I numeri parlano chiaro. In Italia il turismo enogastronomico muove 24 miliardi di euro soltanto per quanto riguarda la spesa in ristoranti, pizzerie e agriturismi e per l'acquisto di prodotti tipici. Un risultato il cui merito va alle istituzioni e agli operatori del settore, ma che è conseguenza anche di una diffusa cultura enogastronomica. Nel Belpaese il livello medio di conoscenza riguardo la cucina è decisamente alto, sia a livello professionale che amatoriale. Merito dei centri di alta formazione, e merito anche (lodiamoci, ogni tanto) di tutto il sistema Gambero Rosso che con il mensile, le guide, le trasmissioni televisive, il sito web, le app ha avuto un ruolo decisivo. Il settore è decisivo sotto mille punti di vista: economico, occupazionale, sanitario. Un esempio? Insegnare alle persone ad avere consapevolezza nel cibo significa meno persone che soffriranno di malattie legate alla cattiva alimentazione in futuro, e dunque significa risparmiare miliardi (miliardi!) per il sistema sanitario nazionale. Solo questo (ma c’è molto altro, come vedremo) dovrebbe bastare e avanzare per ritenere centrale il comparto e strategico investirvi.
L’alta Formazione del Gambero Rosso nasce nel 2003 con il primo e unico Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico, un percorso didattico dedicato esclusivamente al settore della comunicazione Food&Wine: cultura enogastronomica, web e social media communication, foodwriting e foodphotography, il tutto presentato da un corpo docenti composto da professionisti del settore, docenti universitari, storici e antropologi dell’enogastronomia.
Nello stesso anno nascono anche le scuole di cucina del Gambero (Professione Cuoco, Professione Pizzaiolo, Professione Pasticcere e Professione Sala), i corsi dii formazione professionale che uniscono moduli formativo-teorici a un grande numero di lezioni pratiche.
Sono passati dieci anni e l’azienda leader nel settore enogastronomico ha rafforzato notevolmente la sua offerta formativa: oggi il master è presente a Roma (Master in Giornalismo e Comunicazione enogastronomica – Città del gusto di Roma), a Napoli (Master in Comunicazione Multimediale dell’Enogastronomia) e a Milano (Master in Food&Wine Communication – Università Iulm di Milano), ed è inoltre possibile prender parte ai corsi professionali nelle Città di Roma, Napoli, Catania, Palermo e Torino.
Per celebrare il decimo anniversario della nascita dell’Alta Formazione, ma anche per tracciare un bilancio del percorso compiuto e sullo stato di salute dell'intero settore, mercoledì 18 settembre si terrà presso la Città del gusto di Roma l’incontro La Formazione Enogastronomica nel panorama nazionale ed internazionale, una giornata di studio che vedrà insieme rappresentanti del palcoscenico enogastronomico, associazioni ed esponenti politici aprire un tavolo di confronto sugli sviluppi, le tendenze, le esigenze della formazione di settore.
In primo piano il rapporto con le istituzioni locali, nazionali e internazionali, questioni legate alla salute, momenti di confronto tra associazioni, imprese e operatori del settore, per esempio Confcommercio, Confagricoltura fino ai rappresentanti dell'alta ristorazione, come Heinz Beck, chef de La Pergola di Roma, e Marco Amato, sommelier dell'Imago Hotel Hassler, analizzando nello specifico la situazione delle scuole professionali, l’alta formazione e l’avviamento al lavoro. Gli incontri saranno moderati da Paolo Cuccia, Presidente di Gambero Rosso Holding.
La tavola rotonda sarà preceduta da un intervento del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo, che presenterà in questa occasione le nuove indicazioni programmatiche del Governo.
La Formazione Enogastronomica nel panorama nazionale ed internazionale | Città del gusto di Roma | mercoledì 18 settembre 2013 h.10
a cura di Giuseppe Buonocore