aperto un negozio di pelle e abbigliamento per i prodotti che giร da anni vendeva in un angolo-emporio del Marlow. Siamo a due passi dallโEast River e dalle riveritissime bistecche di Peter Luger: lei utilizza le pelli degli animali che si mangiano nei suoi ristoranti che diventano morbidissime (e carissime) borse che โonorano gli animali che abbiamo mangiato lโanno scorsoโ. Da poco quindi li vende in cittร , da Marlow Goods nel Village.
Una storia di cibo e di condivisione
Sabato scorso il mercato di Union Square brulicava di foodies attirati da zucche e altre verdure di stagione. Anna e Andrew offrivano ai passanti delle fette di pane del loro panificio (sempre presente al mercato) con delle melanzane preparate secondo una delle ricette contenute nel libro. โDopo lโapertura del panificio, ora tutto il pane viene da lรฌโ dice Tarlow โPrima usavamo il forno di Romanโs, ma mano a mano ci siamo resi conto della bellezza di fare noi tutto, e abbiamo iniziato a usare un grande spazio a Greenpointโ.
Domandiamo a Kate quale sia la loro storia prima di tutto questo. โNel 1998 io e Andrew lavoravamo a Tribeca. Io ero cameriera e avevo ventโanni, lui era il bartenderโ inizia a raccontare. โAbbiamo aperto Diner quando Williamsburg era una landa desolata e non avremmo mai pensato che diventasse quello che รจ adesso. Anzi, nei nostri sogni era appunto un posto dove mangiare coi nostri amici, in una grande tavolataโ.
Lโapertura dei vari ristoranti si alterna nel racconto ai momenti scanditi dalla nascita dei loro quattro figli. โMano a mano che gli anni passavano la condivisione del cibo e la convivialitร sono sempre piรน diventate la misura di quello che ci rende felici e dร significato. I nostri amici si sono creati le loro famiglie, o si sono trasferiti in altre cittร , o hanno realizzato i loro progetti e, beh... si sono persi un paio di cene a base dโagnello a casa nostraโ continua.โEcco cosa ci ha dato lโispirazione per creare questo libro; per loro e per i nostri amati clienti che ci hanno sostenuto fin dagli inizi, quando servivamo mashed potatoes con ogni piattoโ.
testo e foto a cura di Francesca Magnani