Dall'agricoltura alla cosmesi il passo รจ breve, anche se potrebbe sembrare il contrario. A farci riflettere sulla contiguitร tra questi due mondi รจ Roberto Bonfanti, fondatore dei Laboratori Hur, di Firenze una delle realtร piรน innovative del settore. Ma il collegamento vale solo nel caso in cui materie prime e lavorazioni siamo in comune tra i due ambiti. โI nostri cosmetici sono commestibili, in teoriaโ. Che non significa che siano gustosi, naturalmente, ma solo che โpotenzialmenteโ possono essere ingeriti senza danni per la salute. Di quanti cosmetici possiamo dire lo stesso? Perchรฉ termini come naturale, puro, genuino, sono spesso la chiave di volta di un marketing sempre piรน efficace e l'ispirazione di una filosofia produttiva, ma non superano la piรน semplice delle prove: quella dell'ingestione.
Roberto Bonfanti, studi di agraria e una conversione all'erboristeria e alla cosmesi in giovane etร , sin dal 1985 ha approcciato al settore cosmetico con il chiaro intento di abbracciare quanto piรน possibile una filosofia del naturale. Anche se l'attivitร dei suoi laboratori รจ differenziata. โAbbiamo tre protocolli diversiโ ci spiega: โuno professionale, per gli operatori, in cui seguiamo il disciplinare; uno naturale, in cui non ci sono prodotti di sintesi, ma sono presenti anche elementi di derivazione animale come collagene e acido ialuronico; e infine uno bio, vegetale, legato al territorioโ. Le linee guida sono filiera corta, prodotti del territorio (in questo caso quello toscano), materie prime fresche e organiche. Vi suona familiare?
Le ambiguitร del bio
ร questa linea che ci interessa, e ci interessa anche capire perchรฉ Bonfanti ha scelto un proprio protocollo senza affidarsi, invece, a un istituto preposto: โperchรฉ esistono tantissimi enti di certificazione privati. Ognuno ha il proprio protocollo, ma secondo me รจ bene svincolare il discorso del bio da interessi economici, e guardare alla qualitร โ. Ma un prodotto con un bollino bio, non ha maggiore appeal sul consumatore? โSรฌ, nel caso di una persona poco informata. Chi invece รจ piรน preparato, sceglie secondo le proprie esigenze, e non per una certificazioneโ. E quella รจ la fetta di pubblico cui vi rivolgete? โSรฌโ. E proprio per questo che l'azienda organizza mensilmente dei corsi rivolti a medici, estetisti e addetti ai lavori, spesso aperti anche ai semplici consumatori. โAlcuni prodotti o ingredienti non li vogliamo impiegare, anche se sono consentiti. Il mio principio รจ: se non lo metterei io, non lo faccio uscire sul mercatoโ. La sua fortuna, dichiara, รจ di poter testare il prodotto.
Le materie prime
โUsiamo quando piรน possibile prodotti freschi, perchรฉ le loro proprietร sono piรน integre. Pensate alla differenza tra un'erba aromatica liofilizzata e una appena raccoltaโ dice, per tornare a un discorso che ci รจ familiare. E per avere gli ingredienti adeguati alle sue esigenze, ha aperto anche la porta alla produzione: โProduciamo direttamente olio di oliva, lavanda, rosmarino, elicriso e altre materie prime biologiche cono tanto di certificazione che, nel caso dell'agricoltura, รจ una strada molto piรน chiara da intraprendereโ. Non sono certo autosufficienti, sia per la grande varietร di prodotti impiegati, sia per le quantitร , insufficienti per le loro esigenze. โNon abbiamo il primato della coltivazione, nรฉ vogliamo averlo. Mi piace lavorare con agricoltori della zona. E mi piace allargare l'attivitร coinvolgendo persone del cui lavoro mi fidoโ.
Le lavorazioni
Anche in cosmesi una delle materie prime piรน impiegate sono gli oli. โIn genere nell'industria cosmetica sono soprattutto derivati dal petrolioโ dice โnoi impieghiamo olio di oliva, di canapa, di linoโ. E poi molta frutta, sedano, avocado, cachi, zafferano, fiori. โDella vite si usa tutto: foglie, vinaccioli, aceto, succo di uva, vinoโ. C'รจ poi il latte di asina, alla base di una linea di prodotti per la persona: โlo prendiamo da un allevatore umbro, Roberto Cambiotti, che lavora nel settore alimentareโ. Che caratteristiche deve avere un prodotto perchรฉ sia valido per voi? โDeve essere fresco, fragrante, ricco, derivare da una filiera controllataโ. E in che modo viene lavorato? โDeve subire lavorazioni che non lo privino delle sue caratteristiche, dei principi attivi e le proprietร . In molti casi sono processi affini a quelli usati in cucina. Per esempio si lavorano aceti (di lavanda, di aglio o di timo), piante essiccate, semi, e oli macerati a freddo in cui la pianta rilascia il principio attivo con un procedimento molto simile a quello dei sottoli, che in cosmesi si chiamano oliolitiโ: Ma ci sono altre aziende che si rivolgono all'agroalimentare creando una rete di relazioni tra il mondo della cosmesi e quello dell'alimentazione? โNon in questi terminiโ.
Le difficoltร di lavorare con materie prime fresche
Quali sono le difficoltร che si incontrano nel realizzare cosmetici da prodotti freschi? โInnanzitutto la deperibilitร . Paradossalmente piรน un prodotto รจ naturale piรน ha bisogno di conservanti. Perchรฉ รจ difficile renderlo stabile e duraturoโ. Suggerisce di pensare a una crema come fosse una maionese. Ci sono leganti, parti grasse โtutti questi elementi, in cosmetica, possono essere sintetici: oppure possono derivare da materie prime naturali e, volendo, vegetaliโ. Proprio come per una maionese fatta in casa con uova fresche e non liofilizzate, per esempio, si ottiene un prodotto vivo, molto piรน delicato. โProprio in questo consiste la gran parte del nostro lavoro. Realizzare formulazioni con pochissimi conservanti, o addirittura senza, che mantengano intatte le loro proprietร โ aggiunge โCi penso da 30 anni e ancora mi considero in fase di sperimentazioneโ.
Ma questo non basta, perchรฉ, non dimentichiamolo, l'obiettivo non รจ, semplicemente, produrre, un buon cosmetico, ma un cosmetico che funzioni. โUno dei problemi del settore รจ che dermatologi e cosmetologi viaggiano su binari paralleliโ, che significa che le esigenze riscontrate dall'uno non dialogano con i risultati prodotti dall'altro. โIo voglio avere dei prodotti efficaci, che diano i risultati che mi sono prefissato. Perchรฉ si puรฒ realizzare una crema perfetta dal punto di vista della composizione, ma non efficace. Usare con prodotti freschi, da filiera controllata e lavorati con attenzione perchรฉ mantengano il piรน possibile le loro caratteristiche, รจ meglioโ. Ci spiega infatti che i cosmetici parlano due linguaggi, uno รจ quello verbale, fatto dalla persona che lo spiega: la narrazione. Mentre l'altro รจ quello del corpo che lo usa. ร un racconto fatto dalla reazione della pelle quando si applica un prodotto โc'รจ un'attenzione sempre maggiore a questo aspettoโ.
Come nascono i cosmetici?
C'รจ un punto di partenza anche nella creazione dei cosmetici, e in un certo senso si avvicina al modo di procedere che si applica anche in cucina. C'รจ un'idea, prima di tutto, e una progressione per tentativi e avvicinamenti. โMi viene in mente un problema, un'esigenza specifica oppure una miglioria su un prodotto giร esistenteโ. A quel punto parte la ricerca. โCerco di andare dietro a questa immagine che ho in mente. Arriva la prima ricetta che poi viene verificata molte volte. Viene provata e modificata. La considero finita solo quando non ho niente da aggiungereโ. Il punto di arrivo corrisponde a quello che aveva immaginato? โNon sempre, a volte arrivo a risultati che non avevo immaginatoโ.
Circa 3500 formulazioni diverse in quasi 30 anni, ma nessun brevetto. Come mai? โA parte il fatto che รจ una cosa aggirabile anche solo cambiando un minimo ingrediente, il brevetto รจ legato solo a motivi commerciali, che non mi interessano. E poi qui vengono continuamente studenti universitari a completare la loro formazione. Brevettare le ricette non avrebbe sensoโ. Come รจ cambiato il panorama dal 1985? โSi guarda piรน alla sostanza e meno alla forma. Quando abbiamo iniziato era l'epoca dei grandi brand di moda che si espandevano anche alla profumeria. Adesso l'attenzione del consumatore si รจ spostata piรน al contenuto, agli ingredienti, per esempioโ.
Ricette da mangiare
Impossibilitato a produrre prodotti estetici da consumare per via orale โlo puรฒ fare un erborista, non un cosmetologoโ, gli chiediamo come il legame tra il suo lavoro e il mondo della cucina, piรน volte dichiarato, lo porti ad approcciare alla gastronomia. โSono molto appassionato di cibo, anche se no mi ritengo un esperto. Mi piace mangiare bene, ma soprattutto mi piace una cucina frescaโ con la stessa filosofa del prodotto di qualitร , sano e integro che usa nella sua attivitร . I suoi ristoranti di riferimento? โCibreo, Povero pesce, Portofino a Firenze, I Vespri a Palermo. E in generale dove trovo un'ottima materia prima. Rispettata e valorizzataโ.
Laboratori Hur | Firenze | viale dei Mille, 90 | tel. +39 055 5535959 +39 055 4089041 | http://www.laboratorihur.com/
a cura di Antonella De Santis